80 Margaret Atwood - Il Racconto Dell_Ancella (Ita Libro)
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mai ancora in una camera d'albergo? Quanto le ho sprecate, quelle camere,<br />
quella libertà dall'essere vista.<br />
Libertà presa in affitto.<br />
Nei pomeriggi, quando Luke stava ancora scappando da sua moglie,<br />
quand'ero ancora inafferrabile per lui. Prima che ci sposassimo e io prendessi<br />
consistenza. Arrivavo sempre per prima. Non che sia capitato tanto<br />
spesso, ma adesso mi pare come un decennio, un'era; ricordo tutto quello<br />
che indossavo, le camicette, i foulard. Camminavo su e giù, aspettandolo,<br />
accendevo la televisione e poi la spegnevo, mi mettevo un po' di profumo<br />
dietro le orecchie, Oppio, si chiamava. Era contenuto in una boccetta cinese,<br />
rossa e oro.<br />
Ero nervosa. Mi amava? Poteva trattarsi soltanto di una relazione passeggera.<br />
Perché non ce lo siamo mai chiesto? A quel tempo gli uomini e le<br />
donne si provavano l'uno con l'altra, indifferentemente, come vestiti, rifiutando<br />
tutto ciò che non andava bene.<br />
Sentivo bussare alla porta; aprivo, con sollievo, con desiderio. La sua<br />
presenza era limitata a quei brevi momenti, eppure pareva dovesse durare<br />
all'infinito. Stavamo sdraiati, di pomeriggio, in quei letti, tenendoci la mano,<br />
a parlare, di quello che era possibile, o impossibile. Che si poteva fare?<br />
Ritenevamo di avere molti problemi. Come potevamo sapere che eravamo<br />
felici?<br />
Adesso anche quelle camere mi mancano, perfino quei terribili quadri<br />
appesi alle pareti, boschi di querce e faggi, in autunno con le foglie ingiallite,<br />
o d'inverno, coperti di neve; dame in costume di epoche remote, con<br />
volti da bambola, crinoline e parasoli; clown dagli occhi tristi, composizioni<br />
di frutta rigida, gessosa. Gli asciugamani puliti, pronti a essere spiegazzati,<br />
i cestini dei rifiuti che spalancavano il loro invito, ammiccando a<br />
quello che gettavamo via con spensieratezza. Ero spensierata, in quelle<br />
camere. Sollevavo il ricevitore del telefono e il cibo compariva su un vassoio,<br />
cibo scelto da me. Mangiavo e bevevo cose che mi facevano male.<br />
C'era sempre la Bibbia in un cassetto, messa lì da qualche istituzione caritatevole,<br />
anche se probabilmente nessuno la leggeva. C'erano anche delle<br />
cartoline, con le fotografie dell'albergo, e si poteva scrivere le cartoline e<br />
spedirle a chi si voleva. Sembra una cosa talmente impossibile, adesso;<br />
come qualcosa d'inventato.<br />
Ecco. Ho esplorato questa stanza, non in fretta, però, come un stanza<br />
d'albergo, ma cercando di metterci quanto più tempo potevo. L'ho divisa<br />
mentalmente in sezioni. Mi sono assegnata una sezione al giorno. L'ho e-