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Programma - Regione Emilia-Romagna

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ciclo dei rifiuti, la gestione di aree verdi, il ciclo idrico integrato. A questi sono stati affiancati<br />

alcuni settori che mostravano un certo numero d’imprese che si stanno riconvertendo verso<br />

produzioni più pulite, ad esempio nell’ambito della mobilità sostenibile, dell’agroalimentare<br />

(vedi i trasformatori biologici), dell’edilizia e della meccanica allargata.<br />

Sulla base delle prime risultanze dalla banca dati Ervet-<strong>Regione</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> sulla<br />

Green Economy, a cui si rimanda per gli aspetti metodologici, il quadro complessivo che<br />

emerge è il seguente:<br />

in regione si contano 647 imprese (per circa 25.000 addetti e oltre 4,5 mld di € di fatturato)<br />

che svolgono principalmente la loro attività nel Green Business, mentre vi sono 1.345<br />

imprese, che svolgono parzialmente la loro attività in mercati “green”;<br />

in totale, quindi, vi sono complessivamente oltre 1.992 imprese che sono state coinvolte in<br />

business verdi pari a quasi 230.000 addetti ed un fatturato complessivo stimato di oltre 61<br />

mld di €;<br />

A queste, potenzialmente, potrebbero essere aggiunte:<br />

oltre 2.800 imprese “agricole/biologiche” e forestali;<br />

3.400 professionisti ed 116 società abilitati alla certificazione energetica;<br />

oltre 650 imprese (657) che hanno una certificazione ambientale di processo<br />

(corrispondente ad un numero di siti produttivi pari a 1.221), affiancate da oltre 100<br />

strutture ricettive con certificazione di Legambiente;<br />

a supporto della filiera “green” operano inoltre 58 Enti che erogano corsi per certificatori<br />

energetici, 70 Centri di educazione ambientale e 26 enti formazione;<br />

il sistema regionale si arricchisce, inoltre, di una componente strategica dedicata alla<br />

ricerca a partire dai 6 laboratori con specializzazione ambientale ed energetica collegati ai<br />

Tecnopoli della Rete Alta Tecnologia dell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>.<br />

Il nucleo centrale della green economy (green business) può essere scomposta in alcuni<br />

settori principali o comparti produttivi specifici.<br />

Il settore agroalimentare con 720 imprese, pari al 36,1% del totale, fornisce il principale<br />

contributo alla green economy regionale. Si tratta di un settore che, seppur profondamente<br />

condizionato dai trasformatori biologici, contiene al proprio interno anche imprese dedite alla<br />

fabbricazione, installazione e riparazione di macchinari e tecnologie utilizzate a vario titolo<br />

nella filiera della produzione alimentare (ad es. macchinari e utensili per dosature e<br />

movimentazione imballaggi, per allevamenti, per produzione di imballaggi o di fertilizzanti e<br />

concimi).<br />

Al secondo posto (308 imprese complessive pari al 15,4%) troviamo il settore del ciclo rifiuti<br />

che comprende non solo aziende che operano a diverso titolo nella raccolta, trasporto,<br />

smaltimento/recupero e gestione dei rifiuti ma anche aziende attive, per esempio, nella<br />

rigenerazione dei pneumatici, o nella costruzione di tecnologie e macchinari a supporto del<br />

recupero. Questo settore, anche se accorpato ai due meno numerosi ma comunque affini<br />

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