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Osservatorio letterario ANNO 14. – NN. 73/74 MARZ.-APR./MAGG ...

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Signora della Lirica, Magda Olivero Busch, per il<br />

controllo della parte a<br />

lei relativa. La foto nell’ ultima pagina presenta<br />

Spedicato con la<br />

Olivero, ed è stata scattata nella primavera 2007.<br />

RICORDO DI TOSCANINI, GLORIA ITALIANA DEL<br />

NOVECENTO<br />

Come già fatto presente in un articolo su Andrea<br />

Luchesi e su Mozart (e qui annuncio la prossima<br />

pubblicazione del nuovo libro di Taboga sulla morte di<br />

Mozart, arricchito dal materiale scoperto nell’ ultimo<br />

decennio) non sono musicologo, ma un appassionato di<br />

musica classica e, negli ultimi anni, anche lirica e<br />

popolare. Ho avuto la fortuna di conoscere<br />

personalmente grandi musicisti, quali il pianista Badura-<br />

Skoda, e stelle della lirica come Taddei, Valdengo<br />

(scomparso nell’ ottobre 2007), Benelli, Prandelli,<br />

Bergonzi, Di Stefano (in stato di paralisi dopo l’<br />

aggressione subita in Kenya dove per difendere la<br />

medaglia regalatagli da Toscanini fu colpito gravemente<br />

alla testa; morto nel marzo 2008), Cerquetti e Stella, e<br />

soprattutto Magda Olivero.<br />

E la lista dei libri che ho letto è alquanto ampia, nove<br />

solo su Toscanini; ho potuto anche interagire con il<br />

biografo di Toscanini considerato il primo al mondo,<br />

Harvey Sachs, risolvendogli un problema sulla natura<br />

della rottura di Toscanini con Alberto Erede ed<br />

informandolo che, contrariamente a quanto egli afferma<br />

nel libro sulle lettere di Toscanini alle amanti, esiste una<br />

lettera di una amante, Rosina Storchio. Si trova nella<br />

biografia in vendita al Museo Storchio a Dello, vicino a<br />

Brescia, secondo museo d’ Italia per la lirica (possiede<br />

anche la più vasta raccolta al mondo di libretti d’ opera)<br />

ma virtualmente sconosciuto! Essendo Sachs<br />

praticamente scomparso dall’ Italia nel 2007, forse per<br />

un lucroso giro di conferenze su Toscanini in Usa, dove<br />

il grande direttore è certo ricordato più che in Italia,<br />

nemo propheta in patria, le suddette informazioni sono<br />

entrate nel libro Toscanini, dolce tiranno di Renzo<br />

Allegri, a mio parere il migliore sul mercato, basato sui<br />

memoriali che le figlie Wanda e Wally scrissero anni fa<br />

e pubblicati su una importante rivista .<br />

Ho una associazione di famiglia con Toscanini. I miei lo<br />

stimavano più di ogni altro italiano del Novecento, forse<br />

perché mio nonno era stato primo interprete di lingue a<br />

Milano all’ inizio del Novecento e lo aveva certamente<br />

incontrato alla Scala. E solo recentemente ho saputo,<br />

dalla zia novantenne e da un altro parente poco più<br />

giovane, che Aureliano Pertile, il tenore preferito di<br />

Toscanini dalla straordinaria espressività, capace di fare<br />

piangere l’auditorio, era amico di famiglia e veniva a<br />

suonare il piano e a cantare nella casa dei nonni. E<br />

sospetto che alcuni spartiti di arie liriche (Mi par d’<br />

udire ancora….. e lucevan le stelle) sopravvissuti alla<br />

bomba inglese che distrusse, ultima bomba su Milano,<br />

la casa della nonna, fossero appartenuti a Pertile. E<br />

ricordo il giorno in cui, ero ragazzo di dodici anni,<br />

giunse la notizia della morte del Maestro lasciando nella<br />

casa una grande tristezza.<br />

Non essendo in grado di entrare negli aspetti musicali<br />

di Toscanini, da alcuni anni sottoposto ad una<br />

discutibile revisione, presenterò ora, anche<br />

aneddoticamente, gli elementi principali della sua vita.<br />

Per approfondire, oltre alla mezza dozzina di libri<br />

disponibili sul mercato, è consigliabile una visita alla<br />

casa dove nacque a Parma, ed al conservatorio della<br />

stessa città, che pure ha una stanza-museo. Scriverò T<br />

per indicare Toscanini.<br />

T nacque il 25 marzo 1867 a Parma, nel quartiere<br />

operaio oltre il fiume, da padre garibaldino e<br />

anticlericale e da madre cattolica praticante. Presto si<br />

scoprirono le sue capacità musicali, quali ripetere al<br />

pianoforte, che pure non aveva studiato e mai studiò<br />

formalmente, motivi appena sentiti. Grazie ad una<br />

borsa di studio entrò nel conservatorio di Parma, dove<br />

la disciplina era strettissima, il cibo scarso, il<br />

riscaldamento mancava, la messa alla mattina<br />

obbligatoria, ma gli insegnanti di alto livello. Un giorno<br />

per una mancanza T fu condannato a passare 24 ore in<br />

uno stanzino buio, solo con il violoncello.<br />

Non gli fu permesso di andare al bagno ed usò quindi il<br />

violoncello come contenitore. Il giorno dopo l’<br />

insegnante chiese: ma cosa ha il suo violoncello, sta<br />

sudando! Fu subito chiamato il genio dai compagni che<br />

avevano notato la sua straordinaria memoria e passione<br />

per apprendere ogni tipo di musica e suonare ogni<br />

strumento. Un docente chiese perché lo chiamassero<br />

così e volle metterlo alla prova. Prima gli diede da<br />

suonare uno spartito a prima vista e poi suonarlo a<br />

memoria; poi gli fece guardare un brano di Wagner e<br />

chiese di interpretarlo al violoncello. Viste le perfette<br />

risposte di T, disse: è vero, Toscanini, sei un genio. La<br />

straordinaria capacità mnemonica di Toscanini è uno<br />

dei fenomeni nella storia umana documentata.<br />

Ricordava visivamente anche eventuali macchie o<br />

abrasioni del foglio, e sembra che abbia memorizzato<br />

circa 1500 lavori fra sinfonici e operistici. Una volta un<br />

orchestrale gli disse che non poteva suonare perché<br />

aveva una chiave rotta che non sapeva come sostituire.<br />

T gli chiese che nota suonasse questa chiave, pensò un<br />

poco e disse: ma questa nota non c’è nella tua parte!<br />

Un’ altra volta era prossimo ai novanta e il pianista Delli<br />

Ponti si recava a casa sua a suonare brani di musica<br />

barocca (alla quale aveva dato poca attenzione); Delli<br />

Ponti disse: suonerò un quasi sconosciuto pezzo di<br />

Frescobaldi …. E T replicò, ricordando di averne visto lo<br />

spartito quando era al conservatorio: ne esistono due<br />

versioni pubblicate, entrambe con un errore alla quarta<br />

battuta. Va comunque detto che altri grandi, come De<br />

Sabata nel campo musicale, e Von Neumann nel campo<br />

scientifico, avevano una simile straordinaria memoria.<br />

Per non dire del caso citato da Oliver Sacks, di un russo<br />

che ricordava tutto di ogni giorno della sua vita, con<br />

alquanto fastidio….o dei cantori kirghisi che<br />

memorizzano i sei milioni di versi dell’ epica di Manas.<br />

Al conservatorio T si specializzò in violoncello, ma<br />

manchiamo di serie informazioni sulla sua qualità come<br />

esecutore. Ricordiamo che negli anni successivi suonò<br />

moltissimo il piano, per accompagnare cantanti, e<br />

addirittura negli ultimissimi anni passò giornate al<br />

piano, suonando intere opere e cantandone parti con la<br />

sua voce assai intonata ed espressiva (evidente in una<br />

celebre registrazione della prova della Traviata dove<br />

Violetta era cantata da Licia Albanese, tuttora vivente a<br />

New York, e prossima ai cento anni…).<br />

104<br />

OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> XIV <strong>–</strong> <strong>NN</strong>. <strong>73</strong>/<strong>74</strong> <strong>MARZ</strong>.-<strong>APR</strong>./<strong>MAGG</strong>.-GIU. 2010

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