Tovazzi diario 5 1801-1809 - Provincia Tridentina

Dato in Trento li 22 gennaio 1809.
Gio. Francesco Conte Spaur Vicario generale
Con sovrana approvazione
P. Giuseppe Cloch cancelliere.
In riga di ordine intimato a questo nostro P. Guardiano dall'Uffizio di polizia per parte del regio
bavaro commissario del Circolo all'Adige venne assolutamente proibito si seppellire i nostri
Religiosi ne' sepolcri del convento, come cosa straordinariamente opposta alle leggi vigenti, e di
prevalerci del commune campo Santo. Il P. Guardiano estese una supplica al suddetto
commissariato per ottenere il permesso di fare nel recinto del convento un piccolo cimitero per
uso de' nostri morti. Fu risposto con assoluta negativa in voce, e in iscritto. Quindi il dì 17
corrente mese abbiamo sepolto senza intervento di sacerdoti secolari il nostro confratello laico
fra Egidio di cavedine morto li 15, nel Campo Santo alle Albere.
3 marzo 1809
Li tre ho inteso, che sia stato in Trento pubblicato il decreto della militare coscrizione. Ogni
distretto ne deve dare un numero determinato giusta la maggior, o minore popolazione che
abbraccia. Vengono messi in lista i giovani dall'età di anni 18 sino ai 25 inclusive. Sono
eccettuati i nobili, mercanti, artisti, serventi, e camerieri, e di cittadini nelle città di Trento,
Roveredo, Arco, Riva ed Ala esistenti nel commissariato all'Adige. Veggasi alla pagina
seguente.
4 marzo 1809
Li 4 si portò in questo convento il sig. direttore di pollizia Ambrogio de Schreck con due signori
addetti al Magistrato per visitare d'ordine superiore questo convento se sia abile all'interinale
ospitale militare, finché si riduca a tal perfezione il fu convento di s. Michele. Il sig. direttore
alle rimostranze fatte dal nostro P. Guardiano restò pienamente persuaso, che senza l'espulsione
de' Religiosi non vi è nel convento località sufficiente per l'ospitale. Presentemente li soldati
ammalati sono in N° di 30. I PP. Cappuccini hanno avuto l'ordine di servire il predetto ospitale
in qualità di cappellani.
Sul proposito della coscrizione militare sono intenzionato di descrivere la pastorale emanata
colle stampe dal Vicario Spaur, è la seguente:
Noi Gio. Francesco etc.
Da questo regio bavaro commissariato del Circolo all'Adige viene avvisato quest'Ordinariato,
che per la commune salute, e pubblico bene è necessario a tenore della già pubblicata
costituzione del regno, che sia dato principio alla coscrizione da quella ordinata, assumendo per
completamento della regia truppa, alcuni giovani in questo commissariato non necessari per
l'agricoltura e per le arti.
Si ricerca da quest'Ordinariato nel suddetto ordine, ciò che altresì ci impone il nostro pastorale
ministero, cioè, che noi rilasciamo al clero dipendente col mezzo dei decani, come colla
presente facciamo, l'opportuna ammonizione, con cui si ordini a tutti i curatori d'anime
d'esortare tanto dal pulpito, come nel tribunale di Penitenza, e nei famigliari discorsi la nostra
valorosa gioventù, di cui è già altronde nota, e con somma gloria della nazione tirolese
dovunque divulgata la fedeltà verso il legittimo sovrano, ed il coraggio a prendere con
intrepidezza le armi per il re, e per la patria.
Spiegate ciascuno al vostro gregge, che la voce della patria e del sovrano, quando chiamano alle
armi, è la voce di Dio, per cui regnano i re, e decidono il giusto i legislatori: ai quali ci
comanda l'Apostolo d'ubbidire non solo per timore dello sdegno, ma anche per obbligo di
coscienza.
Questo è ciò che c'impone anche la stessa natura, la nostra ragione, e l'esempio delle altre
nazioni, giacché sarebbe simile ad un figlio ingrato, che abbandonasse i genitori nel pericolo
senza aiuto, chi chiamato alla difesa della patria ricusasse di prontamente accorrere. Tanto per i
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