80 Margaret Atwood - Il Racconto Dell_Ancella (Ita Libro)
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Dev'essere un inferno.<br />
Dev'essere un deserto.<br />
Cora torna con l'acqua, il Comandante la beve. «Grazie» dice. Cora torna<br />
al suo posto con un fruscio di stoffa.<br />
<strong>Il</strong> Comandante tace, con gli occhi bassi, legge tra sé, in silenzio, la pagina<br />
della Bibbia.<br />
Si comporta come se non ci fossimo. È come un uomo che gioca con<br />
una bistecca, dietro il cristallo di un ristorante, e finge di non vedere gli<br />
occhi che l'osservano dall'affamata oscurità, a non più di un metro dal suo<br />
gomito. Ci chiniamo un poco verso di lui, noi siamo il ferro e lui la calamità.<br />
Lui ha qualcosa che noi non abbiamo, ha la parola. Come l'abbiamo<br />
sperperata, un tempo.<br />
Quasi con riluttanza, comincia a leggere. Non legge molto bene, ma forse<br />
è soltanto annoiato.<br />
È la solita storia, le solite storie. Dio ad Adamo, Dio a Noè. Siate fecondi,<br />
moltiplicatevi, e riempite la terra. Poi arriva la storia della vecchia<br />
ammuffita Rachele, e di Lia. Ce l'hanno ben ficcata in testa al Centro.<br />
Dammi dei figli, altrimenti muoio. Tengo io forse il posto di Dio che ti ha<br />
negato il frutto del grembo? Ecco la mia serva Bilha. Entra da lei e lei<br />
partorirà sulle mie ginocchia; così anch'io potrò avere figli per suo mezzo.<br />
E così via e così di seguito. Ci veniva letta a ogni colazione del mattino,<br />
mentre sedevamo alla mensa della scuola superiore, mangiando porridge<br />
con panna e zucchero di canna. Vi è stato riservato il meglio, sapete, diceva<br />
Zia Lydia. C'è una guerra in corso, tutto è razionato. Siete delle ragazze<br />
viziate. Strizzava l'occhio, come se stesse rimbrottando un gatto. Micette<br />
birichine.<br />
A colazione era il momento delle Beatitudini. Beato questo, beato quest'altro.<br />
Erano incise su un disco, la voce era di un uomo. Beati i poveri di<br />
spirito, perché loro sarà il regno dei cieli. Beati i misericordiosi. Beati i<br />
mansueti. Beati i silenziosi. Sapeva che questo se l'erano inventato, che era<br />
sbagliato, e che inoltre tralasciavano molte cose, ma non c'era modo di verificarlo.<br />
Beati coloro che piangono, perché saranno consolati.<br />
Nessuno diceva quando.<br />
Guardo l'orologio, alla frutta, pere alla cannella, conservate, le danno<br />
sempre, a colazione, e cerco con lo sguardo Moira al suo posto, due tavoli<br />
più in là. Se n'è già andata. Alzo la mano, mi danno il permesso di uscire.