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Manuale di terapia per la tossicodipendenza - ASL di Brescia

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PROBLEMI INCONTRATI NELLE DINAMICHE DI GRUPPO<br />

Oltre ai problemi specifici legati al recu<strong>per</strong>o o al<strong>la</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana dei partecipanti, se ne incontrano<br />

comunemente <strong>di</strong> altri, che hanno a che fare con le <strong>di</strong>namiche del gruppo e che richiedono<br />

l’intervento del conduttore <strong>per</strong>ché vengano affrontati. Di seguito si espongono alcuni tra i più<br />

comuni problemi connessi alle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> gruppo e le possibili strategie suggerite dal<br />

conduttore ( group counselor) <strong>per</strong> poterli su<strong>per</strong>are.<br />

1. Un partecipante domina <strong>la</strong> <strong>di</strong>scussione o porta sempre il <strong>di</strong>scorso sui propri problemi o<br />

temi. Il conduttore può ringraziarlo <strong>per</strong> il contributo e quin<strong>di</strong> chiedere agli altri membri del gruppo<br />

<strong>di</strong> esprimere le proprie opinioni ed es<strong>per</strong>ienze. Se questi cerca <strong>per</strong>sistentemente <strong>di</strong> dominare <strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>scussione o <strong>la</strong> riporta sempre ai propri problemi, il conduttore potrebbe evidenziare questo<br />

modello <strong>di</strong> comportamento, in modo che, sia <strong>la</strong> <strong>per</strong>sona che gli altri membri del gruppo ne<br />

<strong>di</strong>ventino consapevoli. Agli altri partecipanti si può chiedere <strong>di</strong> esprimere quello che provano nei<br />

confronti <strong>di</strong> chi sta dominando <strong>la</strong> <strong>di</strong>scussione, e in che modo vogliano procedere, <strong>per</strong> far sì che tutti<br />

siano sod<strong>di</strong>sfatti nel gruppo. Anche se questo crea <strong>per</strong> certi versi un problema, d’altro canto è una<br />

garanzia <strong>per</strong> dare spazio agli altri partecipanti, che pensavano <strong>di</strong> non poter raccontare i propri<br />

problemi <strong>per</strong>sonali o le proprie emozioni, fintanto che un membro del gruppo occupava <strong>per</strong> sé<br />

tutto il tempo a <strong>di</strong>sposizione.<br />

2. Un partecipante non porta alcun problema o non si apre nell’incontro <strong>di</strong> gruppo. Il<br />

conduttore può manifestare le proprie osservazioni su questo comportamento e generalizzare il<br />

tema, chiedendo agli altri partecipanti quali possano essere le <strong>di</strong>fficoltà che rendono problematico<br />

par<strong>la</strong>re <strong>di</strong> sé stessi (ad es. il senso <strong>di</strong> colpa, <strong>la</strong> timidezza, l’ansia sociale). La <strong>di</strong>scussione può<br />

focalizzarsi sui mo<strong>di</strong> in cui questo partecipante (o altri che hanno <strong>la</strong> medesima <strong>di</strong>fficoltà) possa<br />

gradualmente imparare a fidarsi del gruppo, <strong>per</strong> raccontare i propri pensieri, sentimenti, problemi o<br />

preoccupazioni.<br />

3. Un partecipante rifiuta costantemente i suggerimenti, gli avvertimenti o i riman<strong>di</strong> degli<br />

altri membri del gruppo. Il conduttore può evidenziare questo comportamento e promuovere una<br />

<strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> gruppo sul <strong>per</strong>ché questo si verifichi . Ai partecipanti, che offrono aiuto e supporto e<br />

che vedono respinti i loro tentativi, si può chiedere <strong>di</strong> esprimere quali sentimenti siano suscitati da<br />

questo atteggiamento , <strong>di</strong> modo che, chi rifiuta il loro aiuto, <strong>di</strong>venti consapevole dell’impatto che<br />

questo comportamento ha sugli altri.<br />

4. Un partecipante può prestare attenzione so<strong>la</strong>mente quando <strong>la</strong> <strong>di</strong>scussione è focalizzata sui<br />

suoi problemi, oppure interrompe gli altri quando par<strong>la</strong>no. Il conduttore può far presente<br />

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