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Topic 1: BIODIVERSITY AND CONSERVATION SCIENCE: CONTRIBUTING TO MANAGEMENT<br />

frazione grossolana è rappresentata da frammenti di molluschi (32%) e da serpulidi<br />

(10%) mentre risultano completamente assenti i briozoi eretti.<br />

Nella grotta di Falco (impatto elevato) la parete presenta un elevato ricoprimento di<br />

poriferi lungo tutto lo sviluppo, madrepore soprattutto nel settore terminale, briozoi<br />

eretti e serpulidi che diminuiscono dall’esterno verso l’interno. La volta è caratterizzata<br />

da una presenza rilevante di madreporari principalmente nel settore intermedio, di<br />

serpulidi principalmente nella parte terminale e di poriferi in prossimità dell’ingresso. I<br />

briozoi sono rari. Il corallo rosso è presente solo nel settore intermedio e terminale<br />

della volta della grotta. Nei sedimenti domina (60%) la frazione >2 mm. Per quel che<br />

riguarda gli organismi a scheletro calcareo la frazione grossolana è rappresentata<br />

principalmente da madreporari (27%) e da frammenti di molluschi (20%) e, in misura<br />

minore da frammenti di colonie di briozoi eretti (5%) e corallo rosso (2%).<br />

Conclusioni- Il confronto tra le tre grotte ha evidenziato come l’analisi dei sedimenti<br />

consenta di definire alcuni possibili indicatori per la valutazione dello stato di fruizione<br />

delle cavità. Nella grotta di Falco, maggiormente impattata dal turismo subacqueo, i<br />

frammenti di organismi a scheletro calcificato rappresentano il 26,7% in peso del<br />

sedimento totale mentre nelle altre due grotte la percentuale è molto più bassa (2 e<br />

1,5% rispettivamente per le grotte Bisbe e Galatea). In questa grotta il maggiore<br />

apporto è dato dalle madrepore che contribuiscono al sedimento totale per oltre il 16%.<br />

Questo dato può essere solo parzialmente spiegato dalla maggior presenza di questi<br />

organismi sulla volta della grotta del Falco come messo in evidenza dai videotransetti<br />

(Fig. 1A, B).<br />

Anche i frammenti di serpulidi rappresentano un buon indicatore dell’impatto dei<br />

subacquei. Infatti, benché la loro abbondanza sia maggiore sulla volta dalla grotta di<br />

Falco, intermedia nella grotta Bisbe e minima nella grotta Galatea, la loro presenza nei<br />

sedimenti ha un andamento esattamente contrario (Fig. 1C, D). I briozoi eretti hanno<br />

una percentuale di ricoprimento bassa sulla volta delle grotte ma aumentano di<br />

importanza sulle pareti. Ciononostante il confronto tra Falco e Galatea indica che<br />

anche questo gruppo può rappresentare un utile indicatore (Fig. 1E, F). È probabile<br />

che, a causa dell’estrema fragilità del loro scheletro, i frammenti di briozoi nei<br />

sedimenti vengono rapidamente resi irriconoscibili. Per questo i briozoi potrebbero<br />

essere un indicatore di impatto recente mentre serpulidi e, soprattutto, madrepore,<br />

potrebbero meglio spiegare una pluriennale storia di impatto sofferta dalle grotte.<br />

41 st S.I.B.M. CONGRESS Rapallo (GE), 7-11 June 2010<br />

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