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guida tecnica su metodi di analisi per il suolo ei siti contaminati apat

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4. INDICI DI QUALITÀ AMBIENTALE<br />

Il monitoraggio delle comunità <strong>di</strong> macroinvertebrati è usato ampiamente n<strong>ei</strong><br />

sistemi acquatici. Gli schemi sono basati <strong>su</strong>lle risposte della comunità al r<strong>il</strong>ascio<br />

<strong>di</strong> nutrienti nelle acque dolci. I <strong>siti</strong> venivano valutati con un numero che<br />

rappresentava <strong>il</strong> “punteggio” che si assegnava a una data contaminazione<br />

(Reynoldson & Metcalfe-Smith, 1992; Metcalfe, 1989). Tali sistemi a punteggio<br />

sono adatti <strong>per</strong> valutare l’arricchimento organico, ma non sono applicab<strong>il</strong>i <strong>per</strong><br />

valutare l’impatto <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi inquinanti, dato che le sensib<strong>il</strong>ità relative d<strong>ei</strong> <strong>di</strong>versi<br />

taxa possono variare.<br />

Una seconda generazione <strong>di</strong> schemi si è concentrata <strong>su</strong> mi<strong>su</strong>re <strong>di</strong> ricchezza ed<br />

equ<strong>il</strong>ibrio nella <strong>di</strong>stribuzione degli in<strong>di</strong>vidui tra le specie, e ha portato allo<br />

sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>di</strong>versità come quelli <strong>di</strong> Shannon Wiener e <strong>di</strong> Simpson.<br />

Benché essi siano ancora usati nell’<strong>analisi</strong> d<strong>ei</strong> monitoraggi, la loro ut<strong>il</strong>ità è stata<br />

ri<strong>di</strong>mensionata, sia <strong>per</strong>ché le conclusioni tratte in alcuni sistemi non sono<br />

sempre valide in altri, sia <strong>per</strong>ché non sempre la <strong>di</strong>versità decresce con<br />

l’aumento della concentrazione dell’inquinante (Bengtsson & Rundgren, 1984,<br />

1988; Hopkin, 1993).<br />

Un sistema più recente <strong>per</strong> valutare lo schema delle comunità è <strong>il</strong> River<br />

Invertebrate Pre<strong>di</strong>ction and Classification System (RIVPACS), un modello con<br />

molte variab<strong>il</strong>i <strong>per</strong> pre<strong>di</strong>re la fauna <strong>di</strong> un sito inalterato dalle caratteristiche note.<br />

Le comunità r<strong>il</strong>evate possono essere comparate con quelle calcolate dal<br />

modello, <strong>per</strong>mettendo una valutazione d<strong>ei</strong> potenziali effetti biotici<br />

dell’inquinamento (Wright et al., 1989). Questo sistema <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> prevedere<br />

le abbondanze relative, i punteggi biotici e la presenza <strong>di</strong> specie e famiglie. Un<br />

analogo sistema proposto <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>su</strong>olo (SIVPACS) non ha ancora trovato<br />

abbastanza fon<strong>di</strong> <strong>per</strong> essere portato avanti (Spurgeon et al., 1996).<br />

Rispetto ad altre matrici (aria, acqua), la ricerca e l’applicazione <strong>di</strong> strumenti<br />

biologici <strong>per</strong> identificare la qualità biologica del <strong>su</strong>olo mostrano ancora un<br />

notevole ritardo, imputab<strong>il</strong>e soprattutto alle carenze conoscitive <strong>su</strong>gli ecosistemi<br />

edafici e <strong>su</strong>i loro singoli componenti. Ad oggi, si hanno es<strong>per</strong>ienze s<strong>per</strong>imentali<br />

e applicative principalmente con riferimento ai bioin<strong>di</strong>catori, bioaccumulatori,<br />

saggi ecotossicologici; <strong>il</strong> monitoraggio delle comunità del <strong>su</strong>olo invece è in uno<br />

sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo iniziale.<br />

A titolo <strong>di</strong> esempio è ut<strong>il</strong>e ricordare tra i bioin<strong>di</strong>catori i macroinvertebrati che si<br />

rinvengono n<strong>ei</strong> corsi d’acqua dolci e i licheni epifiti. I primi sono ut<strong>il</strong>izzati <strong>per</strong> la<br />

valutazione della qualità ambientale delle acque correnti me<strong>di</strong>ante l’impiego<br />

dell’in<strong>di</strong>ce biotico esteso (IBE) (Ghetti, 1997), mentre i secon<strong>di</strong> sono ut<strong>il</strong>izzati<br />

<strong>per</strong> la valutazione della qualità dell’aria previa determinazione dell’in<strong>di</strong>ce IAP<br />

(Index of Atmospheric Purity), in<strong>di</strong>ce che attulmente viene definito come BL<br />

(In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Bio<strong>di</strong>versità Lichenica) (Nimis, 1999, ANPA, 2001).<br />

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