Tovazzi diario 5 1801-1809 - Provincia Tridentina
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Li tedeschi vi lasciano tante Messe da dire con buona limosina, che que' preti ne hanno per tutto<br />
l'anno, e non possono dire le legatarie; e quindi viene fatto abuso di tal divozione.<br />
Primi giorni di giugno 1805<br />
Ne' primi di giugno sono venuti a Trento dalla Valsugana molti soldati di cavalleria, e poi andati<br />
a Roveredo.<br />
4 giugno 1805<br />
Nella sera tarda de' quattro di giugno fu pubblicato in Trento un proclama, che nella notte<br />
seguente sieno chiuse tutte le porte delle case. Ma ciò fu per esercizio de' soldati.<br />
10 giugno 1805<br />
Li dieci, lunedì, ho inteso, che ieridì dal Governo fu levato ai canonici di Trento il loro archivio.<br />
12giugno1805<br />
Li dodici fu trasportato l'orologio della nostra infermeria dal cantone presso la cella 2, al muro,<br />
che guarda il ss. Crocifisso tra le due scale, prima essendogli stata aggiunta la repetizione. Tutta<br />
la spesa fu di troni sessanta, computata la cassa nuova. Ciò fu procurato dal P. Vicario Vito<br />
Antonio di Cles, colla limosina rivana.<br />
13 giugno 1805<br />
Li 13, festa del Corpus Domini li nostri Religiosi num. 19 sono stati alla solenne processione<br />
del Duomo. Vi andarono prima delle sette, e furono di ritorno al convento alle nove e mezza.<br />
V'intervenne anche il presidente Welsperg, co' suoi consiglieri, il Magistrato consolare, l'almo<br />
collegio ecc. Il militare ecc.<br />
Nello stesso giorno dai divoti di s. Antonio da Padova fu solennizzata la di lui festa in s.<br />
Maddalena, e nella chiesa della Morte. In questa panegiricò un prete, e nell'altra il nostro Padre<br />
<strong>Provincia</strong>le Giuseppe Antonio Dusino di Cles.<br />
Circa questi giorni sono stati a Trento, e per il Trentino due signori a cercare limosine per li<br />
boemi pressati dalla fame.<br />
26 giugno 1805<br />
Li 26, mercoledì, e festa di san Vigilio li nostri Religiosi num. 17 sono stati, secondo il solito<br />
alla processione e Messa del Duomo. Partirono da s. Bernardino alle nove e furonvi di ritorno<br />
alle undici e mezza. Officiò il decano Manci, e v'intervenne il Magistrato consolare; non però il<br />
Governo, e militare austriaco, perché non conosce san Vigilio. Nelle tre sere antecedenti furono<br />
suonate al solito le campane di tutte le chiese, anche della nostra di san Bernardino. Nella<br />
mattina della festa li povani processionalmente furono a visitare il detto Duomo; e così credo<br />
avranno fatto i gardolani ecc. Nella sera furono fatti al solito i fuochi artificiali. Fu presente a tal<br />
festa, ma come privato, monsig. Gio. Nepomuceno cavaliere Puoll o sia Buol Preposito di<br />
Bolgiano; e monsig. Carlo Rodolfo de Budol Schavenstein vescovo e principe di Coira, nato in<br />
Insprugg li 30 giugno 1760, e fatto vescovo li 12 settembre 1794.<br />
2 luglio 1805<br />
Li 2 luglio dopo il pranzo, mentre alcuni uomini stavano lavorando intorno alla volta ed al tetto<br />
di s. Maria Maggiore di Trento, è caduta buona parte della volta verso la porta principale, che<br />
guarda la sera, e sono restati morti due uomini, uno de' quali fu sacramentato in tutta fretta.<br />
3 luglio 1805<br />
Li tre finalmente questa Cassa circolare ebbe ordine dall'eccell.mo Governo d'Insprugg di<br />
soddisfare le spese fatte per noi nell'andare e ritornare dalle Laste, e per risarcire il convento<br />
nell'anno scorso per cagione del militare. Diede fiorini 216, e carentani 43.<br />
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