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Programma - Regione Emilia-Romagna

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Il livello regionale è senz’altro adeguato per sviluppare la cosiddetta “smart specialisation” e<br />

più in generale, un ”ecosistema dell’innovazione”. Tuttavia, senza un contesto nazionale di<br />

certezza a livello di istituzioni, regole e grandi investimenti, l’efficacia stessa delle politiche<br />

regionali viene fortemente penalizzata nel medio e lungo periodo. La recente riforma<br />

universitaria, pur cercando di razionalizzare il sistema, ha più che altro effetti restrittivi sulla<br />

possibilità di sviluppo delle Università verso la ricerca industriale e il trasferimento<br />

tecnologico. E’ opportuno rivedere alcuni meccanismi. Inoltre, sarebbe necessario dare corso<br />

ad una politica di realizzazione di grandi infrastrutture scientifiche aggreganti sul territorio<br />

nazionale, distribuite tra le Regioni, su cui anche l’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> potrà concordare qualche<br />

infrastruttura strategica per il nostro sistema. Anche in questo ambito, bisogna confidare nella<br />

nuova fase della politica governativa nazionale.<br />

4.4. Sistema produttivo, sistema di innovazione regionale, circolazione della<br />

conoscenza<br />

In questo contesto difficile, uno dei pochi punti qualificanti del sistema regionale è<br />

rappresentato dal sistema produttivo regionale, altamente dinamico e attento all’innovazione.<br />

Questo rappresenta un significativo punto di forza.<br />

Da una ricerca del MIT, risulta che:<br />

- i sistemi economici con maggiore capacità di crescita nel lungo periodo sono quelli<br />

caratterizzati da un forte peso di un sistema manifatturiero innovativo;<br />

- nello sviluppo di un ecosistema regionale innovativo e competitivo, il ruolo<br />

preponderante è quello giocato dalla presenza di un sistema imprenditoriale<br />

dinamico.<br />

Tutto questo può essere ulteriormente rafforzato se si riescono a costruire legami forti e<br />

continui tra industria e sistema della ricerca; legami che gradualmente si stanno rafforzando<br />

anche grazie alle politiche regionali. La nostra regione può quindi giovarsi di una risorsa non<br />

scontata e difficilmente costruibile, quella di un panorama imprenditoriale dinamico, in<br />

particolare nell’ambito manifatturiero. Si tratta quindi di fare un passo in avanti, su un terreno<br />

di per sé favorevole, aumentando in quantità e qualità la circolazione della conoscenza.<br />

Bisogna favorire il passaggio ad una economia fondata sulla conoscenza e sull’innovazione.<br />

Il PRRIITT è lo strumento che è prioritariamente dedicato ad assolvere questo obiettivo.<br />

Questo deve avvenire costruendo adeguati flussi di informazione e collaborazione tra i<br />

laboratori all’interno delle piattaforme e le imprese, in particolare nell’ambito delle filiere e<br />

delle specializzazioni produttive. La regione, con il contributo dell’Aster sta seguendo un<br />

approccio a matrice per costruire gli ambiti di incontro e di scambio collaborativo tra le<br />

piattaforme tecnologiche regionali e le imprese secondo le loro filiere e specializzazioni<br />

produttive. Può essere di utilità il seguente schema a matrice.<br />

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