80 Margaret Atwood - Il Racconto Dell_Ancella (Ita Libro)
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La prospettiva è necessaria. Altrimenti ci sono solo due dimensioni. Altrimenti<br />
vivi con la faccia pigiata contro una parete, un enorme piano di dettagli<br />
come quando in una fotografia vedi la trama di una stoffa, le molecole<br />
di un viso. La tua stessa pelle come un diagramma di futilità, una mappa<br />
attraversata da stradine che non portano da nessuna parte. Altrimenti vivi<br />
nel presente. Che non è dove voglio trovarmi.<br />
Ma è dove mi trovo, non c'è scampo. <strong>Il</strong> tempo è una trappola e io vi sono<br />
chiusa dentro. Devo scordarmi del mio nome segreto, devo scordarmi del<br />
passato.<br />
<strong>Il</strong> mio nome adesso è Difred ed è qui che vivo.<br />
Devo vivere nel presente, cercare di trarne il meglio. Non ho altro.<br />
Ho solo molto tempo per riflettere.<br />
Ho trentatré anni. I capelli castani. Sono alta un metro e sessantasei senza<br />
scarpe.<br />
Faccio fatica a ricordarmi che aspetto avevo. Ho ovaie vitali. Ho solo un'altra<br />
possibilità.<br />
Ma da questa sera c'è un cambiamento. Le circostanze sono diverse.<br />
Posso chiedere qualcosa. Probabilmente non molto, qualcosa.<br />
«Gli uomini sono macchine sessuali» diceva Zia Lydia, «e non molto di<br />
più. Vogliono una sola cosa. Dovete imparare a manovrarli per il vostro<br />
bene. Menateli per il naso (è una metafora naturalmente). È la natura che li<br />
ha fatti così. È il disegno di Dio. È la realtà».<br />
Zia Lydia non si era espressa proprio così, ma questo concetto era implicito<br />
in ogni cosa che diceva. Aleggiava intorno a lei, come i motti dorati<br />
sulle teste dei santi nei quadri delle epoche più buie. Anche lei come loro<br />
era spigolosa e ossuta.<br />
Posso adattare questa teoria al Comandante così come mi è apparso nel<br />
suo studio, con il suo invito a giocare con lui e a baciarlo come se lo desiderassi?<br />
So che debbo prenderlo sul serio, questo suo invito. Potrebbe essere importante,<br />
potrebbe essere un passaporto, ma potrebbe essere anche la mia<br />
rovina. Devo pensarci seriamente. Ma qualunque cosa decida di fare, seduta<br />
qui al buio, coi riflettori che illuminano il rettangolo della mia finestra,<br />
da fuori, attraverso le tende impalpabili come un abito da sposa, come un<br />
ectoplasma, mentre, con le mani intrecciate, mi dondolo avanti e indietro,<br />
qualunque cosa decida di fare c'è qualcosa di comico in tutto questo.<br />
Mi ha chiesto di giocare a Scarabeo con lui, e di baciarlo come se lo desiderassi<br />
davvero.