Tovazzi diario 5 1801-1809 - Provincia Tridentina

ove risiede, nel caso, che non avesse aderito al totale delle sue dimande. Rassegnato, com'egli è
nell'umiltà del suo cuore ai giudizi imperscrutabili dell'Altissimo, rimette nelle mani di Dio la
sua causa, e non volendo altronde mancare all'essenziale obbligazione, che gli corre di garantire
i diritti della sua sovranità, ci ha comandato di prottestare, com'egli formalmente prottesta in
nome suo, e de' suoi successori contro qualunque occupazione de' suoi domini, intendendo, che
rimangono ora ed in appresso illesi, ed intatti i diritti della santa Sede sui medesimi.
Vicario in terra di quel Dio di pace, che insegnò coll'esempio suo divino la mansuetudine, la
pazienza, non dubita, che i suoi amatissimi sudditi, dai quali ha sempre ricevuto tante prove di
ubbidienza, ed attaccamento, metteranno ogni studio a conservare la quiete e la tranquillità sì
privata, che pubblica, come la santità sua esorta ed ordina espressamente, e ben lungi dal fare
alcun torto, ed offesa, rispetteranno anzi gl'individui di una nazione, da cui nel suo viaggio, e
soggiorno in Parigi ricevé tante testimonianze di divozione, ed affetto.
Dal Quirinale 2 febbraio 1808.
F. Cardinale Casoni.
Infatti il popolo romano non ha molestato alcuno dei francesi, quantunque per sicurezza
entrassero in Roma con cannoni, e miccia accesa, ed appostassero alcuni pezzi di artiglieria
intorno al Quirinale, che furono quasi subito levati; così parimenti ha fatto il comandante di
Castel s. Angelo, cioè una protesta, e di questa ne ha ricevuto cauzione dal comandante
francese. Al momento dell'ingresso, prottesta ed udienza del generale Miollis, è stato spedito
corriere all'imperadore Napoleone. Vedrassi in appresso il risultato.
19 febbraio 1808
Li 19 si reclutarono in Trento gli emigrati italiani per soldati.
21 febbraio 1808
Li 21 ho veduta la dispensa stampata delle carni per la ventura Quaresima; essa è concepita in
questi termini.
Nos Ioannes Franciscus Comes a Spaur, archidiaconus, canonicus, et in spiritualibus Vicarius
generalis Tridenti.
A vista della scarsezza di molti generi necessari al vitto, e degli altri prezzi, che questi tutt'ora
conservano, troviamo giusto per l'imminente santa Quaresima l'accordare a questa diocesi la
seguente dispensa.
1. Permettiamo generalmente per questo tempo l'uso delle carni, eccettuato però
2. Il venerdì, e sabato d'ogni settimana, il mercoledì delle Ceneri, e quello delle Tempora, come
pure i tre ultimi giorni della settimana Santa.
3. Si accorda anche per la sera dei giorni dispensati il poter mangiare di grasso con condizione
però che chi è tenuto al digiuno non possa fare che la piccola collazione dalla Chiesa permessa,
e non si violi il santo digiuno.
4. È proibito il mangiar pesce promiscuamente coi cibi di grasso.
Affinché però queste concessioni vengano compensate con altre opere pie, dovrà chiunque ne
vuole profittare.
I. Oltre la prescritta confessione, e comunione pasquale, confessarsi una volta entro la santa
Quaresima.
II. Recitare all'occasione d'ogni pasto di grasso un Pater et Ave.
Per consiglio poi si avvisano i ricchi, e benestanti d'abbondare a sollievo de' poveri
specialmente infermi, colle elemosine; e tutti in genere i fedeli d'accrescere le orazioni, la
frequenza alle sante funzioni, la carità verso il prossimo, e le altre cristiane virtù.
In quorum etc.
Datum Tridenti 18 februarii
1808.
Ioan. Franiscus etc.
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