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Osservatorio letterario ANNO 14. – NN. 73/74 MARZ.-APR./MAGG ...

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l’annuncio pasquale: “Christòs anèsti”, “Il Signore è<br />

risorto!”. “Cristo nostra pasqua è risorto, rallegriamoci<br />

tutti ed esultiamo!”. E con il saluto vi porgo l’augurio<br />

più cordiale: “Resi partecipi della vita di Cristo risorto<br />

mediante il battesimo, vivete come ‘uomini nuovi’, al<br />

servizio dei fratelli e delle sorelle che il Signore vi ha<br />

affidato”. Colgo l’occasione per inviarvi alcune notizie di<br />

“casa nostra”. Nei mesi scorsi la Chiesa di Dio che è in<br />

Adria-Rovigo si è impegnata nell’elaborazione del<br />

Progetto pastorale diocesano.<br />

Mentre lavoravamo a questo Progetto abbiamo<br />

pensato ripetutamente a voi, che siete in terra di<br />

missione. Infatti questo Progetto, consegnato alla<br />

diocesi domenica 13 febbraio 2005, ci chiede una<br />

“conversione missionaria”: ci chiede di diventare<br />

“annunciatori di gioia e di speranza” e di portare<br />

l’annuncio dell’amore di Dio, rivelatosi in Gesù Cristo<br />

morto e risorto, a tanti battezzati che si sono<br />

dimenticati di Lui e vivono come se non ci fosse.<br />

Noi adulti siamo cresciuti in un contesto culturale<br />

dove era “normale” essere cristiani e dove la cultura era<br />

pervasa da una visione cristiana della vita. Oggi la<br />

situazione è radicalmente cambiata anche nel Polesine.<br />

In chiesa ci va mediamente il 20 - 25% della<br />

popolazione, mentre il 75 - 80% normalmente non ci<br />

va. Un terzo condivide la morale cristiana, ma gli altri<br />

due terzi si regolano in termini molto soggettivi. Quelli<br />

che hanno smarrito una visione cristiana della vita sono<br />

soprattutto i giovani e le famiglie giovani.<br />

In questa nuova situazione culturale diventa più<br />

urgente che mai il comando del Signore: “Andate e<br />

annunciate il Vangelo a tutte le creature”. E il nostro<br />

Progetto pastorale, riecheggiando gli Orientamenti<br />

pastorali dei Vescovi italiani, afferma: “Comunicare il<br />

Vangelo in un mondo che cambia è la questione<br />

cruciale della nostra Chiesa oggi”.<br />

L’annuncio del Vangelo chiede alle nostre comunità di<br />

dare una “connotazione missionaria” a tutte le attività<br />

pastorali; chiede da passare - per dirla con una battuta<br />

- dalla pastorale delle campane alla pastorale dei<br />

campanelli, cioè dall’aspettare che la gente venga in<br />

chiesa all’andare noi a incontrare le persone nelle loro<br />

case, sulle strade, nei posti di lavoro.<br />

Il compito di annunciare il Vangelo ci domanda di<br />

“condividere” la nostra esperienza di fede con tutti, da<br />

persona a persona; ci chiede di convertirci da una fede<br />

muta, privata e invisibile, ad una fede professata con<br />

coraggio, “alla luce del sole”, con la vita e con la parola.<br />

Ci chiede di saper rendere ragione del messaggio<br />

cristiano con fierezza e con gioia e soprattutto con la<br />

testimonianza della solidarietà e dell’unità: “Padre, ti<br />

prego per quelli che crederanno in me: che siano una<br />

cosa sola, affinché il mondo creda che tu mi hai<br />

mandato” (Gv 17,21).<br />

La Beata Vergine Maria ci aiuti a percorrere questo<br />

itinerario di conversione, per diventare “Vangelo vivo”<br />

per i giovani e le famiglie del nostro Polesine. Ma aiuti<br />

anche voi a essere “Vangelo vivo” tra gli uomini e le<br />

donne che Dio ha affidato al vostro impegno<br />

missionario.<br />

A tutti voi rinnovo il più cordiale augurio di Buona<br />

Pasqua e su tutti voi invoco la più abbondante<br />

benedizione del Signore.<br />

Rovigo, 4 marzo 2005<br />

Fonte: http://www.diocesi.rovigo.it/<br />

+ Lucio Soravito<br />

vescovo di Adria-Rovigo<br />

Verona, 30 novembre 2009<br />

Spettabile <strong>Osservatorio</strong> Letterario<br />

Gentilissima Professoressa Melinda Tamas Tarr,<br />

Casualmente ero alla ricerca in internet delle fiabe<br />

ungheresi e la mia pazienza mi ha premiato.<br />

Complimenti sei veramente geniale!<br />

Ti scriverò con calma ma ad ogni modo desidero solo<br />

anticiparti alcuni argomenti:<br />

- in primo luogo sono nata a Budapest nel 1954 ma nel<br />

'56 i miei genitori mi hanno portato a Verona dai nonni<br />

materni, dove vivo da sempre;<br />

- ho diversi volumi molto vecchi in ungherese (erano<br />

del papà di mia mamma), ma non so tradurli perché<br />

conosco 100 vocaboli ungheresi;...<br />

- AMO LA LETTERATURA ANCHE SE NON SONO<br />

LAUREATA E I MIEI PILASTRI SONO: LO ZIBALDONE<br />

DI GIACOMO LEOPARDI, STORIA DELLA LETTERATURA<br />

UNGHERESE, STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA<br />

E POESIE. Amo la storia ma purtroppo la storia è fatta<br />

di guerre e fame.<br />

...ho un desiderio di poter leggere e scrivere in<br />

ungherese.<br />

Ricordo ancora quando ero piccola quando mia mamma<br />

mi raccontava ogni sera le fiabe prima di<br />

addormentarmi in ungherese, dato che non conosceva<br />

bene l'italiano.<br />

Ho scritto una silloge di poesie e sono stata premiata.<br />

Ovviamente ne ho scritto una per l'Ungheria.<br />

Spero che tu possa e abbia voglia di rispondermi, te ne<br />

sarò veramente grata.<br />

Scusami se mi sono permessa di usare una forma<br />

confidenziale, ma la nostra differenza d'età è minima e<br />

abbiamo in comune l'origine.<br />

Dimenticavo di presentarmi: Eleonora Gyurus*<br />

(mancano le dieresi sulle u).<br />

Un cordiale saluto,<br />

Eleonora Gyurus Santilli<br />

* N.d.R. Gyurus = Gyűrűs<br />

Ferrara, 02 dicembre 2009<br />

Cara Eleonora,<br />

ho trovato soltanto ora il tuo messaggio e la tua<br />

lettera, ti ringrazio infinitamente. Grazie anche per<br />

l'attenzione e per i complimenti. È stata una bella<br />

sorpresa trovare le tue lettere, la tua presentazione.<br />

Percepisco dalle righe un'enorme entusiasmo. Lo sento<br />

bene? Mi dispiace che non sei riuscita a trovarmi.<br />

Dopo un anno molto brutto - accanto ai miei impegni<br />

redazionali non-profit - ho finalmente una<br />

commissione di traduzione di un libro di poesie edito...<br />

ed una edizione di alcune copie di un quaderno di<br />

saggistica come supplemento - fuori commercio - al<br />

fascicolo recente della mia rivista letteraria e culturale.<br />

Quest'anno purtroppo non ho più allievi. Durante le<br />

ore che ho dedicato all'insegnamento privato, se sono<br />

64<br />

OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> XIV <strong>–</strong> <strong>NN</strong>. <strong>73</strong>/<strong>74</strong> <strong>MARZ</strong>.-<strong>APR</strong>./<strong>MAGG</strong>.-GIU. 2010

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