Tovazzi diario 5 1801-1809 - Provincia Tridentina
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19 marzo 1802<br />
Li 19 venerdì li Padri Carmelitani Scalzi delle Laste hanno solennizzata in quest'anno la festa di<br />
san Giuseppe loro protettore principale. Cantò la Messa il sig. Provicario generale<br />
Giuseffantonio de Menghin, e fece il panegirico il nostro P. Vitantonio da Cles segretario<br />
provinciale.<br />
29 marzo 1802<br />
Li 29 marzo, lunedì, ho letto, e pubblicato alla mensa comune la circolare del nostro P. Ilario da<br />
Monte Magno Commissario generale data in Araceli di Roma li 17 febbraio 1802, colla quale<br />
ingiunge, che per il defunto Papa Pio sesto, nella benemerenza presso la nostra Religione nemini<br />
secundo, ciaschedun fratello laico dica cento Pater Ave, e Requiem, ogni coro dica l'officio de'<br />
morti, e canti una Messa de Requiem coll'assoluzione, ed esorta a far ancora di più. Mise tal<br />
circolare così tardo, perché soltanto in tal tempo anche in Roma furono fatte l'esequie<br />
solennissime alla venuta delle ceneri portate dalla Francia. Noi cantammo la Messa li 30 marzo,<br />
nel qual giorno cantolla per lo stesso Papa eziandio la chiesa cattedrale di Trento.<br />
2 aprile 1802<br />
Li due fu in Trento monsignor Carlo Rodolfo barone de Buol di Scharfenstein vescovo di Coira<br />
residente in Merano, nato in Insprugg li 30 giugno 1760, e fatto vescovo li 12 settembre 1794.<br />
Volgarmente si dice Puel. Venne qua con sua sorella per veder Trento. Pregato non ha voluto<br />
tener Ordinazioni, scusandosi, che posdomani vuol essere in Merano. I chierici trentini sono<br />
andati altrove per essere ordinati, giacché qui non c'è alcun vescovo. Fu pregato dai chierici, da<br />
monsignor decano, e dal signor Provicario. Le di lui scuse furono pretesti.<br />
4 aprile 1802<br />
Li quattro domenica di Passione dopo il vespro siamo stati alla solenne processione della santa<br />
Spina. Uscì dal Duomo alle quattro in punto, e noi fummo di ristorno al convento alle cinque ed<br />
un quarto. Uffiziò monsignor decano Manci. Le strade furono suttissime, il cielo sereno, ed il<br />
tempo ottimo.<br />
13 aprile 1802<br />
Li tredici, martedì Santo dalle 2 sino alle tre siamo stati nel Duomo ad adorare Gesù Cristo<br />
Signor nostro sacramentato in numero 19.<br />
Il signor Provicario Menghin fu a pigliare gli Oli santi a Bressanone; e con essi fu di ritorno in<br />
Trento nella notte venendo il venerdì Santo, nel quale furono distribuiti in Trento.<br />
19 aprile 1802<br />
Li 19, lunedì, festa seconda di Pasqua, giunse a Trento il cardinale Luigi Ruffo Scilla<br />
napolitano, che fu nuncio apostolico in Vienna. Egli nacque li 25 agosto 1750, fu creato<br />
arcivescovo di Apamea in partibus infidelium gli undici d'aprile 1785, e cardinale prete li 23<br />
febbraio <strong>1801</strong>. Fu più giorni nella canonica di Mezzo Todesco 13 invitatovi da monsig.<br />
Giangiacomo barone Piccini arciprete, prelato domestico, e referendario Papale, canonico, e<br />
Preposito di Trento. Qui a Trento si fermò soltanto al pranzo nella locanda dell'Europa, dove fu<br />
complimentato d'ordine del Capitolo da monsig. decano Manci, e dal canonico barone Buffa,<br />
che gli regalarono de' commestibili. Partì dopo il vespro per Roveredo. Ebbe due carrozze.<br />
Moltissimi trentini furono in Bressanone a farsi ordinare chierici, e sacerdoti. Là furonvi<br />
Ordinazioni nel sabato Sitientes, nel lunedì pasquale, e nella domenica in Albis. Tale distanza da<br />
un Ordine all'altro costò molto agli ordinati.<br />
13 *Mezzocorona.<br />
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