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80 Margaret Atwood - Il Racconto Dell_Ancella (Ita Libro)

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i in corridoio.<br />

È come essere stati a un appuntamento sentimentale. È come tornarsene<br />

furtivamente in dormitorio molto tardi la notte.<br />

È una cospirazione.<br />

«Grazie» dice lui, «per la partita» e aggiunge: «Voglio che mi baci».<br />

Penso a come potrei aprire la cassetta dello sciacquone nel mio bagno, in<br />

fretta e senza rumore, così che Cora, fuori sulla sedia, non possa sentirmi.<br />

Potrei prendere la leva acuminata, nascondermela nella manica, e portarla<br />

di nascosto nello studio del Comandante, la prossima volta, perché dopo<br />

un invito come questo c'è sempre una prossima volta, sia che tu abbia detto<br />

di sì o di no. Penso a come potrei avvicinare il Comandante, per baciarlo,<br />

qui soli, e togliergli la giacca, come a concedere o suggerire un possibile<br />

seguito, una parvenza di vero amore e, stringendolo tra le braccia, far scivolare<br />

fuori dalla manica la leva e affondargli all'improvviso l'estremità<br />

appuntita tra le costole. Penso al suo sangue che, caldo come minestra,<br />

sensuale, mi colerebbe sulle mani.<br />

In realtà non penso a nulla di questo genere, sono solo divagazioni a posteriori.<br />

Forse ci avrei dovuto pensare allora, ma non l'ho fatto. Come ho<br />

detto, questa è una ricostruzione.<br />

«Va bene» dico. Vado da lui e metto le mie labbra, chiuse, sulle sue. <strong>Il</strong><br />

profumo abbastanza comune di una lozione dopobarba, un vago odore di<br />

naftalina, che mi è familiare. Ma lui mi è quasi sconosciuto.<br />

Si scosta, mi guarda di nuovo con quel sorriso impacciato, senza malizia.<br />

«Non così» dice. «Come se lo desiderassi davvero».<br />

Era molto triste.<br />

Anche questa è una ricostruzione.<br />

IX<br />

Notte<br />

24<br />

Faccio ritorno. Attraverso l'anticamera immersa nella penombra, salgo<br />

silenziosamente le scale, entro furtivamente in camera mia. Mi siedo su<br />

una sedia, con le luci spente, nel mio abito rosso, tutto agganciato e abbottonato.<br />

Si può pensare con chiarezza solo con gli abiti addosso.<br />

Ciò che mi ci vuole è la prospettiva, l'illusione di profondità, creata da<br />

una cornice, una sapiente disposizione di forme sopra una superficie piatta.

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