Tovazzi diario 5 1801-1809 - Provincia Tridentina
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Brentonico, don Colombarolla Carlo di Avio.<br />
Civezzano, e Cognola festivo, don Fedrici Simone di Trento.<br />
Condino, don Poli Domenico di Storo.<br />
Corredo, e Smarano, don Faccioli Giuseppe cappellano di Brentonico.<br />
Denno, e Flavon, don Benvenuti Pietro curato di Celentino.<br />
Livo, don Covi Giacomo curato di Campo Denno.<br />
Lizzana, ed Isera festivo, don Canali Alessandro di Castione.<br />
Malé, don Conci Romedio di Malé.<br />
Mori, don Bresadola Giovanni curato di Plazola.<br />
Ossana, don Zanotti Giovanni cappellano di Ossana.<br />
Pergine, don de Bonis Domenico curato dei Ragoli.<br />
Povo, e Villazzano festivo, don Dall'Aqua Giuseppe primissario di Lavis.<br />
Rendena, don Valle Matteo curato di Panon.<br />
Revò, e Cloz, don Valentini Giuseppe curato di Godenzo.<br />
Sarnonico, Fondo e Romeno, don Zambaiti Luigi di Trento.<br />
Spor, e Vigo, don de Petris Giovanni cappellano di Livo.<br />
Taio e Torra, don Oliva Alessandro curato di Spor Minor.<br />
Tassullo, don Barisella Giovanni cappellano di Corredo.<br />
Terlago, e Baselga festivo, don Rover Simone di Trento.<br />
Tione, don Marani Pietro curato di Piazesa.<br />
Val di Bono, don Giuliani Gio. curato di Bezecca.<br />
Val di Ledro, don Valdagni Antonio di Pergine.<br />
Vigolo, e Calceranica, don Santi Gio. di Riva.<br />
Villa Lagarina, don Concini Nicolò curato di Garniga.<br />
S. Zeno, e Dambel, don Chizzolla Luigi di Mori.<br />
19 gennaio 1807<br />
Li 19 giunse in Trento il maresciallo francese Massena proveniente dall'Italia con tre carrozze<br />
alle ore 10 di mattina. Fu l'ill.mo Magistrato civico a complimentarlo ed ancor nel dopo pranzo<br />
partì da Trento avviandosi alla volta di Germania.<br />
6 gennaio 1807 [sic]<br />
Li 6 di sera in s. Zeno nella sua propria casa fu ucciso il signor Gentili a forza di colpi di sasso<br />
scaricatigli nella testa. Il cadavere fu di poi gittato nel sottoposto cortile. Si dice, che la di lui<br />
signora moglie Paolina all'udire gli urli del marito afferrato si fuggita tostamente da casa con<br />
una figlivola. Finora l'uccisore è ignoto, non mancano però dei fondati sospetti.<br />
21 gennaio 1807<br />
Li 21 ho riceuto la copia d'una lettera scritta dal dottor Francesco Chinati al regio bavaro ufficio<br />
Circolare ai confini d'Italia sopra la ricerca fattagli dal medesimo riguardo ai chierici<br />
esaminandi ed ai sacerdoti consecrati nel 1805, da denunziarsi dai rispettivi sindici e Vicari al<br />
prelodato governo per esser esaminati. Questo Chinati è Vicario giurisdizionale di Penede, ossia<br />
di Nago. La lettera è degna d'un vescovo.<br />
Copia: In doveroso riscontro della circolare a stampa dei 22 ottobre 1806, Studi N° 8282. Il<br />
sottoscritto Vicario trova per la verità di fatto di riferire, che in questa giurisdizione di Penede,<br />
dopo l'epoca divisata dal primo maggio 1805 sieno stati ordinati sacerdoti, ed impiegati in cura<br />
d'anime non se ne trovano. Peraltro il sottoscritto Vicario memore d'esser stato pria battezzato,<br />
ed ascritto alla Chiesa romana cattolica, che divenuto giudice di Penede non può che con<br />
altissimo rincrescimento, e dolore di cuore intensissimo rilevare, che gli venga addossata<br />
un'incombenza, la quale urta di fronte una delle più sostanziali massime di nostra cattolica fede;<br />
mentre è dogma universalmente noto, che l'esame dei candidati, che aspirano alla cura d'anime,<br />
deve essere intrapreso da quei soli, ai quali l'Apostolo s. Paolo espressamente dice "Attendite<br />
vobis et universo gregi, in quo vos posuit Spiritus Sanctus regere Ecclesiam Dei, quam<br />
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