80 Margaret Atwood - Il Racconto Dell_Ancella (Ita Libro)
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ne conto al momento. Non era l'esercito. Era un'altra sorta di esercito.<br />
C'erano state delle marce di protesta, naturalmente. Moltissime donne e<br />
qualche uomo. Ma erano meno imponenti di quanto si poteva pensare. La<br />
gente aveva paura. E quando si era saputo che la polizia, o l'esercito, o<br />
chiunque fosse, avrebbe aperto il fuoco non appena i dimostranti avrebbero<br />
cominciato a riunirsi, le marce erano finite. Qualcosa era saltato in aria,<br />
uffici postali, stazioni della metropolitana, ma non si poteva nemmeno sapere<br />
con sicurezza chi fosse stato. Avrebbe potuto essere stato l'esercito,<br />
per giustificare i controlli sui computer e le perquisizioni porta a porta.<br />
Non avevo partecipato a nessuna marcia. Luke diceva che era inutile e<br />
che io dovevo pensare a loro, alla mia famiglia, a lui e a lei. Ci pensavo,<br />
alla mia famiglia. Avevo cominciato a lavorare di più in casa, a cuocere<br />
dei piatti al forno. Mi sforzavo di non piangere a tavola, spesso piangevo<br />
senza accorgermene o me ne stavo seduta alla finestra della camera da letto,<br />
a guardar fuori... Non conoscevo molti vicini, e quando ci si incontrava,<br />
per strada, stavamo attenti a non scambiarci nulla di più che normali saluti.<br />
Nessuno voleva venir denunciato per slealtà.<br />
Ricordando questo, ricordo anche mia madre, anni prima. Avrò avuto<br />
quattordici anni, quindici, quell'età in cui le figlie provano una sorta di disagio<br />
nei confronti delle loro madri. Rivedo lei che rientra in uno dei nostri<br />
molti appartamenti, con un gruppo di altre donne, parte del suo mutevole<br />
circolo di amiche. Erano state a una marcia quel giorno; era l'epoca delle<br />
manifestazioni antiporno, o erano quelle per l'aborto, non mi ricordo, era lo<br />
stesso periodo. Tiravano le bombe nelle cliniche, nei negozi di video; era<br />
difficile essere informati sui vari movimenti.<br />
Mia madre aveva un'escoriazione in viso, e un po' di sangue. «Non si<br />
può sfondare con la mano il cristallo di una vetrina senza tagliarsi» imprecava.<br />
«Brutti maiali fottuti».<br />
«Fottuti sanguinari» diceva una delle sue amiche. Chiamavano la parte<br />
avversa i sanguinari, perché inalberavano striscioni con la scritta Lasciatele<br />
sanguinare. Quindi doveva essere una manifestazione per l'aborto quella<br />
a cui mia madre aveva partecipato quel giorno.<br />
Ero andata in camera mia, per non sentirle. Parlavano troppo, e troppo<br />
forte. Mi ignoravano, mia madre e le sue amiche chiassose, e io mi offendevo,<br />
le trovavo antipatiche, non capivo perché mia madre dovesse vestirsi<br />
a quel modo, in tuta, come se fosse giovane, e bestemmiare tanto.