Osservatorio letterario ANNO 14. – NN. 73/74 MARZ.-APR./MAGG ...
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non è che un aspetto della sua condivisione dei travagli che<br />
caratterizzano la condizione umana; della sua partecipazione<br />
emotiva agli stessi; di una sensibilità profondamente<br />
intrigante che lo lega indissolubilmente e che lo coinvolge,<br />
visceralmente direi, a tutto ciò che a quella condizione<br />
appartiene, con un sottofondo di pietà che è allo stesso<br />
tempo amore e comprensione.»; L. Nanni «... D. riserva<br />
sempre delle sorprese con la sua scrittura fuori dai cànoni e in<br />
certi casi sperimentale; due titoli a mo’ di esempio: ‘Oro e<br />
8ne’ e ‘Ariose tasche’; ma la chiave si ritrova nella sintetica<br />
terzina che apre ‘Storie d’istanti’: M’invento | infinite |<br />
identità; aspetti del molteplice quindi, in gesti verbalmente<br />
rigorosi e con un senso etico fra le righe.»; «Non vi è qui [La<br />
Fiamma sulla Croce] lo sperimentalismo fonetico e formale di<br />
Sbarchi d'arche, ma una scrittura più tradizionale, sempre<br />
nell'ambito di uno stile riconoscibile.»; G. Pederiali «...il<br />
romanzo [Lettera dal paradiso]... mi sembra particolarmente<br />
originale, oltre che interessante.»; M.L. Poledrelli «L’opera<br />
di D. sta ad indicare la necessità da parte dell’uomo di trovare<br />
uno spiraglio di valori a cui aggrapparsi nel periodo di crisi e<br />
di trapasso in cui noi tutti dobbiamo operare.»; D. Puccini<br />
«...la sua non è certo poesia consolatoria, ma scava<br />
coraggiosamente tra filosofia e sociologia nei meandri<br />
dell’uomo, avvalendosi di una forma musiva e graffiante molto<br />
efficace.»; R. Roversi «Rebus combinatorio, cabalistico, o<br />
semplice divertissement aritmetico? Probabilmente nulla di<br />
tutto questo, forse si tratta di negazione del caos, di 'ordine',<br />
o della sua ricerca e giustificazione. Che conduce ad un<br />
intelligente paradosso, anzi due. La coerenza strutturale<br />
raggiunta complicando programmaticamente (e<br />
apparentemente) le coordinate 'perimetrali', e l'avanguardia<br />
lirica conseguita isolando (ma per evidenziare non per<br />
emarginare) frammenti che fanno tesoro dell'insegnamento<br />
della tradizione letteraria italiana. ... vien quasi da pensare<br />
che Sbarchi d'arche sia, oltre che un'antologia autobiografica,<br />
anche una panoramica sulla lezione poetica novecentesca. ...<br />
Nemmeno il gioco 'parolistico' (o parodistico?) disseminato in<br />
più testi riesce a toglierci l'impressione che, infine,<br />
l'invenzione linguistica di poesie come Soffio transvitale e<br />
L'ape rappresenti una sorta di esorcizzante revisionismo d'una<br />
sperimentazione avanguardistica che all'alba del terzo<br />
millennio necessita invece di un (altro paradosso) 'ritorno<br />
all'ordine' di stampo in qualche modo 'rondista'.»; M. Tamás-<br />
Tarr Bonani «Ho incontrato per la prima volta D. leggendo il<br />
suo racconto inedito Il necrologio... L’inclinazione metafisica<br />
del suo testo mi ha rievocato il nome dell’autore del romanzo<br />
Le anime morte: Gògol (1809-1852), lo scrittore di origine<br />
ucraina considerato uno dei più grandi della letteratura<br />
russa... Leggendo D. o sfogliando le pagine di Gògol si ha la<br />
medesima sensazione: ci arriva un grande messaggio di<br />
esigenza di rigenerazione morale e sociale.»; P. Tieto «...D.<br />
costruisce le sue tesi avvalendosi di un solido supporto<br />
culturale, di una seria preparazione e di una cultura che<br />
conferiscono alle sue poesie consistenza, validità, spessore»;<br />
«...Fotoni, ovvero particelle elementari di energia luminosa.<br />
L’a. intende infatti con questa silloge, fatta di 126 poesie,<br />
proporre aspetti della quotidianità, colti ora in forma di sogno<br />
e altre volte quali essi figurano effettivamente, nella realtà<br />
...come ‘bagliori psichici’, come ‘luci folgoranti che lasciano<br />
talora interdetti su quanto succede nel vissuto o su ciò che si<br />
sogna’. Tutte le composizioni sono piuttosto brevi e<br />
nondimeno esaustive nei loro intenti, complete ...formulate in<br />
modo lapidario, spesso simili ad aforismi, a riflessioni, ad<br />
ammonitrici sentenze.»; G. Turola «D. [sul romanzo Farfalle<br />
d’autunno]...rivela... un gusto del narrare quasi popolare,<br />
caratterizzato da uno stile schietto... impreziosito da termini<br />
aulici che danno luogo ad una sorta di sposalizio fra prosa e<br />
poesia; ...la sigla stilistica di D. incanta il lettore cullandolo<br />
sulle onde di un linguaggio musicale, lieve, sottratto alla forza<br />
di gravità, intriso di elegiaca tenerezza.» «D. [su Fotoni]<br />
porge l’orecchio alle voci del mistero che palpita nell’aria, si<br />
prefigge di comunicare con l’infinito la cui energia si irradia<br />
nello spazio. Ecco così che le sue poesie... colgono il fulgore<br />
di un attimo fuggente, la sensazione di un profumo quasi<br />
impercettibile... Anche il lettore si sente coinvolto in questa<br />
sorta di ‘divertissement’ verbale e nello stesso tempo rimane<br />
edificato dai valori etici che si nascondono dietro le parole in<br />
apparenza scanzonate.»; oltre a M. Alvoni, L. Antonucci, M.L.<br />
Carrà Borgatti, M. Goberti, P.L. Marzola, F. Mellone, M.C.<br />
Nascosi, A. Pasetti, A. Romano, R. Scolozzi, V. Sgarbi, V.<br />
Trapella, I. Valente, V. Volpini, M. Zeri, mons. J.M. Harve,<br />
quale referente di Ss. Giovanni Paolo II, V. Valentini (Capo<br />
dell'Ufficio del Presidente del Consiglio dei Ministri, a nome di<br />
S. Berlusconi) e M.M. Zucco (consigliere personale del<br />
Presidente della Repubblica O.L. Scalfaro); oltre a numerose<br />
rassegne e riviste: Abruzzo nel Mondo, Artecultura, Balaio<br />
Poetico, Caleidoscopio, Cicero, FerraraFerrara, Gsa Master<br />
News, Il Ponte Italo-americano, Il Porto, La Pianura, La<br />
piazza, L'Ippogrifo, Noi e gli Altri, <strong>Osservatorio</strong> Letterario,<br />
Pomezia Notizie, Punto di Vista, Quatro Ciàcoe, Talento,<br />
UnPodiVersi ed anche Famiglia Cristiana; e quotidiani:<br />
Avvenire, Il Gazzettino, Il Mattino, Il Resto del Carlino, La<br />
Nuova Ferrara, La Voce. (Fonte: www.literary.it)<br />
A cura di<br />
M.T.T. B.<br />
Gizella Németh <strong>–</strong> Adriano Papo (A cura di)<br />
QUADERNI VERGERIANI<br />
Annuario dell’Ass. Cult. Italoun-gherese del Friuli Venezia<br />
Giulia «Pier Paolo Vergerio», anno V. n. 5 2009, Duino<br />
Aurisina (Tr), 2009. pp. 240<br />
Questo volume è il quinto<br />
numero dei «Quaderni», un<br />
numero ancor più ricco dei<br />
precedenti e soprattutto ancora<br />
più completo e 'pluriculturale'.<br />
Ben cinque articoli sono dedicati<br />
alla storia magiara, coprendo un<br />
ampio spazio temporale, che va<br />
dall'epoca di Sigismondo di<br />
Lussemburgo al regime<br />
kadariano, di ancora fresca<br />
memoria, passando attraverso il<br />
regno di Mattia Corvino, l'età della monarchia dualista e<br />
l'era horthyana.<br />
È presente anche quest'anno la letteratura con tré<br />
articoli su Sándor Márai, due della giovane dottoranda<br />
italoungherese Nikoletta Montresor (Sándor Márai:<br />
uomo e scrittore del suo tempo, Sándor Márai: uno<br />
scrittore ungherese in Italia. [N.d.R.: sulle pagine 59-63<br />
del fascicolo precedente della ns. rivista abbiamo<br />
pubblicato un suo saggio col titolo Márai Sándor e i<br />
grandi italiani]), uno di Antonio Donato Sciacovelli, che<br />
rientra nella rassegna dedicata al famoso scrittore<br />
magiaro, il quale - giova ricordarlo - esprime nel suo<br />
Diario questa lusinghiera opinione dell'Italia e<br />
degl'italiani: "[...] non si può vivere altrove in questo<br />
mondo imbarbarito che in Italia, gli italiani sono rimasti<br />
gli ultimi esseri umani". È presente pure la linguistica<br />
con i saggi di due studiose ungheresi, Kinga Dávid e<br />
Judit Józsa (N.d.R.: di quest’ultima <strong>–</strong> naturalmente col<br />
consenso della studiosa <strong>–</strong> a partire da questo numero<br />
anche noi pubblicheremo <strong>–</strong> a puntate però <strong>–</strong> il suo<br />
saggio intitolato Appunti sulla traduzione letteraria fra<br />
l’italiano e l’ungherese, edito in quest’annuario.)<br />
Ritorna il cinema con un articolo di András Lenárt sul<br />
grande regista magiaro László Vajda, l'autore del<br />
OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> XIV <strong>–</strong> <strong>NN</strong>. <strong>73</strong>/<strong>74</strong> <strong>MARZ</strong>.-<strong>APR</strong>./<strong>MAGG</strong>.-GIU. 2010 49