regione toscana indirizzi operativi regionali sicurezza ... - PuntoSicuro
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mento;<br />
• valutare se la chioma è libera o intrecciata<br />
con quella di altre piante vicine;<br />
• capire lo stato di salute della pianta per adottare<br />
particolari precauzioni nell’abbattimento (ferite,<br />
corpi fruttiferi di funghi, pronunciate scampanature<br />
basali, colate di resina, nidi di formiche<br />
ecc. sono indizi di marciume interno o di presenza<br />
di legno con minore resistenza meccanica);<br />
• esaminare l’andamento della fibratura, nella<br />
sezione dove il fusto viene tagliato, per la valutazione<br />
della cerniera;<br />
• individuare la presenza di ostacoli o di condizioni<br />
del terreno che potrebbero causare pericolosi<br />
movimenti e scivolamenti dell’albero<br />
durante l’atterramento ed imprevisti movimenti<br />
di altri materiali (tronchi, sassi) urtati<br />
nella caduta;<br />
• valutare l’interferenza con linee elettriche<br />
eventualmente presenti (vedi Cap. 5.1.6. - Lavori<br />
in presenza di linee elettriche aeree).<br />
5.1.2. - Scelta della<br />
direzione di atterramento<br />
Successivamente viene scelta la direzione di atterramento<br />
verso la quale è più opportuno indirizzare<br />
l’albero; questa può non coincidere con la direzione<br />
di caduta naturale. Alcune condizioni particolari,<br />
come anche la comodità e la <strong>sicurezza</strong> nel lavoro di<br />
allestimento, possono indurre o costringere a scegliere<br />
una direzione di caduta diversa da quella naturale<br />
ed in questi casi può essere necessario ricorrere a<br />
tecniche di abbattimento particolari.<br />
Proprio per lavorare nella posizione più eretta<br />
quindi più ergonomica, l’atterramento delle<br />
piante nelle fustaie dovrebbe essere indirizzato,<br />
quando possibile, diagonalmente verso monte<br />
e a destra perché l’operatore possa avere, nella<br />
sramatura, il fusto più vicino e a valle del corpo, in<br />
modo da limitare eventuali coinvolgimenti nel caso di<br />
movimenti del fusto stesso. Sempre nelle fustaie il<br />
lavoro di abbattimento, nei terreni in pendenza,<br />
dovrebbe procedere da valle verso monte, e non<br />
viceversa, per limitare il rischio di farsi rotolare<br />
addosso pezzi già lavorati.<br />
Scelta la direzione di atterramento, l’operatore individua<br />
la migliore via di fuga da utilizzare in caso<br />
di necessità per allontanarsi con rapidità dalla<br />
zona di lavoro. La via di fuga, normalmente individuata<br />
nella direzione opposta e laterale a quella di<br />
atterramento, deve essere liberata da ostacoli e da<br />
vegetazione per consentirne una veloce percorribilità.<br />
5.1.3. - Individuazione delle<br />
zone vietate e di pericolo<br />
(distanze di <strong>sicurezza</strong>)<br />
Scelta la direzione di atterramento, sgomberato il<br />
campo di lavoro intorno al piede dell’albero per poter<br />
operare in <strong>sicurezza</strong>, tagliati eventuali contrafforti del<br />
fusto (soprattutto su alberi di grandi dimensioni), si<br />
procede con l’individuare la zona vietata e quella<br />
di pericolo (Img. 9). La zona vietata corrisponde<br />
all’area di insidenza della chioma (sotto la chioma<br />
della pianta) ed al settore circolare aperto 45° a destra<br />
e a sinistra rispetto alla direzione di atterramento<br />
e profondo almeno due volte l’altezza stimata della<br />
pianta. Il fatto che si consideri un cerchio con raggio<br />
uguale ad almeno due volte l’altezza della pianta<br />
è dovuto al fatto che sia l’altezza della pianta che il<br />
raggio del cerchio sono misure stimate e non rilevate<br />
Img.<br />
9<br />
Zona vietata (in rosso) e zona di pericolo<br />
REGIONE TOSCANA - INDIRIZZI OPERATIVI REGIONALI<br />
SICUREZZA E SALUTE NEI CANTIERI FORESTALI<br />
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