Programma - Regione Emilia-Romagna
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Premessa<br />
La <strong>Regione</strong> avvia questa nuova fase di programmazione forte di un percorso più che<br />
decennale sulle politiche industriali e della ricerca che ha consentito di raggiungere importanti<br />
risultati. Ma per affrontare il mutato scenario di crescita della nostra economia e affrontare<br />
l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo regionale è necessario, oggi, sviluppare un<br />
approccio evolutivo delle politiche sempre più integrato con il quadro strategico e degli<br />
interventi a livello comunitario e nazionale, analizzando le criticità e i punti di maggiore forza<br />
dell’economia regionale; si tratta, infatti, di sostenere nuovi comportamenti e favorire lo<br />
sviluppo di nuove reti territoriali, affinando i meccanismi che legano fra loro le politiche e i<br />
diversi attori locali.<br />
Il nuovo <strong>Programma</strong> Regionale Attività Produttive ha come orizzonte temporale il periodo<br />
2012-2015 e attua contestualmente anche il <strong>Programma</strong> Regionale per la ricerca,<br />
l’innovazione e il trasferimento tecnologico. Esso è costruito sulla base di quanto previsto<br />
dalla L.r. 3/99 “Riforma del sistema regionale locale”, in particolare della Sezione II legata alle<br />
attività produttive, mentre l’attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico fa<br />
direttamente riferimento alla L.r. 7/2002 “Promozione del sistema regionale delle attività di<br />
ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico”.<br />
Molti altri sono i contributi di leggi regionali che permettono di dare maggiore respiro e solidità<br />
all’impianto del programma. In particolare vale la pena di citare la L.r. 12/2000 e successive<br />
modificazioni e la L.r. 15/2008 sul Sistema fieristico regionale, la L.r. 11/2004 sullo Sviluppo<br />
della Società dell’informazione, la legge 26/2004 sulla <strong>Programma</strong>zione energetica regionale,<br />
le leggi regionali 6/2006 e 1/2010 sulla Promozione e Sviluppo della cooperazione<br />
mutualistica e sulla Tutela, promozione, valorizzazione dell’artigianato, la L.r. 3/2011 sulla<br />
Legalità; infine la L.r. 4/2010 - legge comunitaria regionale 2010 - che all’art. 3 disciplina lo<br />
Sportello unico telematico e la Rete regionale dei SUAP, e la L.r. 18/2011 “Misure per<br />
l’attuazione degli obiettivi di semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale.<br />
Istituzione della sessione di semplificazione”, la L.r. 16/2008 sulla Partecipazione della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> sulla formazine e attuazione del Diritto Comunitario e sulle Attività<br />
di rilievo internazionale e sui rapporti interregionali della <strong>Regione</strong>.<br />
Naturalmente la strategia sviluppata dal programma e i contenuti dei programmi operativi<br />
sono fortemente integrati con i programmi e le politiche comunitarie e nazionali; in particolare<br />
con la nuova strategia Europa 2020 e con i programmi Horizon 2020 sulla ricerca e<br />
innovazione e COSME sulla competitività, nonché con il nuovo quadro dei Fondi Strutturali<br />
2014-2020 tenendo conto del percorso intrapreso a livello nazionale con i recenti<br />
provvedimenti per la crescita e la semplificazione.<br />
Il <strong>Programma</strong> è articolato in 5 capitoli, alla cui elaborazione hanno contribuito, soprattutto<br />
nelle parti dedicate all’analisi e alla valutazione delle politiche, le società Nomisma e<br />
Prometeia, nonché Ervet che ha curato la parte dedicata alle filiere e, insieme alla Direzione,<br />
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