Tovazzi diario 5 1801-1809 - Provincia Tridentina

Marzo 1808
Nella corrente Quaresima stante la pretesa proibizione governiale intimata ai Regolari di non
annunziare in verun modo la divina parola colla predicazione, tutti gli Religiosi nostri se ne
stanno quieti nei loro conventi. Non si destinarono nemmeno i predicatori diocesani, mentre
ogni parroco deve predicare da sé, e non potendo, può chiamare un prete secolare per supplire.
Nella cattedrale fu destinato per predicare tre volte in settimana il sig. don Bartolommeo Scrinzi
di Roveredo Vicario parrocchiale a Lizzana, ma giunto in Trento fu sopraffatto da una violenta
emoragia di sangue dal naso, tanto che fu d'uopo sostituirne un altro, ch'è il sig. don Francesco
Ballisti di Brentonico, il quale incominciò a predicare il secondo mercordì di Quaresima; nel
mercordì delle ceneri, e nella seguente domenica montò il pulpito il sig. don Vincenzo Angeli di
Trento. Il nostro P. Michel Angelo confessore delle Clarisse ha ottenuto di predicare alle
monache, come loro parroco. Si sa di certo, che in Bolgiano, Egna, Salorno, ed altrove della
diocesi trentina tedesca seguono i Regolari a predicare avendo que' signori parrochi esposto al
Governo, che sono alle loro parrocchie assolutamente necessari per annunziare la divina parola.
Ci fu permesso da mons. Vicario generale di fare nella nostra chiesa nei venerdì di Quaresima la
solita Via Crucis senza però darne il segno solenne colle campane e senza uscire di chiesa.
Quindi abbiamo visitate la stazioni poste nell'interno, ed in fine abbiamo tralasciata
l'esposizione e benedizione della s. Croce, ed invece sostituito il canto dell'antifona Ave, come
ne' venerdì ordinari. Ho inteso però, che il sig. Conte presidente Welsperg ordinò, che nella
chiesa di s. Maria Maggiore si trasporti nelle feste.
15 marzo 1808
Li 15 in vigore di un ordine spedito al P. Provinciale dal Circolo viene proibito il visitare
pubblicamente la Via Crucis nelle nostre chiese.
14 marzo 1808 [sic]
Li 14 ho inteso, che nel convento de' Gerolimini di Riva si faccia l'inventario dei loro beni da un
commissario bavaro.
Il libretto intitolato Notizie per l'anno 1808, in Roma ecc. nota che nell'alma città vi sono
parrocchie 81, case e famiglie 34.254, vescovi 34, preti 1.730, frati e Religiosi 1.494, monache
1.311, collegiali o scolari 239, poveri d'ospedali 243; nati 4.336, morti 5.157; eretici turchi ed
altri infedeli, non compresi gli ebrei 142. Atti alla Comunione 100.783; non atti 36.071; maschi
d'ogni età 72.639; femmine d'ogni età 64.165. Tutti insieme 136.854.
NB. Nell'anno 1781 Roma contava abitanti N° 161.895. Dunque nel corso di anni 27 la
popolazione di Roma si è diminuita di 25.037 abitanti.
17 marzo 1808
Li 17 ho inteso, che il giudice distrettuale di Civezzano ha mandato alcuni uomini della guardia
urbana armati a Montagnaga di Piné, coll'ordine di levare la miracolosa imagine di Maria
Santissima esistente in quella chiesa, e di trasportarla nella chiesa di Civezzano, il che fu
eseguito.
Il curato di quel luogo don Erspen venne condotto in Trento.
Ne' scorsi giorni si è sparsa la voce, che i francesi abbiano condotto a Firenze il sommo
Pontefice Pio VII con quattro cardinali.
18 marzo 1808
Li 18, venerdì predicò la prima volta il sig. don Scrinzi terzo predicatore di questa Quaresima;
ora predicheranno una settimana a vicenda.
23 marzo 1808
Li 23 il P. Edmondo Henniger della soppressa Provincia di Baviera in ritorno da Roma mi
dimostrò un indulto conseguito per lo stesso di potere celebrare l'officio e Messa del Cuor di
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