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L'intercompréhension et les nouveaux défis pour les ... - Galanet

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nella lingua parlata si preferisce il ricorso all’espl<strong>et</strong>ivo ce, tendenza illustrata<br />

dal pronome zero nella lingua italiana:<br />

(23) [it .] Pi<strong>et</strong>ro è partito, ø è sorprendente .<br />

[fr .] Pierre est parti, c’est étonnant .<br />

(23’) [it .] ø È sorprendente: Pi<strong>et</strong>ro è partito .<br />

[fr .] C’est étonnant: Pierre est parti .<br />

Tuttavia, nella maggior parte dei casi dell’uso dei dimostrativi, soprattutto<br />

quelli italiani e variabili francesi, è più opportuno parlare del funzionamento<br />

misto, che si colloca all’incrocio tra deissi (la presenza nella morfologia<br />

del tratto deittico di vicinanza/lontananza) ed anafora (la presenza dell’antecedente),<br />

che noi, essendoci ispirati all’anaphore indexicale di Kleiber (cfr .<br />

Kleiber, G .: 1986, p . 20) e alla deictic anaphora di Lombardi Vallauri (cfr .<br />

Lombardi Vallauri, E .: 2007, pp . 309-338), abbiamo proposto di battezzare<br />

ana-deittico. L’ana-deissi, a seconda della scelta del dimostrativo prossimale<br />

o distale, viene realizzata a due livelli: situazionale (quella/celle-là) e testuale<br />

(questa/celle-ci):<br />

(24) [it .] Puoi chiederci la luna; siamo capaci di darti anche quella/questa .<br />

[fr .] Tu peux nous demander la lune: on est capab<strong>les</strong> de te donner celle-là/<br />

celle-ci aussi .<br />

L’interpr<strong>et</strong>azione situazionale19 di questo slogan pubblicitario, incontrato<br />

per strada in una delle città calabresi e sigillato dall’uso dei pronomi distali20,<br />

è motivata dalla considerevole distanza reale tra la Luna e la Terra<br />

(il luogo in cui si trova il parlante, il centro deittico) . La l<strong>et</strong>tura testuale<br />

di questo stesso enunciato è garantita dalla scelta delle forme prossimali<br />

(questa/celle-ci), giustificata dal rapporto di vicinanza tra antecedente e pronome<br />

nel cotesto .<br />

È susc<strong>et</strong>tibile d’interpr<strong>et</strong>azione ana-deittica a due livelli anche l’esempio<br />

(19) riportato nella sezione precedente: il pronome distale (quello/celui-là)<br />

allude alla l<strong>et</strong>tura situazionale (la relazione di lontananza temporale o in<br />

19. L’enunciato è altresì susc<strong>et</strong>tibile di interpr<strong>et</strong>azione m<strong>et</strong>aforica: andrebbe osservato che le locuzioni<br />

figurate chiedere la luna a qualcuno/demander la lune à quelqu’un funzionano come<br />

espressioni idiomatiche usate in riferimento ad una persona che pr<strong>et</strong>ende dall’altro cose impossibili,<br />

irrealizzabili e fuori dalla propria (e anche sua) portata.<br />

20. Il cartellone, su cui abbiamo visto questo enunciato, ha conservato la forma distale.<br />

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