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80 Margaret Atwood - Il Racconto Dell_Ancella (Ita Libro)

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«È come dire che dovresti uscire e prenderti la sifilide per il solo fatto<br />

che esiste» diceva Moira.<br />

«Stai definendo Luke una malattia sociale?»<br />

Moira rideva. «Merda! Ti rendi conto che parliamo come tua madre?»<br />

Allora ridevo anch'io e, quando se ne andava, ci abbracciavamo. C'era<br />

stato un tempo in cui non ci abbracciavamo più, dopo che mi aveva confessato<br />

di essere gay; ma poi mi aveva rassicurata dicendomi che fisicamente<br />

non le piacevo e tutto era ritornato come prima. Potevamo accapigliarci,<br />

gridare e coprirci di insulti, ma sostanzialmente non cambiava nulla.<br />

Lei era sempre la mia più vecchia amica.<br />

Lo è ancora.<br />

In seguito avevo avuto un appartamento migliore, dove ero vissuta per i<br />

due anni occorsi a Luke per sciogliere il suo matrimonio. Pagavo l'affitto<br />

coi proventi del nuovo lavoro che avevo trovato in una biblioteca, non<br />

quella grande con gli affreschi della Morte e della Vittoria, una biblioteca<br />

più piccola.<br />

<strong>Il</strong> mio lavoro consisteva nel trasferire i libri in dischi per computer, per<br />

risparmiare spazio e ridurre le spese di magazzino. Ci divertivamo ad autodefinirci<br />

discografici e a chiamare la biblioteca discoteca. I libri, quando<br />

erano stati trasferiti, andavano al macero, ma io, ogni tanto, ne portavo<br />

qualcuno a casa. Mi piacevano al tatto e alla vista. Luke diceva che avevo<br />

la mentalità di un antiquario, ma era contento perché anche a lui piacevano<br />

le cose antiche.<br />

È strano, adesso, pensare di avere un lavoro. Lavoro. In quanti modi si<br />

usava questa parola! È un lavoro da uomo, si diceva. Oppure: guarda che<br />

bel lavoro hai fatto, quando un bambino rompeva qualche cosa o un cane<br />

sporcava il tappeto. Se un cane fa i suoi bisogni per terra bisogna picchiarlo<br />

con un giornale arrotolato, diceva mia madre. Mi ricordo di quando c'erano<br />

i giornali, ma non li ho mai usati per picchiare un cane, non ho mai<br />

avuto cani, solo gatti.<br />

Lavoro si dice job. Come Giobbe. <strong>Il</strong> libro di Giobbe.<br />

Tutte quelle donne che lavoravano... difficile immaginarle adesso, ma ce<br />

n'erano migliaia, milioni. Era ritenuta una cosa normale. Adesso è come ricordarsi<br />

di quando ancora esistevano i soldi di carta. Mia madre ne conservava<br />

un po', incollati nel suo album di ritagli insieme a delle vecchie fotografie.<br />

Erano già allora fuori uso, non potevi comprarci nulla. Pezzi di<br />

carta, abbastanza spessa, unta al tatto, color verde, col ritratto di un vec-

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