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Tovazzi diario 5 1801-1809 - Provincia Tridentina

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Dietro un decreto del regio bavaro Governo ai primi del corrente vennero levati i dazi interni, ed<br />

in cambio di molto aggravati quelli dei confini. Fu pure prescritto l'uso della carta bollata.<br />

14 gennaio 1808<br />

Li 14 per mezzo di un ordine venuto al P. <strong>Provincia</strong>le dall'Officio spirituale, viene interdetto dal<br />

regio bavaro Governo ai nostri sacerdoti il ministero della predicazione, essendo, come<br />

s'esprime il suddetto ordine, officio de' parochi l'istruire i loro popoli, e non potendo ciò prestare<br />

da sé possono appoggiarsi su altri sacerdoti, ma secolari. Si sa di certo che fuori della diocesi di<br />

Trento, i Regolari seguono a predicare, ed alcuni giudici distrettuali confessarono di non aver<br />

ricevuto alcun ordine relativamente alla predica.<br />

Dietro alla supplica avvanzata al Governo d'Innspruck da quest'Offizio spirituale, di avere nella<br />

cattedrale di Trento in tempo di Quaresima la predica quotidiana, anche per mezzo dei sacerdoti<br />

Regolari, venne il rescritto, che accorda alla sola cattedrale tre prediche in settimana e queste<br />

soltanto possano aversi dal parroco, o dal cooperatore, o finalmente da qualche altro sacerdote,<br />

ma secolare.<br />

22 gennaio 1808<br />

Li 22 a tenore d'un ordine venuto dal giudice distrettuale di Trento, viene intimato al P.<br />

Guardiano di questo convento di rispondere quanti sieno i soggetti, che professarono nell'anno<br />

decorso 1807, e con quale autorità abbiano ciò fatto. 2. di non far promuovere ai sacri Ordini<br />

alcun candidato, senza la previa licenza del Governo.<br />

Ho inteso per cosa certa, che nel diritto canonico dell'autore prescritto per il regio liceo di<br />

Trento Gemeiner, fra gli altri errori, che facilmente s'incontrano, vi sia ancora, che il re ha la<br />

potestà di annullare i voti dei Regolari, quallor lo giudichi utile allo Stato.<br />

Ho pure udito diversi pastori di anime lamentarsi fortemente per la proibizione fatta ai Regolari<br />

di predicare.<br />

Alla fatta allegazione dal nostro <strong>Provincia</strong>le del documento circa la concessione del sale regio,<br />

venne dal Governo benignamente accordata la detta carità.<br />

28 gennaio 1808<br />

Li 28 si solennizzò in Trento il giorno nomastico della nostra regina che è di s. Carlo Magno,<br />

nel Duomo si cantò Messa solenne a cui intervennero le autorità costituite, ed il capo della<br />

Guardia civica.<br />

Fra questi giorni due uffiziali della divisione italiana del generale Pino si provocarono al duello,<br />

ed uno di questi gravemente ferito morì dopo mezz'ora. Un altro fatto simile avvenne sul<br />

principio di questo mese, ma senza la morte di alcuno, bensì restò il soccombente storpio per<br />

una ferita ricevuta nella parte posteriore del piede; per codesti delitti non avvi fra il militare<br />

nessuna legge penale.<br />

Fra gli soldati della sopracennata divisione ne giunsero quattro legati e sentenziati a morte come<br />

comprovati aggressori.<br />

17 febbraio 1808<br />

Li 17 una lettera giunta da Pesaro in data degli 8 corrente ci recò la dispiacente amarissima<br />

notizia che i francesi sotto la condotta del generale Miollis entrarono ostilmente in Roma. La<br />

santità di nostro signore Pio VII alla dichiarazione fattagli dal Governo francese di condiscender<br />

intieramente ai punti richiesti, credette suo preciso dovere di esporsi piuttosto alle terribili<br />

conseguenze emergenti dà una negativa, che di tradire i dettami della sua coscienza. Ecco la<br />

protesta fatta dal Papa:<br />

Popolo Romano.<br />

Non avendo potuto la santità di nostro signore Pio VII aderire a tutte le dimande fattegli<br />

per parte del Governo francese, e in quella estensione, che si voleva, perché glielo vietavano i<br />

suoi sagrì doveri ed i dettami della coscienza, vede di dovere soccombere a quelle disastrose<br />

conseguenze, che gli erano state dichiarate, ed alla occupazione militare della stessa capitale,<br />

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