Programma - Regione Emilia-Romagna
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volte le risorse del Ministero dello Sviluppo Economico. Bisogna considerare che sono state<br />
ottenute risorse statali aggiuntive dal Ministero dell’Ambiente, limitatamente al distretto delle<br />
Tecnologie per le reti e i servizi energetici, per sviluppare progetti di ricerca e innovazione<br />
rivolte alla riduzione dell’inquinamento nei sistemi energetici e nelle aree urbane.<br />
Le spese in ricerca e sviluppo realizzate in collaborazione con centri di ricerca è pari oltre 12<br />
milioni di Euro. Le spese previste per la diffusione dei risultati sono pari a oltre 5 milioni di<br />
Euro. Inoltre, anche in questo caso, vi sono 176 giovani laureati assunti direttamente dalle<br />
imprese e 112 assegnisti aggiuntivi incaricati dai centri di ricerca per svolgere le attività di<br />
ricerca collaborativa con le imprese beneficiarie. Questo primo intervento ha in sostanza<br />
individuato laboratori industriali di rilievo quali referenti della Rete Alta Tecnologia a livello<br />
industriale.<br />
La seconda azione ha puntato a qualificare la domanda di ricerca delle piccole e medie<br />
imprese degli stessi distretti produttivi. L’azione è stata organizzata affidando ai centri la<br />
gestione di programmi a livello di singolo distretto, consistente in due azioni, una volta a<br />
qualificare l’organizzazione della gestione della conoscenza e dei processi innovativi<br />
all’interno delle imprese, l’altra rivolta ad aggregare la domanda intorno a temi di ricerca<br />
rilevanti per produrre significativi avanzamenti tecnologici o avviare percorsi di<br />
diversificazione produttiva in modo da cogliere nuovi trend di mercato e le nuove sfide della<br />
società.<br />
I distretti produttivi di riferimento sono rimasti gli stessi della prima azione, con la sola<br />
differenza che due di essi, a causa dell’elevata domanda, sono stati scissi in due distretti più<br />
specifici. In particolare: il distretto automazione/controlli/meccatronica si è suddiviso in un<br />
distretto della Meccanica industriale e Robotica e in uno dell’Elettronica e della Meccanica di<br />
Precisione; il distretto della motoristica e componentistica auto è stato suddiviso in<br />
Autoveicoli e Mezzi di trasporto da un lato e Motori e Pompe dall’altro.<br />
Sono stati quindi approvati 16 programmi su altrettanti distretti produttivi, per un contributo<br />
globale di 12,5 milioni di Euro, che prevedono la realizzazione di 93 reti di PMI, da<br />
formalizzarsi come contratti di rete o consorzi di ricerca, su altrettanti temi di ricerca<br />
industriale. E’ prevedibile quindi, che su questa operazione di aggregazione di piccole e<br />
medie imprese su specifici obiettivi di ricerca, siano coinvolte oltre 300 imprese. I progetti<br />
avranno carattere di ricerca esplorativa; si potranno concludere con studi di fattibilità dai quali<br />
potranno scaturire ulteriori progetti, anche per partecipare ai programmi europei, oppure<br />
potranno essere la base per le imprese stesse, singolarmente o assieme, per passare alla<br />
fase di sviluppo sperimentale, prototipazione e industrializzazione. Altro aspetto importante è<br />
che anche in questo intervento è primario l’obiettivo di coinvolgere giovani laureati e, in<br />
particolare si punta all’utilizzo dell’alto apprendistato, cioè a laureati che possono svolgere<br />
l’attività di ricerca contestualmente alla formazione avanzata, cioè master, scuole di<br />
specializzazione o dottorati di ricerca.<br />
Complessivamente, la <strong>Regione</strong> nei due interventi per lo sviluppo dei distretti produttivi, ha<br />
investito 37,62 milioni di Euro, di cui 8,6 del Ministero per lo Sviluppo Economico.<br />
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