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80 Margaret Atwood - Il Racconto Dell_Ancella (Ita Libro)

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venisse celermente a rispondere, la porta si è aperta verso l'interno. Credevo<br />

che mi sarei trovata di fronte una Marta, invece era lei già pronta ad aspettarmi,<br />

nella sua lunga veste grigio-azzurra, inconfondibile.<br />

«Così sei la nuova» ha detto. Non si è fatta di lato per lasciarmi passare,<br />

è rimasta nel vano della porta, bloccando l'ingresso. Voleva che sentissi<br />

che non potevo entrare a meno che non me lo dicesse lei. È tutto un fare a<br />

spintoni e gomitate, in questi primi incontri, per il superamento di certe<br />

barriere.<br />

«Sì» ho risposto.<br />

«Lasciala sotto il portico» ha detto al Custode che trasportava la mia valigia.<br />

La valigia era di vinile rosso e non molto grande. Ce n'era un'altra<br />

col cappotto e gli abiti più pesanti, ma sarebbe arrivata più tardi.<br />

<strong>Il</strong> Custode ha deposto la valigia e ha salutato. Ho udito i suoi passi dietro<br />

di me che ripercorrevano il viale, lo scatto del cancello, e ho avuto la sensazione<br />

che un braccio protettivo si ritirasse. La soglia di una nuova casa è<br />

un luogo in cui ci si sente soli.<br />

Lei ha atteso che l'auto si allontanasse. Non le stavo guardando la faccia,<br />

ma la parte di lei che potevo vedere col capo abbassato: la vita nell'abito<br />

azzurro, un po' appesantita, la mano sinistra sul pomo d'avorio del bastone,<br />

i grossi diamanti all'anulare, che un tempo doveva essere stato grazioso ed<br />

era tuttora ben curato, l'unghia all'estremità del dito nodoso, limata in una<br />

curva perfetta. Era come uno sberleffo, lì su quel dito; come qualcosa che<br />

la canzonasse.<br />

«Tanto vale che entri» ha detto lei. Si è voltata e ha proseguito zoppicando<br />

per il vestibolo. «Chiudi la porta dietro di te».<br />

Ho sollevato la valigia rossa fin dentro, come lei senza dubbio aveva inteso,<br />

poi ho chiuso la porta. Non le ho detto niente. Zia Lydia ci aveva<br />

consigliato di non parlare a meno che loro non ci rivolgessero direttamente<br />

una domanda. Provate a vedere le cose dal loro punto di vista, diceva con<br />

le mani allacciate strette e l'inquieto sorriso implorante, non è facile per loro.<br />

«Qui dentro» ha detto la Moglie del Comandante. Quando sono entrata<br />

nel salotto lei era già alla sua poltrona, il piede sinistro sullo sgabello, col<br />

suo cuscino a petit point e, in un cestino, delle rose appena colte. <strong>Il</strong> suo lavoro<br />

a maglia era per terra accanto alla poltrona, coi ferri infilati nel gomitolo.<br />

Sono rimasta in piedi davanti a lei, le dita delle mani intrecciate. «Bene...»<br />

ha detto. Aveva una sigaretta, se l'è messa tra le labbra e l'ha tenuta

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