80 Margaret Atwood - Il Racconto Dell_Ancella (Ita Libro)

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qui vedo l'orologio. L'ora non ha importanza. Nick non è più con noi. Forse è sceso dalle scale sul retro, per non essere visto. Serena Joy è nell'ingresso, sotto lo specchio, e guarda in su, incredula. Il Comandante è dietro di lei, la porta del soggiorno è aperta. I suoi capelli sono molto grigi. Sembra preoccupato e impotente, ma come se già si stesse allontanando da me, per ritirarsi in se stesso. Qualsiasi altra cosa io sia per lui, a questo punto sono anche un elemento negativo. Senza dubbio hanno litigato a causa mia; senza dubbio lei gli ha fatto passare momenti d'inferno. Sono ancora capace di provar pena per lui. Moira ha ragione, ho il cuore troppo tenero. «Che cosa ha fatto?» chiede Serena Joy. Non è stata lei a chiamarli, allora. Quello che aveva in serbo per me, era un'iniziativa soltanto sua. «Non possiamo dirlo, Signora» dice l'Occhio davanti a me. «Mi dispiace». «Bisogna che veda la tua autorizzazione» interviene il Comandante. «Hai un mandato?» Potrei urlare adesso, tenermi afferrata alla ringhiera, rinunciare alla mia dignità. Potrei fermarli, almeno per un attimo. Se sono veri Occhi rimarranno, se no fuggiranno e mi lasceranno qui. «Non ne abbiamo bisogno, Signore, tutto è a posto» dice ancora il primo Occhio. «Violazione di segreti di stato». Il Comandante si porta la mano alla testa. Che cosa ho detto, e a chi? Chi dei suoi nemici l'ha scoperto? È probabile che ora lui costituisca una minaccia per la sicurezza pubblica. Dall'alto, vedo che sta per svenire. Ci sono già state delle purghe tra di loro, ce ne saranno altre. Serena Joy è pallidissima. «Schifosa» dice, «dopo tutto quel che ho fatto per te». Cora e Rita irrompono dalla cucina. Cora piange. Ero la sua speranza, l'ho delusa. Adesso lei sarà per sempre senza figli. Il furgone attende sul viale d'accesso, con i doppi portelli aperti. I due, uno per lato adesso, mi prendono per i gomiti per aiutarmi a salire. Non so se sarà una fine o un inizio: mi sono affidata a mani sconosciute, perché non c'era altro da fare. Salgo, nel buio, o nella luce. Note storiche su Il racconto dell'Ancella Trascrizione parziale degli atti del Dodicesimo Simposio di Studi Gala-
adiani, tenuto nell'ambito del Congresso Internazionale dell'Associazione Storica che ha avuto luogo presso l'Università di Denay, Nunavit, il 25 giugno 2195. Presidente: Professor Maryann Crescent Moon, del Dipartimento di antropologia della razza bianca, Università di Denay, Nunavit. Relatore: Professor James Darcy Pieixoto, Direttore degli Archivi del ventesimo e ventunesimo Secolo, Università di Cambridge, Inghilterra. CRESCENT MOON: Sono lieta di porgere il benvenuto a tutti voi, qui riuniti, questa mattina, e mi compiaccio che siate intervenuti così numerosi alla conferenza del Professor Pieixoto che sarà, ne sono certa, affascinante e in tutto degna della vostra attenzione. Noi dell'Associazione di Ricerche Galaadiane riteniamo che questo periodo storico meriti ulteriori studi, per avere, nella sostanza, ridisegnato la mappa del mondo, particolarmente in questo emisfero. Ma prima di procedere, qualche annuncio: la partita di pesca avrà luogo domani come prefissato; presso il Banco di Registrazione un'attrezzatura contro la pioggia e gli insetti è disponibile, a un costo nominale, per coloro che non ne siano provvisti. La Passeggiata Naturalistica e il Concerto Vocale all'aperto in costumi d'epoca sono stati rimandati a dopodomani, poiché il nostro infallibile Professor Johnny Running Dog ci ha assicurato per quel giorno una parentesi di bel tempo. Permettete che vi ricordi gli altri incontri, sponsorizzati dall'Associazione di Ricerche Galaadiane, cui potrete partecipare durante questo congresso, quali intervenuti al nostro Dodicesimo Simposio. Domani pomeriggio, il Professor Goal Chatterjee della Facoltà di Filosofia Occidentale dell'Università di Baroda, India, parlerà di Elementi Krishna e Kali nella Religione di Stato del Primo Periodo Galaadiano e giovedì mattina il Professor Sieglinda Van Buren, della Facoltà di Storia Militare dell'Università di San Antonio, Repubblica del Texas, terrà una conferenza corredata da immagini su La Tattica di Varsavia: Politiche di Accerchiamento dei Centri Urbani nelle Guerre Civili Galaadiane. Sono certa che tutti noi desidereremo essere presenti. Devo inoltre, anche se certamente non sarebbe necessario, ricordare al nostro relatore di attenersi al tempo concessogli, poiché desideriamo lasciar spazio alle domande, e presumo che nessuno di noi vorrà mancare alla colazione, com'è accaduto ieri. (Risate.)
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movimento delle labbra, con le test
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quella parte, lo vedo mentre scendo
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te al ventre. Per gelosia, una gelo
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venisse celermente a rispondere, la
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«So che non sei stupida» ha prose
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si può fiutare a distanza. Mio mal
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nella uniforme verde dei Custodi de
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Quello coi baffi ci apre il cancell
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cambiare. Sulla porta del negozio,
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compiaciuto. Dà un'occhiata in bas
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«Scusatemi» dice nuovamente l'int
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che i cadaveri sono appesi al Muro.
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tende bianche, tra le lenzuola, can
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«L'avete uccisa» ho detto. Sembra
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Sostiamo, per rispetto, mentre pass
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chiate d'acciaio, come se il soffit
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saminata nel modo più minuto: l'ir
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si sentono più in pubblico, specia
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Era così che si viveva allora? Viv
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Nella sala d'attesa ci sono altre d
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un colpetto sulla coscia, e poi si
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Non posseggo più queste cose, i ve
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pena di spianarlo, per controllare
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stintivo: guardate, dico a voi, tut
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Un rumore sbagliato, nulla ha mai i
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prepuberi, dei doni fatti dai bambi
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glieri battisti, con il sostegno ae
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ingiallendo; Luke era alla guida, i
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dei brani letti da altri, ma non ci
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Non è una cosa che facciamo troppo
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con difficoltà. Ho smesso di mangi
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incontro d'affari, tamburellando co
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Imburrata, me ne sto sdraiata sul m
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«Perché?» dico. Possibile che te
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troppo corti sulla nuca, ma questo
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to, e le tende ricadenti come i cap
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e, il rumore è molto forte. «Diwa
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diamo ripetere. La sua voce era pia
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20 Lo scalone centrale è più ampi
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sciare che se la cavassero da soli.
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Stronzate, mi dicevo, ho cominciato
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dare. Forse sa quel che pensiamo di
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scale, sollevando pesantemente i pi
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Zia Elisabetta era seccata. Moira s
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un occhio e una cravatta disegnata
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i in corridoio. È come essere stat
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È una delle cose più bizzarre che
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vulcanici. Scoppierò. Vedo rosso d
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«Beh, invece non erano i vestiti,
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a dopo un'altra, un guardaroba dopo
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urro!» Lo avrei preso a schiaffi.
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e infelice? Si può essere gelosi s
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E io per lui. Per lui non sono più
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si Moira, saprei come smontarlo, pe
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chio in parrucca su un lato e sull'
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intanto mi chiedevo se qualcuno gli
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sapevo quali. Avevo ritelefonato al
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ne conto al momento. Non era l'eser
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di cavarsela, in un modo o nell'alt
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ivista che ricordo di aver sempre v
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mincia a ridere, possibile che stia
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XI Notte 30 Cala la notte. È calat
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Tutto poi era risultato inutile. Ch
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Poi ci sono il Regno, il potere, e
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Avevo visto un'intera nave carica d
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ustionato. Abbasso gli occhi, le pa
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spesso. Molto spesso». «Coi medic
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nel grembiule, cerca di mostrarmi i
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faccia. Mi chiamo Moira e questo è
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