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regione toscana indirizzi operativi regionali sicurezza ... - PuntoSicuro

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32<br />

entrambe le impugnature.<br />

Il lavoro di taglio con la motosega è pericoloso anche<br />

perché la catena tagliente, scalpellando il legno<br />

a velocità elevata, proietta schegge di legno verso<br />

l’operatore. È indispensabile quindi l’uso di visiera<br />

di protezione e/o di occhiali (vedi All. 2 - DPI).<br />

L’operatore deve indossare abiti aderenti privi di<br />

parti svolazzanti che possano impigliarsi negli<br />

organi in movimento (catena tagliente).<br />

Durante i brevi spostamenti a motore acceso,<br />

l’operatore deve tenere la motosega per l’impugnatura<br />

anteriore (Img. 23) stando ben attento ad<br />

azionare, prima di muoversi, il freno catena per<br />

evitare involontarie accelerazioni.<br />

Durante gli spostamenti a motore spento non si deve<br />

portare la motosega “a spalla” al fine di evitare il<br />

contatto accidentale con i denti taglienti o con perdite<br />

di olio e carburante (Img. 23a). Negli spostamenti<br />

lunghi si ricorda inoltre di utilizzare l’apposito copribarra<br />

(Img. 24).<br />

L’uso prolungato della motosega comporta esposizione<br />

a livelli di rumore significativi che possono<br />

determinare danni permanenti all’udito degli operatori.<br />

Per prevenirli è opportuno adottare misure tecniche<br />

ed organizzative tali da ridurre l’esposizione quali,<br />

ad esempio, alternare il lavoro con la motosega con<br />

altri meno rumorosi (uso dell’accetta o della roncola).<br />

Tenuto conto della particolare tipologia lavorativa il<br />

datore di lavoro deve fornire gli adeguati DPI ai lavoratori<br />

allorché i livelli espositivi superino gli 80 dBA,<br />

esigendone l’utilizzo per esposizioni pari o superiori<br />

agli 85 dBA (vedi: All. 5 - Rumore; All. 2 - DPI).<br />

Le vibrazioni sono provocate dal movimento alternativo<br />

del pistone, dai denti della catena che scalpellano<br />

il legno e dall’espansione dei gas di scarico nella<br />

marmitta; esse si trasmettono alle mani dell’operatore<br />

attraverso le impugnature. Premessa l’obbligatorietà<br />

della valutazione e, quando necessario, della<br />

misurazione dei livelli di esposizione, è noto che una<br />

prolungata esposizione alle vibrazioni può determinare<br />

disturbi circolatori, prevalentemente localizzati<br />

alle mani (fenomeno delle dita bianche), e problemi<br />

osteo-articolari. Per ovviare a questi inconvenienti si<br />

devono impiegare motoseghe con impugnature antivibranti<br />

(montate su supporti elastici e rivestite di<br />

materiale specifico) (Img. 25), deve essere effettuata<br />

una corretta manutenzione alla macchina, deve essere<br />

eseguita una corretta affilatura della catena e si<br />

deve alternare il lavoro con la motosega con altri lavori<br />

che non espongano a questo rischio. Un’ulteriore<br />

misura utile per ridurre l’esposizione è rappresentata<br />

dall’utilizzo di guanti antivibranti (vedi All. 6 - Vibrazioni;<br />

All. 2 - DPI).<br />

REGIONE TOSCANA - INDIRIZZI OPERATIVI REGIONALI<br />

SICUREZZA E SALUTE NEI CANTIERI FORESTALI<br />

Img.<br />

23<br />

Img.<br />

23a<br />

Img.<br />

24<br />

Corretto trasporto della motosega<br />

Errato trasporto della motosega<br />

Motosega con copribarra

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