Preprint volume - SIBM

Pre-print Volume - Oral presentations
Topic 1: BIODIVERSITY AND CONSERVATION SCIENCE: CONTRIBUTING TO MANAGEMENT
A. SCINTO, U. PANTALEO, G. SERLUCA, C.G. DI CAMILLO * ,
F. BETTI * , G. BAVESTRELLO * , C. CERRANO
DipTeRis, Università degli Studi di Genova, Corso Europa, 26 - 16132 Genova, Italia.
alice.scinto@unige.it
* DisMar, Università Politecnica delle Marche, Ancona, Italia.
ANALISI COMPARATIVA DI POPOLAMENTI DI GROTTE
SOTTOMARINE DIVERSAMENTE FREQUENTATE DALL’ATTIVITÀ
SUBACQUEA
COMPARATIVE ANALYSIS OF DIFFERENT MARINE CAVE ASSEMBLAGES
CHARACTERIZED BY DIFFERENT INTENSITIES OF DIVING TOURISM
Abstract – The benthic assemblages of three marine caves from the MPA of Capo Caccia (Sardinia, Italy)
have been compared to evaluate the impact of diving tourism. The caves are characterized by three level of
divers frequentation, not visited, visited and highly visited. Data evidenced that organisms with erect
calcareous skeletons can be the most endangered by divers and the evaluation of skeletons in the bottom
sediment a good indicator of the level of impact the cave is undergoing.
Key-words: benthos, man-induced effects, caves, marine parks.
Introduzione - Le grotte sottomarine, incluse tra gli habitat di interesse comunitario
della Direttiva Habitat (Direttiva 92/43/CEE), rappresentano ambienti molto fragili e
particolari (Pitruzzello e Russo, 2008). Affascinanti per le strutture geomorfologiche
naturalmente generate e per gli intimi meccanismi della loro formazione, le grotte
marine sono particolarmente interessanti anche per i processi che hanno portato
all’evoluzione di endemismi e adattamenti spesso unici (Cicogna et al., 2003). Con lo
sviluppo delle tecniche dell’immersione subacquea autonoma e successivamente con la
diffusione del turismo subacqueo, le immersioni in grotta sono diventate
particolarmente appetibili non solo per la bellezza dei paesaggi sottomarini ma anche
per il senso di avventura che offrono ai subacquei più esperti.
Le associazioni bentoniche insediate sulle pareti e sulle volte delle grotte sono
principalmente composte da poriferi, madreporari, briozoi e policheti tubicoli (Di
Geronimo et al., 2000). Questi organismi, caratterizzati da scheletri rigidi, in gran parte
carbonatici, sono particolarmente fragili e subiscono gli effetti meccanici derivanti dal
turismo subacqueo.
La fragilità delle comunità di grotta e il loro elevato valore naturalistico e scientifico
richiedono strumenti di valutazione dell’impatto allo scopo di mettere a punto gli
elementi di una corretta gestione e fruizione. In questo lavoro, allo scopo di
quantificare gli effetti dei subacquei sulla struttura dei popolamenti di grotta, sono state
messe a confronto cavità frequentate con altre non frequentate utilizzando un tipo di
campionamento conservativo attuato mediante l’utilizzo di video-transetti e la raccolta
di sedimenti. Questi ultimi sono spesso ricchi di frazione organogena, in gran parte
costituita dai resti scheletrici provenienti delle comunità sessili delle pareti (Di
Geronimo et al., 2000). Il loro studio fornisce utili indicazioni sull’evoluzione delle
associazioni faunistiche all’interno della grotta e sul livello di impatto al quale sono
sottoposte.
41 st S.I.B.M. CONGRESS Rapallo (GE), 7-11 June 2010
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