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80 Margaret Atwood - Il Racconto Dell_Ancella (Ita Libro)

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E talvolta accadeva, per un attimo, di provare quell'amore che viene e<br />

poi se ne va ed è difficile da ricordare, come il dolore. Arrivava il giorno<br />

che si guardava un uomo e si pensava: Ti ho amato. <strong>Il</strong> verbo era al passato,<br />

e tutto sembrava sbalorditivo, precario e sciocco; e finalmente si capiva<br />

perché gli amici, a suo tempo, erano stati così evasivi quando se n'era parlato<br />

insieme.<br />

Talvolta, quando si era ancora innamorate, capitava di svegliarsi nel<br />

cuore della notte, mentre la luna attraverso la finestra illuminava il suo viso<br />

addormentato, rendendo la cavità dei suoi occhi più scura e più profonda<br />

che durante il giorno, e ci si chiedeva: che cosa fa, che cosa pensa veramente?<br />

Dove va? Chi è, nella realtà della sua vita quotidiana?<br />

Spesso in quei momenti si pensava: E se non mi amasse?<br />

Oppure ci si ricordava di aver letto sui giornali di donne (spesso erano<br />

donne ma talvolta si trattava di uomini, o peggio di bambini) trovate nelle<br />

rogge, nelle foreste o addirittura nei frigoriferi di camere d'affitto abbandonate,<br />

con indosso i loro abiti oppure senza, vittime di una violenza sessuale<br />

oppure no; comunque morte, uccise. C'erano posti da dove non si voleva<br />

passare, finestre e porte da chiudere, tende da accostare, luci da lasciare<br />

accese. Erano riti, preghiere per essere salvate. E se si era ancora vive<br />

era la prova che le preghiere erano state esaudite.<br />

Ma tutto ciò si riferiva soltanto alla notte, e non aveva nulla a che fare<br />

con l'uomo che amavi, almeno durante il giorno. L'uomo con il quale volevi<br />

stabilire un legame. Per questo curavi il tuo corpo, per lui. Se ti fossi<br />

sentita legata a lui, forse anche per lui sarebbe stato lo stesso. Forse avreste<br />

realizzato insieme questo legame, come se fosse un enigma da potere essere<br />

risolto; altrimenti, uno di voi, più probabilmente l'uomo, se ne sarebbe<br />

andato lungo la sua traiettoria, prendendo con sé il suo corpo cui eri condizionata<br />

e lasciandoti con una brutta crisi di astinenza, cui avresti potuto reagire<br />

con qualche passeggiata all'aria aperta. Se non eri riuscita a realizzare<br />

un legame tra voi era perché uno dei due aveva l'atteggiamento sbagliato.<br />

Tutto ciò che ci succedeva nella vita veniva attribuito a qualche potere positivo<br />

o negativo emanante da noi stessi.<br />

Se non ti va, cambia, dicevamo l'una all'altra o a noi stesse. Si cambiava<br />

un uomo per un altro. <strong>Il</strong> cambiamento, ne eravamo certe, era sempre per il<br />

meglio. Eravamo delle revisioniste: l'oggetto della revisione eravamo noi<br />

stesse.<br />

Pensavamo, è strano ricordarlo, che tutto ci fosse disponibile, come se<br />

non ci fossero contingenze né limiti; come se fossimo libere di formare e

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