09.06.2013 Views

guida tecnica su metodi di analisi per il suolo ei siti contaminati apat

guida tecnica su metodi di analisi per il suolo ei siti contaminati apat

guida tecnica su metodi di analisi per il suolo ei siti contaminati apat

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

1. INTRODUZIONE<br />

Il <strong>su</strong>olo è un’entità vivente molto complessa, in grado <strong>di</strong> respirare, <strong>di</strong> assim<strong>il</strong>are<br />

elementi ut<strong>il</strong>i quali <strong>il</strong> carbonio e l’azoto, <strong>di</strong> degradare e mineralizzare i composti<br />

organici, <strong>di</strong> accumulare sostanze <strong>di</strong> riserva sotto forma <strong>di</strong> humus. Queste<br />

funzioni sono dovute all’innumerevole quantità <strong>di</strong> organismi micro e<br />

macroscopici che popolano <strong>il</strong> terreno e che intervengono attivamente con <strong>il</strong> loro<br />

metabolismo <strong>su</strong>lla composizione dello stesso, trasformandolo e rigenerandolo<br />

(Nappi, 2000).<br />

L’energia entra in questo sistema principalmente tramite la degradazione della<br />

materia organica morta, ossia d<strong>ei</strong> residui delle piante e degli animali. La fert<strong>il</strong>ità<br />

<strong>di</strong> un <strong>su</strong>olo naturale <strong>di</strong>pende quin<strong>di</strong> in modo significativo dalla velocità <strong>di</strong><br />

trasformazione della materia organica, me<strong>di</strong>ata dalla flora batterica. Qualsiasi<br />

contaminazione del <strong>su</strong>olo, che inibisca o elimini i microrganismi in esso presenti<br />

o che mo<strong>di</strong>fichi la quantità e la qualità della materia organica, può portare un<br />

danneggiamento a breve o a lungo termine dell’intero ecosistema vegetazione<strong>su</strong>olo<br />

(Pitea et al. 1998).<br />

Ciononostante, al momento, i <strong>su</strong>oli sono tra gli habitat meno stu<strong>di</strong>ati. Il biota<br />

edafico è, tra le forme <strong>di</strong> vita del nostro pianeta, ancora una frontiera<br />

inesplorata, a <strong>di</strong>spetto della <strong>su</strong>a importanza critica. Infatti, migliaia <strong>di</strong> specie <strong>di</strong><br />

microbi e <strong>di</strong> invertebrati popolano un singolo metro quadrato <strong>di</strong> <strong>su</strong>olo, organismi<br />

che ampiamente ignoriamo sia <strong>per</strong> identità sia <strong>per</strong> <strong>il</strong> loro contributo al<br />

sostentamento della biosfera. Benché gli stu<strong>di</strong> <strong>su</strong>lla bio<strong>di</strong>versità a livello<br />

mon<strong>di</strong>ale abbiano evidenziato la carenza <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>su</strong>gli organismi edafici,<br />

esistono pochi scienziati con es<strong>per</strong>ienza <strong>su</strong>lla tassonomia o l’ecologia del <strong>su</strong>olo<br />

(Jacomini, 2000).<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista generale, le reti trofiche che si possono in<strong>di</strong>viduare nel<br />

<strong>su</strong>olo sono riconducib<strong>il</strong>i a tre grosse categorie (Pokarzhevskii, 1996; Lavelle,<br />

1997):<br />

- le micro-reti, in cui interagiscono i microrganismi (batteri, alghe, lieviti e<br />

funghi) e gli animali più piccoli <strong>di</strong> 0,2 mm (protozoi, rotiferi, nemato<strong>di</strong>,<br />

tar<strong>di</strong>gra<strong>di</strong>, ecc.), legate alla pellicola d’acqua nelle cavità del <strong>su</strong>olo, alla<br />

rizosfera e alla lettiera;<br />

- le meso-reti, dove interagiscono tra loro i cosiddetti trasformatori della lettiera<br />

(mesofauna, animali compresi tra 2 e 0,2 mm), principalmente acari,<br />

collemboli, larve <strong>di</strong> <strong>di</strong>tteri e <strong>di</strong> coleotteri, enchitr<strong>ei</strong><strong>di</strong>, pseudoscorpioni, alcuni<br />

miriapo<strong>di</strong>, ecc., legati ai pori del <strong>su</strong>olo;<br />

- le macro-reti, dove si r<strong>il</strong>eva la presenza <strong>di</strong> organismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni maggiori<br />

<strong>di</strong> 2 mm, e che tra<strong>di</strong>zionalmente includono i cosiddetti “ingegneri del <strong>su</strong>olo”,<br />

come termiti, formiche e lombrichi, ma in cui vanno inseriti anche molluschi,<br />

coleotteri, miriapo<strong>di</strong>, isopo<strong>di</strong>, e vertebrati quali le talpe, in grado <strong>di</strong> spostarsi<br />

liberamente nel <strong>su</strong>olo.<br />

Ciascun organismo in questi tre sistemi è legato agli altri <strong>di</strong>rettamente o<br />

in<strong>di</strong>rettamente, ma <strong>per</strong> lo più ne è in<strong>di</strong>pendente <strong>per</strong> quanto riguarda le risorse<br />

alimentari.<br />

6

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!