Osservatorio letterario ANNO 14. – NN. 73/74 MARZ.-APR./MAGG ...
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Giugno <strong>–</strong> 2006), Il baritono tra le nuvole (<strong>NN</strong> 53/54 <strong>–</strong><br />
Novembre <strong>–</strong> 2006), La sfera d’argento (<strong>NN</strong> 55/56 <strong>–</strong> Marzo <strong>–</strong><br />
2007), Farfallette amorose agonizzanti (<strong>NN</strong> 55/56 <strong>–</strong> Marzo <strong>–</strong><br />
2007), Cuordarancio e le onde scomparse (<strong>NN</strong> 57/58 <strong>–</strong><br />
Giugno <strong>–</strong> 2007), Colonne in cammino (<strong>NN</strong> 59/60 <strong>–</strong> Novembre<br />
<strong>–</strong> 2007), con la traduzione in ungherese; Si dice (<strong>NN</strong> 59/60 <strong>–</strong><br />
Novembre <strong>–</strong> 2007), con la traduzione in ungherese; O<br />
fortuna, (<strong>NN</strong> 59/60 <strong>–</strong> Novembre <strong>–</strong> 2007), con la traduzione in<br />
ungherese; Cuordarancio e il topogatto misterioso (<strong>NN</strong> 61/62<br />
<strong>–</strong> Marzo <strong>–</strong> 2008), L’uomo di ricambio (<strong>NN</strong> 63/64 <strong>–</strong> Giugno <strong>–</strong><br />
2008), Frammenti di Terra Santa (<strong>NN</strong> 63/64 <strong>–</strong> Giugno <strong>–</strong><br />
2008), Ciclomachia (<strong>NN</strong> 65/66 <strong>–</strong> Novembre <strong>–</strong> 2008), La statua<br />
del sommo anatomico (<strong>NN</strong> 65/66 <strong>–</strong> Novembre 2008), Il<br />
negozio di bugie (<strong>NN</strong> 65/66 <strong>–</strong> Novembre <strong>–</strong> 2008), Dell’identità<br />
perduta (<strong>NN</strong> 67/68 <strong>–</strong> Marzo <strong>–</strong> 2009), Il quaderno di Telemaco<br />
(<strong>NN</strong> 67/68 <strong>–</strong> Marzo <strong>–</strong> 2009), Mondo d’avorio, (<strong>NN</strong> 69/70 <strong>–</strong><br />
Giugno <strong>–</strong> 2009), I due baroni sulla verdura (<strong>NN</strong> 69/70 <strong>–</strong><br />
Giugno <strong>–</strong> 2009), Resinosa (<strong>NN</strong> 71/72 <strong>–</strong> Novembre <strong>–</strong> 2009),<br />
Notte (<strong>NN</strong> 71/72 <strong>–</strong> Novembre <strong>–</strong> 2009), Lo scudo nel cielo,<br />
(Numero 71/72 <strong>–</strong> Novembre <strong>–</strong> 2009), Le lettere azzurre del<br />
belga, Mi chiederai perché (<strong>NN</strong>. <strong>73</strong>/<strong>74</strong> marzo 2010).<br />
Fonte delle biografie e foto di Gaetano-, Tito- ed Enzo Pasqui:<br />
Wikipedia, Libera Enciclopedia.<br />
Melinda B. Tamás-Tarr<br />
<strong>–</strong> Ferrara <strong>–</strong><br />
SEGNALAZIONE:<br />
Angelo Andreotti<br />
PORTO PALOS<br />
Book Editore, Bologna 2006, pp. 94 €<br />
12,00<br />
Nel tempo andiamo<br />
inciampando nel senso<br />
ogni qual volta<br />
risuona il silenzio<br />
all’ombra di un risveglio.<br />
Porto Palos raccoglie l'essenza di una parola in<br />
equilibrio tra intelligenza e epifania del sentimento-,<br />
dove la narrazione si incontra con la poesia e con la<br />
musica del pensiero. Se è vero che il senso del viaggio<br />
non può esistere senza l'idea dell'approdo, in questo<br />
percorso - che è anche un insolito e prezioso esempio<br />
di prosa creativa - Angelo Andreotti unisce il significato<br />
delle cose alla loro verità, controllando le emozioni e<br />
coinvolgendo in un'avventura letteraria che sfugge ai<br />
canoni attesi. Sul filo di un'ideale educazione sentimentale,<br />
in queste pagine "ci si allontana per unirsi", ci si<br />
osserva da dentro, si dialoga con il silenzio<br />
sospendendo il respiro del tempo. (Copertina)<br />
Il volume è costituito dai capitoli creati dai versi di<br />
una poesia spezzata a frammenti, da cui riportiamo<br />
qualche brano dimostrativo: Nel tempo andiamo...,<br />
...inciampando nel senso..., ...ogni qual volta...,<br />
...risuona il silenzio..., ...all’ombra di un risveglio.<br />
Nel tempo andiamo...<br />
1<br />
Nel tempo andiamo, tra inevitabili separazioni e insolite<br />
comunioni.<br />
Ce ne andiamo che poco è finito e ancora molto è<br />
sospeso, perché sempre cerchiamo con sguardi più<br />
lunghi del fiato. Alle volte ce ne accorgiamo, e allora ci<br />
tratteniamo appesi al mulinello del tempo, in preciso<br />
equilibrio tra l'istante che viene e l'istante che va,<br />
nell'istante che resta ma non basta a rassegnare<br />
conforto.<br />
Tragittiamo incerti, trascorriamo, e cosi ci trasformiamo<br />
da confidenti distratti di ricordi in memorie pendenti<br />
nell'aria, sollevate appena.<br />
...inciampando nel senso...<br />
1<br />
Si resta a guardare svagatamente assorti l'indaffarato<br />
muoversi del mondo, e ci s'impila nell'ordine dato<br />
trovandovi adeguata collocazione. Si marcia compatti<br />
verso la mèta indicata fischiettando concetti valori e<br />
bellezze, subendo, tradendo, donando espiando e<br />
perdonando, ciascuno sedotto dal proprio modello al<br />
quale appartiene con moderato interesse.<br />
Si va, mentendo sensatezze credute per gioco, per<br />
volontà o per arroganza, comunque assolti dal destino<br />
finale che rassegna l'idiozia a un danno casuale.<br />
Ci sono giorni che ci si guarda attorno con le mani<br />
aperte, pronte, sicuri di chiuderle sull'appiglio che il<br />
lungo esercizio di una vita saprà riconoscere tra le false<br />
certezze. Questi sono giorni perfetti per cercare<br />
cos'altro c'è da capire.<br />
...ogni qual volta...<br />
ogni qual volta<br />
morbido di realtà confusa<br />
lo sguardo molesterà il mattino<br />
frugando tra i sogni<br />
sciolti<br />
dalle dimenticanze del sonno<br />
radente voci e silenzi<br />
alla ricerca di un corpo che lo smetta<br />
saprà ripetersi l'incanto<br />
fuggito dall'insonne impoverirsi del buio<br />
verso promesse via via schiarite<br />
e svelate dal crescere dell'ombra<br />
...risuona il silenzio...<br />
1<br />
Cerco un posto in cui restare, forse un silenzio che non<br />
sia attesa ma soltanto lento ascolto, oppure quieta<br />
riflessione che sappia costruire un senso nel tempo di<br />
una risposta.<br />
Cerco un posto in cui si possa svasare pensieri, sterrarne<br />
le radici e rinvigorirle di luce e aria per poi<br />
insediarle in nuove terre, che crescano e diano frutti dal<br />
sapore diverso per ogni labbra. Cerco un posto in cui la<br />
voce non sia urlo, ma libero commercio di sorrisi,<br />
semplice espressione di parole che sappiano misurare la<br />
distante vicinanza di un'altra voce.<br />
Cerco un posto in cui il cielo sia condiviso da ogni<br />
sguardo, e dove ogni sguardo sia allargato dalla<br />
costante meraviglia del respiro. Cerco un posto in<br />
cui risuoni il silenzio di Dio, per smentire lo<br />
stravagante delirio degli uomini.<br />
...all’ombra di un risveglio<br />
Tu, che forse mi guardi il sonno all'ombra di un risveglio<br />
affrettato con la stessa pienezza di un abbraccio che ti<br />
OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> XIV <strong>–</strong> <strong>NN</strong>. <strong>73</strong>/<strong>74</strong> <strong>MARZ</strong>.-<strong>APR</strong>./<strong>MAGG</strong>.-GIU. 2010 45