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Programma - Regione Emilia-Romagna

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Tabella 2.16 – <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> – Tassi di attività, occupazione e disoccupazione per sesso e<br />

classi di età Anni 2004 e 2010<br />

Anno di<br />

riferimento<br />

2004<br />

2010<br />

Genere<br />

Tasso di<br />

attività<br />

Tasso di<br />

attività<br />

(15-64 anni)<br />

81<br />

Tassi di<br />

Occupaz.<br />

Tassi di<br />

Occupaz.<br />

(15-64 anni)<br />

Tasso di<br />

disoccupaz.<br />

Maschi 62,6 78,3 60,9 76,2 2,7<br />

Femmine 45,7 63,4 43,5 60,2 5,0<br />

Totale 53,8 70,9 51,8 68,3 3,7<br />

Maschi 62,4 78,6 59,5 74,9 4,6<br />

Femmine 46,9 64,5 43,6 59,9 7,0<br />

Totale 54,3 71,6 51,2 67,4 5,7<br />

Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT<br />

Per quanto riguarda i tassi, vi è stato un generale decremento del tasso di occupazione e un<br />

aumento di quello di disoccupazione. In particolare, tra il 2004 e il 2010, il tasso di<br />

occupazione è passato dal 51,8% al 51,2%, mentre quello di disoccupazione è cresciuto di<br />

ben due punti dal 3,7% al 5,7%. Se si considera, invece, soltanto il periodo pre-crisi,<br />

l’andamento dei tassi del mercato del lavoro è stato diametralmente opposto: il tasso di<br />

occupazione nel 2008 è pari al 53,4% (70,2% 15-64 anni) e quello di disoccupazione si<br />

attesta su di un 3,2%.<br />

Ancora una volta è la componente maschile ad essere stata maggiormente penalizzata dalla<br />

crisi: il tasso di occupazione maschile, infatti, è diminuito di 1,4 punti percentuali nel periodo<br />

2004-2010, a fronte di una sostanziale tenuta di quello femminile (+0,1).<br />

E’ innegabile, dunque, che la crisi economico-finanziaria abbia impartito al sistema regionale<br />

uno shock tutt’altro che trascurabile, nonostante un aumento del tasso di disoccupazione<br />

relativamente contenuto e un incremento del numero delle donne occupate, che sono andate<br />

parzialmente in “soccorso” della componente maschile.<br />

Alla luce di queste considerazioni, il problema che si pone ora è certamente quello di<br />

rinsaldare, sotto il profilo occupazionale, il legame tra le generazioni: all’interno della stessa<br />

struttura familiare, ad esempio, possono coesistere problemi di reinserimento in azienda di<br />

un cassaintegrato over 50 e di un disoccupato under 30. E’, tuttavia, indubbio che la ripresa<br />

dei livelli occupazionali sia fortemente condizionata da quella economica sia a livello<br />

regionale che nazionale, ma interventi sul mercato del lavoro per ristabilire maggiori livelli di<br />

equità sociale non paiono più differibili, in particolare se accompagnate alla revisione del<br />

sistema degli ammortizzatori sociali, che pure hanno giocato un ruolo particolarmente<br />

importante a partire dal 2008-2009. L’ <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> ha sperimentato, attraverso l’attività<br />

del Patto per attraversare la crisi, scelte particolarmente importanti ed un utilizzo molto

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