Tovazzi diario 5 1801-1809 - Provincia Tridentina
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1 settembre 1805<br />
Il dì primo, domenica, alle nove di mattina dalla Valsugana sono venuti in questo nostro<br />
convento altrettanti soldati, e poco dopo sono partiti li nostri per la stessa Valsugana. Oggidì<br />
dunque non fu lavorato sul nostro monte, dove ora sta sempre una guardia, perché fu rotta la<br />
clausura, e levata eziandio la porta verso le Laste. Circa l'ora del vespro ha piovuto.<br />
3 settembre 1805<br />
Li tre ha piovuto quasi tutto il giorno, e perciò li nostri fortinisti non hanno lavorato.<br />
6 settembre 1805<br />
Li sei, mentre stavamo pranzando è comparso nel refettorio con un soldato il sig. Guarinoni vice<br />
procuratore della città, e d'ordine dell'ill.mo Magistrato ci ha intimato di preparare subito il<br />
quartiero per cinquanta altri soldati fortinisti. Dunque ci alzammo presto, e tutti andammo a<br />
prepararlo su la loggia e nella frutteria, ovvero biblioteca vecchia. Chiudemmo il dormitorio e<br />
dalla parte della detta biblioteca, e da quella del coro. Ma per la Dio grazia sono venuti soltanto<br />
tredici, li quali stanno con gli altri nel chiostro primo.<br />
8 settembre 1805<br />
Gli otto, domenica, e festa di Maria Santissima li soldati non hanno lavorato.<br />
9 settembre 1805<br />
Li nove, lunedì, li nostri Religiosi num. 15 sono stati alla solita processione del Duomo per il<br />
voto della <strong>Provincia</strong> tirolese; ma siccome piovette, così fu fatta dentro lo stesso Duomo, ed in<br />
esso fu cantata la santa Messa dal sig. piovano. Andaronvi per le nove ed un quarto, e<br />
ritornarono dopo le undici.<br />
11 settembre 1805<br />
Gli undici, mercoledì, abbiamo vendemmiata l'uva del nostro orto, benché non ancora maturata,<br />
per non perdere tutto. Così han fatto ieri eziandio i Padri Carmelitani alle Laste.<br />
Nello stesso giorno undecimo è giunto a questo nostro convento da Storo e Roveredo un<br />
Terziario della nostra <strong>Provincia</strong> Riformata di Brescia, il quale come infermo andò subito<br />
nell'infermeria. È giovine d'anni 22 e si chiama fra Gottardo Ongher da Bergamo. Partì dal<br />
convento dell'Annunciata di Borno diocesi di Brescia, luogo distante da Brescia 45 miglia nella<br />
Valle Camonica. È partito per Roveredo, e Arco li 19 settembre 1805, poi andò a Melombardo<br />
quando vennero li francesi.<br />
15 settembre 1805<br />
Li 15, domenica, i soldati fortinieri non hanno punto lavorato. nella sera ho inteso come cosa<br />
certissima, che il nostro imperatore ha preso possesso della Baviera. Li detti soldati destinati<br />
alla partenza verso il loro reggimento, i questa sera ebbero ordine di restare qui ancora.<br />
18 settembre 1805<br />
Li 18, mercoledì in mattina sono partiti per Roveredo li nostri soldati; ma nello stesso tempo da<br />
Roveredo sono venuti altri num. 103.<br />
21 settembre 1805<br />
Li 21, sabato, abbiamo dato da mangiare a Marco Bassi di Grumolo villa del territorio di Tiene,<br />
vescovado di Padova, nato nel 1787, e vestito da chierico colla licenza del Vicario capitolare<br />
sede vacante di Padova data nel 1803. Egli è partito da casa sua senza la saputa d'alcuno, ed è<br />
venuto qua senza passaporti colla sua fede del battesimo, dalla quale non costa dove sia stato<br />
battezzato e colla detta licenza dell'abito chiericale. Ha soltanto principiato gli studi, ed è venuto<br />
qua per trovare aiuto. Io l'ho consigliato, che ritorni subito a casa sua. Il trascrittore della detta<br />
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