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Topic 1: BIODIVERSITY AND CONSERVATION SCIENCE: CONTRIBUTING TO MANAGEMENT<br />

campioni fotografici (area di 400 cm 2 e successivamente di 1600 cm 2 ). Il test statistico<br />

prevede la presenza di alcune condizioni sperimentali quali: popolazioni normali, σ1 e<br />

σ2 ignote ma uguali, n1 e n2 piccole. In tali condizioni sperimentali il test t-student<br />

prevede le seguenti ipotesi: H0 : µ1=µ2 e HA : µ1≠µ2. Il primo caso esaminato ha<br />

permesso di mettere a confronto dati di ricoprimento/copertura ricavati da campioni<br />

entrambi di area di 400 cm 2 . In questa situazione l’ipotesi nulla H0 risultava essere<br />

rigettata (T ≥ t n1+n2-2) per Peyssonnelia spp., Halimeda tuna e spugne incrostanti.<br />

Essendo queste specie rilevanti per il coralligeno in esame, si è ripetuto il test<br />

considerando un’area di 400 cm 2 ed una di 1600 cm 2 . I risultati di questo secondo test<br />

hanno portato all’accettazione dell’ipotesi nulla, T ≤ t n1+n2-2, (tra i due campionamenti<br />

non c’è una differenza significativa), per Myriapora truncata, Flabellia petiolata,<br />

Peyssonnelia spp., Halimeda tuna. Jania rubens, Corallina elongata, Sertella<br />

septentrionalis e alghe filamentose. Per le spugne incrostanti il test continua a non<br />

prevede l’accettazione dell’ipotesi nulla (Fig. 2).<br />

Fig. 2 – Curva t-test con valori di T per ogni specie esaminata.<br />

……….T-test curve with T values for every species considered.<br />

Conclusioni – Lo studio dell’area minima per il coralligeno di Pianosa, molto<br />

uniforme ed omogeneo, condotto mediante un campionamento di tipo visivo, ha<br />

permesso di determinare il valore sperimentale di tale area tra i 1600 e i 2000 cm 2 in<br />

quanto in quest’area è possibile riscontrare il numero maggiore di specie. Questa<br />

conclusione viene poi avvallata dal t-test condotto mettendo a confronto, per le specie<br />

cospicue, i valori di ricoprimento ricavati mediante la tecnica di campionamento<br />

distruttiva e quelli di copertura ricavati dai campioni fotografici. È possibile concludere<br />

quindi che il campionamento di tipo distruttivo potrebbe essere sostituito, per l’analisi<br />

delle specie cospicue, da un campionamento visivo se si considera un’area di 1600<br />

cm 2 . Questo ovviamente vale per le specie cospicue e superficiali di un popolamento<br />

coralligeno, infatti per l’identificazione tassonomica e per i ricoprimenti delle altre<br />

specie, continua ad essere necessario il campionamento distruttivo. Nel caso preso in<br />

considerazione, come risulta anche evidente dal t-test, le specie dominanti, sia animali<br />

che vegetali, sono rappresentate da individui di una situazione di pre-climax,<br />

caratterizzato in particolare da specie vegetali a tallo foliaceo (Halimeda tuna,<br />

Flabellia petiolata, Peyssonnelia spp.) o filamentoso e da specie animali di tipo<br />

coloniale incrostante come Sertella septentrionalis e Myriapora truncata,<br />

41 st S.I.B.M. CONGRESS Rapallo (GE), 7-11 June 2010<br />

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