Programma - Regione Emilia-Romagna
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Gli interventi per lo sviluppo della Rete Regionale dell’Alta Tecnologia<br />
Laboratori di<br />
ricerca<br />
industriale<br />
2004-07<br />
(misura 3.4.A)<br />
Centri per<br />
l’innovazione<br />
2004-07<br />
(misura 3.4.B)<br />
239<br />
Laboratori di<br />
ricerca<br />
industriale<br />
2008-10<br />
(misura 3.4.A)<br />
Centri per<br />
l’innovazione<br />
2008-10<br />
(misura<br />
3.4.B)<br />
Laboratori nei<br />
tecnopoli<br />
Attività I.1.2<br />
POR-FESR)<br />
Progetti in<br />
corso<br />
Progetti approvati 27 24 14 8 35<br />
Investimento approvato<br />
(Meuro)<br />
42,2 17,4 29,0 3,0 160<br />
Contributi concessi(Meuro) 20,5 8,7 13,5 1,5 80<br />
Ricercatori full time 645 143 456 26 569<br />
Ricercatori part time 823 304 516 90 1083<br />
Risultati di ricerca 666 -- 905 -- n.d.<br />
Contratti con le imprese<br />
Fonte: <strong>Regione</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong><br />
239 3850 237 468 n.d.<br />
Tutti i laboratori, oltre a realizzare il programma di ricerca finanziato, sono tenuti a svolgere<br />
attività di trasferimento tecnologico e valorizzazione dei risultati presso le imprese, nonché a<br />
presentare un piano di sviluppo che illustri in che modo ritengono di dare continuità alle<br />
rispettive strutture e gruppi di ricerca. Essi sono inoltre tenuti a partecipare all’attività di<br />
coordinamento con ASTER e ad ottenere l’accreditamento regionale.<br />
Il POR, in continuità con il PRRIITT, ha infatti anche previsto e ridefinito una attività di<br />
coordinamento della Rete che viene svolta da ASTER nell’ambito delle proprie attività<br />
consortili con i soggetti partner. Questa attività ha portato a formalizzare definitivamente le 6<br />
piattaforme tecnologiche regionali in cui si raggruppano i laboratori di ricerca e trasferimento<br />
tecnologico: Alta Tecnologia Meccanica e Materiali, Agroalimentare, Costruzioni, Scienze<br />
della Vita, Energia e Ambiente, ICT e Design. Le prime tre piattaforme intercettano le tre<br />
macrospecializzazioni regionali; le altre tre pur avendo in parte alcuni riferimenti industriali<br />
hanno carattere più trasversale e guardano più alle industrie del futuro.<br />
Le sei piattaforme sono coordinate attraverso altrettanti Steering Committees composti in<br />
numero eguale dai rappresentanti dei laboratori partecipi e di rappresentanti delle imprese e<br />
con la presenza dei centri per l’innovazione interessati. Al di sopra dei comitati di piattaforma<br />
vi è, sempre nell’ambito di Aster, un comitato di indirizzo che ha l’obiettivo di presidiare il<br />
funzionamento complessivo della rete.<br />
L’attività di coordinamento ha portato, tra le altre, alla realizzazione delle seguenti attività:<br />
- la realizzazione del “Catalogo della ricerca”, con l’elencazione delle competenze<br />
disponibili all’interno della Rete con le relative attribuzioni, uno strumento disponibile<br />
online, interrogabile attraverso un motore di ricerca;<br />
- la realizzazione di un “cruscotto gestionale” per la misurazione dell’attività dei<br />
laboratori in particolare verso le imprese;<br />
- la messa a punto di uno schema di “contratto di ricerca industriale” per regolare le<br />
diverse tipologie di rapporti tra laboratori e imprese, in particolare per regolare la<br />
gestione dei diritti di proprietà intellettuale;