80 Margaret Atwood - Il Racconto Dell_Ancella (Ita Libro)
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«Sì, Zia Lydia». Janine ormai sapeva che non avrebbe dovuto starsene in<br />
ginocchio in fondo all'aula, ad ascoltare tutte noi che gridavamo che era<br />
colpa sua. Adesso sarebbe toccato per un po' a qualcun'altra. Lei, momentaneamente,<br />
non era più tenuta all'amo.<br />
<strong>Il</strong> fatto che avesse raccontato a Dolores tutto di questo incontro nell'ufficio<br />
di Zia Lydia non significava nulla. Non significava che lei non avrebbe<br />
testimoniato contro di noi, una qualsiasi di noi, se ne avesse avuto l'occasione.<br />
Questo lo sapevamo, ma la trattavamo come la gente di solito trattava<br />
i mutilati che vendevano matite agli angoli delle strade, la evitavamo<br />
appena era possibile ed eravamo caritatevoli con lei quando non ne potevamo<br />
fare a meno.<br />
Costituiva un pericolo, lo sapevamo.<br />
Dolores, probabilmente, le avrà dato dei colpetti sulla schiena dicendole<br />
che era molto leale a raccontarcelo. Forse Janine si era confidata con lei in<br />
palestra, mentre ci stavamo preparando ad andare a letto. Dolores aveva il<br />
letto accanto al suo. La storia era passata tra di noi quella notte, nella semioscurità,<br />
sottovoce, di letto in letto.<br />
Moira era all'aperto da qualche parte. Era alla macchia, oppure morta.<br />
<strong>Il</strong> pensiero di ciò che avrebbe potuto fare si era dilatato fino a colmare la<br />
stanza.<br />
Improvvisamente ci sarebbe potuta essere un'esplosione terribile; i vetri<br />
delle finestre sarebbero caduti all'interno, le porte si sarebbero spalancate...<br />
Moira adesso aveva il potere, era stata liberata, lei stessa si era liberata.<br />
Adesso era una donna padrona di se stessa.<br />
Era un pensiero che ci spaventava.<br />
Moira era come un ascensore aperto sui lati. Ci dava le vertigini. Stavamo<br />
già perdendo il gusto per la libertà, cominciavamo già a trovare sicure<br />
le pareti che ci rinchiudevano. Negli strati più alti dell'atmosfera ci saremmo<br />
disfatte, vaporizzate, non ci sarebbe più stata nessuna forza a tenerci<br />
insieme.<br />
Ciononostante Moira era la nostra fantasticheria. Ce la stringevamo al<br />
petto, abitava con noi in segreto, era lava sotto la crosta della vita quotidiana.<br />
Alla luce di Moira, le Zie erano meno temibili e apparivano figure<br />
prive di senso. <strong>Il</strong> loro potere aveva subito un'incrinatura. Si poteva strangolarle<br />
nei bagni. L'audacia, ecco quel che ci piaceva.<br />
Pensavamo che l'avrebbero presa e trascinata a casa da un momento all'altro,<br />
come le era avvenuto prima. Non sapevamo immaginare che cosa le<br />
avrebbero potuto fare questa volta. Sarebbe stato terribile, qualunque cosa