regione toscana indirizzi operativi regionali sicurezza ... - PuntoSicuro
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Ammortizzatori di impugnature antivibranti di<br />
motosega<br />
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Tanica di <strong>sicurezza</strong> per il rifornimento in bosco<br />
La catena tagliente costituisce la principale fonte<br />
di rischio infortunistico nel lavoro con la motosega. Il<br />
contatto accidentale della catena con il corpo dell’operatore<br />
può provocare importanti ferite da taglio che<br />
possono risultare anche mortali. Particolarmente pericoloso<br />
per l’operatore è il fenomeno del rimbalzo<br />
(kick-back) della motosega. Questo si verifica quando<br />
la catena, nella zona della metà superiore della<br />
punta della barra, tocca inavvertitamente il legno in<br />
piena accelerazione. L’effetto risultante è una veloce<br />
rotazione della motosega intorno all’impugnatura anteriore<br />
con una violenta proiezione della barra e della<br />
catena tagliente contro l’operatore. Si può ridurre<br />
questo pericolo lavorando solamente con la catena<br />
ben tensionata e affilata, con limitatore di profondità<br />
non eccessivamente basso e utilizzando una catena<br />
“di <strong>sicurezza</strong>” a basso rimbalzo. Essenziale è la corretta<br />
posizione della mano sinistra con il pollice<br />
a chiudere la presa sull’impugnatura anteriore<br />
(Vedi Img. 16).<br />
Durante il lavoro si deve cercare, quando possibile, di<br />
appoggiarsi al materiale (fusto, tronco) che si sta<br />
lavorando e di appoggiarvi anche il corpo della<br />
motosega (per scaricarvi il peso e ridurre la trasmissione<br />
di vibrazioni a mani e braccia), usando<br />
la motosega come una leva con fulcro nel punto di<br />
appoggio con il fusto (Vedi Img. 17 e 18).<br />
Durante il lavoro bisogna tenere posture adatte per<br />
evitare ripercussioni sulle articolazioni e sull’apparato<br />
muscolo-scheletrico. La schiena deve stare diritta e<br />
per far questo può essere necessario lavorare inginocchiati<br />
(ginocchio destro a terra: è comodo anche<br />
perché è possibile appoggiare il braccio sinistro, che<br />
sostiene la motosega, sulla coscia sinistra) o flettendo<br />
un po’ le gambe (vedi All. 4 - Problemi ergonomici).<br />
Il corpo della motosega non deve mai superare<br />
l’altezza delle spalle e lavorare dietro alla linea<br />
delle gambe dell’operatore perché, oltre alla fatica<br />
di posture inadeguate, aumenta la difficoltà di controllo<br />
della macchina in caso di rimbalzo.<br />
L’operatore che utilizza la motosega, e l’eventuale<br />
aiutante, devono trovarsi in posizione di lavoro<br />
tale da non essere colpiti da movimenti imprevisti<br />
della macchina.<br />
Si ricorda l’obbligatorietà dell’utilizzo di DPI antitaglio<br />
(dipendentemente dal tipo di lavoro e quindi dalla<br />
valutazione dei rischi: guanti, giacche, pantaloni, calzature).<br />
Per questo e per i DPI previsti nell’uso della<br />
motosega si rimanda agli allegati (vedi All. 2 - DPI).<br />
L’uso della motosega, trattandosi di macchina mossa<br />
da un motore endotermico, comporta anche i seguenti<br />
rischi a ciò connessi:<br />
• possibilità di contatto con superfici calde (marmitta,<br />
motore ecc.);<br />
• impiego di liquidi infiammabili;<br />
• contatto con sostanze irritanti e/o nocive;<br />
• inalazione di vapori e di gas tossici (vedi All. 7 -<br />
Agenti chimici).<br />
È importante, per evitare l’inalazione di prodotti nocivi<br />
della combustione, che il motore della motosega<br />
sia carburato in maniera corretta e che venga<br />
fatta una regolare manutenzione.<br />
Per ridurre la fumosità dei gas di scarico, oltre ad<br />
una corretta carburazione, è opportuno utilizzare<br />
oli specifici per motori di motosega a due tempi<br />
attenendosi, nella preparazione della miscela,<br />
alle percentuali previste dai fabbricanti degli<br />
stessi (di solito 2% e anche di meno). Infine, per<br />
ridurre i rischi derivanti dall’inalazione dei gas<br />
della combustione, sono disponibili sul mercato<br />
carburanti speciali che possono limitare, anche<br />
significativamente, l’emissione di composti dannosi.<br />
Sempre per rispondere alle esigenze di protezione<br />
dell’ambiente, oggi sono disponibili sul mercato, per<br />
la lubrificazione della barra, oli lubrificanti di origine<br />
vegetale (biodegradabili).<br />
Per il rifornimento devono essere impiegate taniche<br />
omologate dotate di bocchettoni antitrabocco per evitare<br />
versamenti e fuoriuscite di carburante (Img. 26).<br />
REGIONE TOSCANA - INDIRIZZI OPERATIVI REGIONALI<br />
SICUREZZA E SALUTE NEI CANTIERI FORESTALI<br />
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