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guida tecnica su metodi di analisi per il suolo ei siti contaminati apat

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Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> incubazione<br />

Le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> incubazione sono le seguenti:<br />

- tem<strong>per</strong>atura 20-25°C;<br />

- <strong>il</strong>luminazione con lampade fluorescenti tipo “cool white” con intensità luminosa<br />

<strong>su</strong><strong>per</strong>iore a 4.300 lux e ritmo giorno-notte (ovvero 16 ore <strong>di</strong> luce alternate con<br />

8 ore <strong>di</strong> buio);<br />

- eventuale osc<strong>il</strong>lazione continua a 100 rpm.<br />

Il pH deve essere inferiore a 8,5 <strong>per</strong> garantire la <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità della CO2.<br />

Se la cella climatica o <strong>il</strong> frigotermostato dove sono <strong>di</strong>sposte le colture algali non<br />

presentano ricambi d’aria naturali, è consigliab<strong>il</strong>e immettere aria me<strong>di</strong>ante una<br />

pompa a membrana (del tipo ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> gli acquari).<br />

Per evitare un effetto limitante dovuto alla CO2, è necessario garantire<br />

un’adeguata <strong>su</strong><strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> scambio tra <strong>il</strong> terreno <strong>di</strong> coltura e l’aria, <strong>per</strong>ciò si<br />

raccomanda <strong>di</strong> agitare le colture algali e <strong>di</strong> non occupare un volume <strong>su</strong><strong>per</strong>iore<br />

al 20-30% rispetto al volume totale della beuta (25 mL <strong>di</strong> coltura in beuta da 125<br />

mL).<br />

Tale rapporto deve essere mantenuto quando questa viene agitata<br />

manualmente una volta al giorno; in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> agitazione continua,<br />

me<strong>di</strong>ante piano osc<strong>il</strong>lante o rotante, la <strong>per</strong>centuale <strong>di</strong> volume occupato dalla<br />

coltura può, invece, raggiungere <strong>il</strong> 50%.<br />

Colture algali <strong>su</strong> terreno liquido<br />

Allestire una prima coltura algale in terreno liquido, partendo dal ceppo<br />

conservato generalmente <strong>su</strong> terreno solido, trasferendo con ansa ster<strong>il</strong>e parte<br />

della patina <strong>di</strong> alghe in beuta da 250 mL contenente una quantità idonea <strong>di</strong><br />

terreno <strong>di</strong> coltura (50 mL). La coltura deve essere mantenuta in frigotermostato<br />

o cella climatica garantendo, in assenza <strong>di</strong> piano osc<strong>il</strong>lante o rotante, almeno<br />

una agitazione manuale al giorno.<br />

Settimanalmente, le colture algali devono essere rinnovate, immettendo in<br />

con<strong>di</strong>zioni asettiche 2 mL della coltura vecchia <strong>di</strong> una settimana in una nuova<br />

beuta contenente 50-75 mL <strong>di</strong> terreno; è buona regola mantenere la vecchia<br />

coltura <strong>per</strong> una ulteriore settimana in modo da avere sempre a <strong>di</strong>sposizione due<br />

cloni algali. I trapianti ogni sette giorni garantiscono la <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> cellule<br />

algali in fase esponenziale <strong>di</strong> crescita.<br />

Colture algali <strong>su</strong> terreno agarizzato<br />

È conveniente allestire colture algali <strong>su</strong> terreno agarizzato <strong>per</strong> assicurarsi una<br />

riserva <strong>di</strong> alghe vitali n<strong>ei</strong> casi in cui sia necessario rinnovare le colture <strong>su</strong><br />

terreno liquido compromesse da agenti biologici (batteri, funghi, protozoi c<strong>il</strong>iati e<br />

flagellati, altre specie <strong>di</strong> alghe) o da sostanze tossiche che ca<strong>su</strong>almente<br />

possono contaminare la coltura madre. A tal fine, ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> terreno <strong>di</strong><br />

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