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regione toscana indirizzi operativi regionali sicurezza ... - PuntoSicuro

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126<br />

Tabella 1 - Alcuni pittogrammi per tipologia di rischio<br />

Rischio di taglio da urto o impatto<br />

Rischio meccanico<br />

Rischio di taglio con seghe a catena<br />

Rischio intemperie<br />

Rischio da scarsa visibilità<br />

Rischio da impigliamento in organi in<br />

movimento<br />

2.2<br />

Scelta dei DPI<br />

Per una corretta scelta dei DPI da adottare è<br />

necessario conoscere e valutare attentamente:<br />

• il tipo di attività e le fasi di lavorazione;<br />

• le modalità di esecuzione dell’attività;<br />

• le caratteristiche delle attrezzature utilizzate;<br />

• la zona del corpo da proteggere;<br />

• le modalità degli incidenti accaduti in precedenza<br />

e la gravità dei danni subiti.<br />

2.2.1. - Protezione della<br />

testa<br />

La protezione del capo deve riparare dai pericoli di<br />

offesa determinati dalla caduta, dall’oscillazione,<br />

dal rovesciamento, dalla proiezione di materiali e da<br />

quelli derivanti dalla lunghezza dei capelli.<br />

Ai sensi della norma UNI EN 397:2012 “Elmetti di<br />

protezione nell’industria”, gli elmetti di protezione<br />

sono costituiti da un guscio esterno (Img. 115) e da<br />

un rivestimento interno (bardatura). Il rivestimento<br />

interno è formato dalle fasce portanti, dalla fascia<br />

perimetrale, dalla fascia posteriore, dalla fascia<br />

antisudore e da una eventuale imbottitura interna.<br />

L’elmetto di protezione deve possedere un’elevata<br />

resistenza agli urti e alla penetrazione, conformemente<br />

alle prescrizioni di prova contenute nella norma UNI EN<br />

REGIONE TOSCANA - INDIRIZZI OPERATIVI REGIONALI<br />

SICUREZZA E SALUTE NEI CANTIERI FORESTALI<br />

397:2012. La distanza tra il cranio e la parte interna<br />

del guscio dà la deflessione utile per l’esaurimento<br />

dell’energia d’urto. La conformazione dell’elmetto<br />

deve deviare, possibilmente in modo tangenziale, gli<br />

oggetti che vi urtano. La sua struttura interna deve<br />

ripartire i carichi che gravano sul capo attraverso<br />

l’elmetto. La fascia antisudore deve essere formata<br />

da materiale ben tollerabile alla pelle e garantire una<br />

calzata confortevole dell’elmetto.<br />

La fascia posteriore deve permettere, insieme con<br />

la fascia perimetrale regolabile, una buona calzata<br />

dell’elmetto anche in posizione china. Gli elmetti<br />

devono eventualmente essere assicurati dal cadere<br />

o dal volar via mediante un sottogola. A seconda<br />

dell’impiego, essi devono garantire l’aerazione,<br />

l’eliminazione dell’acqua, la riflessione, la resistenza<br />

al fuoco, così come l’isolamento elettrico.<br />

Gli elmetti devono essere contrassegnati nel seguente<br />

modo:<br />

• indicazione della norma UNI EN 397:2012 alla<br />

quale devono essere conformi;<br />

• nome o marchio del costruttore;<br />

• anno e trimestre di fabbricazione;<br />

• tipo dell’elmetto (indicazione del costruttore);<br />

• taglia o gamma di taglie (in cm.);<br />

• abbreviazione del materiale della calotta (per<br />

esempio ABS, PC, HDPE ecc.);<br />

• marchio di conformità CE.<br />

Inoltre ogni elmetto di protezione deve essere<br />

accompagnato delle seguenti informazioni nella<br />

lingua del paese in cui viene commercializzato:<br />

a nome e indirizzo del fabbricante;<br />

b) istruzioni o raccomandazioni relative alla<br />

regolazione, montaggio, uso, pulizia, disinfezione,<br />

manutenzione, controllo e immagazzinamento.<br />

Le sostanze raccomandate per la pulizia, la<br />

manutenzione o la disinfezione non devono<br />

comportare effetti negativi sull’elmetto e<br />

non devono avere effetti negativi conosciuti<br />

sull’utilizzatore, quando applicate secondo le<br />

istruzioni del fabbricante;<br />

c) i dettagli degli accessori e parti di ricambio<br />

appropriati;<br />

d) il significato dei requisiti facoltativi posseduti<br />

dall’elmetto e indicazioni relative ai limiti di<br />

impiego dell’elmetto, corrispondentemente ai<br />

rispettivi rischi;<br />

e) linee guida relative alla data e al periodo di<br />

scadenza dell’elmetto e dei suoi componenti;<br />

f) linee guida relative a dettagli del tipo di imballaggio<br />

adatto per il trasporto dell’elmetto.

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