Programma - Regione Emilia-Romagna
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a promuovere la creatività e l’attrattività per talenti e investimenti innovativi.<br />
Questo obiettivo generale si declina attraverso i seguenti obiettivi specifici:<br />
1. Aumentare il grado di autonomia, proattività e apertura delle strutture di ricerca<br />
industriale e trasferimento tecnologico della Rete Regionale dell’Alta Tecnologia<br />
2. Consolidare una governance efficiente della Rete Regionale dell’Alta Tecnologia<br />
3. Incrementare l’impegno nella ricerca e sviluppo e nell’ innovazione delle imprese e<br />
rafforzare dal punto di vista tecnologico le principali filiere produttive regionali<br />
4. Accelerare i processi di diversificazione verso i nuovi trend di mercato nell’ambito<br />
delle filiere produttive regionali<br />
5. Aumentare l’attrattività dell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> nell’alta tecnologia, nella ricerca, nel<br />
terziario avanzato e nei settori creativi<br />
6. Incrementare la capacità del sistema regionale di accedere ai finanziamenti europei<br />
per la ricerca e l’innovazione<br />
Le politiche per la ricerca e l’innovazione potranno avvalersi dell’apporto della Conferenza dei<br />
Rettori, ai sensi della L. R. 6/2004, al fine di integrare le attività del <strong>Programma</strong> con quelle<br />
portate avanti dalle università. Il <strong>Programma</strong> si avvarrà inoltre delle attività svolte dal<br />
Comitato degli esperti di cui all’art. 9 della L.R. 7/2002.<br />
Un ulteriore apporto verrà fornito dal CIMSI-Comitato di Indirizzo e Monitoraggio Scientifico<br />
ed Industriale, di recente istituzione, che consentirà di poter meglio coordinare le attività della<br />
Rete Regionale Alta Tecnologia.<br />
Di seguito si richiamano, in forma sintetica, le attività dettagliate nel PRRIITT e le loro<br />
modalità attuative.<br />
Attività 1.1<br />
Sviluppo della ricerca industriale collaborativa per le imprese, le reti e le filiere<br />
produttive<br />
Questa prima attività è dedicata all’attività di ricerca delle imprese.<br />
In particolare, la <strong>Regione</strong> sostiene:<br />
1. Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per l’innovazione e<br />
l’industrializzazione, proposti dalle imprese più dinamiche all’interno delle filiere e delle<br />
specializzazioni produttive regionali, con particolare attenzione alle PMI, per lo sviluppo<br />
di prodotti e processi nuovi o sensibilmente migliorati, per favorire la diversificazione<br />
produttiva e la competitività;<br />
2. Progetti di ricerca industriale realizzati dai laboratori industriali di ricerca delle imprese<br />
più innovative o da neolaboratori costituiti da aggregazioni di piccole e medie imprese,<br />
per lo sviluppo di nuove tecnologie abilitanti per le filiere produttive;<br />
3. Progetti di ricerca esplorativa e studi di fattibilità per la partecipazione ai programmi<br />
europei.<br />
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