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regione toscana indirizzi operativi regionali sicurezza ... - PuntoSicuro

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Allegato 3<br />

Agenti Biotici<br />

132<br />

3.1.<br />

Considerazioni generali<br />

Le attività forestali possono comportare un rischio di<br />

esposizione ad agenti biologici e di contatto con altri<br />

organismi viventi quali insetti, rettili e mammiferi.<br />

Il rischio biologico nel settore forestale è di tipo<br />

potenziale, ovvero è determinato dalla presenza<br />

occasionale, ma concentrata, di agenti biologici<br />

(batteri, virus, funghi, endoparassiti) che possono<br />

determinare l’insorgenza di malattie non per<br />

uso deliberato degli stessi (come ad esempio si<br />

verifica nella produzione di vaccini o nella ricerca<br />

microbiologica), ma per contatti inevitabili in<br />

occasione di lavoro.<br />

La potenziale lesività del rischio è condizionata dalla<br />

presenza o carenza di opportune misure profilattiche<br />

collettive o individuali.<br />

3.2.<br />

Normativa in vigore<br />

Il titolo X del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. tratta della<br />

esposizione dei lavoratori da agenti biologici,<br />

in particolare l’allegato XLIV al punto 2 cita<br />

espressamente le attività nell’agricoltura come<br />

lavorazioni a rischio, nella fattispecie di tipo potenziale.<br />

L’allegato XLVI contiene l’elenco degli agenti biologici<br />

che sono classificati, come indicato nell’art. 268<br />

del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., nei seguenti 4 gruppi di<br />

pericolosità crescente:<br />

Gruppo 1: “un agente che presenta poche probabilità<br />

di causare malattie in soggetti umani”;<br />

Gruppo 2: “un agente che può causare malattie in<br />

soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori;<br />

è poco probabile che si propaghi nella comunità;<br />

sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche<br />

o terapeutiche” (agente poco trasmissibile, con<br />

elevata patogenicità, cioè capacità di indurre malattia,<br />

efficacemente neutralizzabile);<br />

Gruppo 3: “un agente che può causare malattie gravi<br />

in soggetti umani e costituisce un serio rischio per<br />

i lavoratori; l’agente biologico può propagarsi nella<br />

comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure<br />

profilattiche o terapeutiche” (facilmente trasmissibile,<br />

REGIONE TOSCANA - INDIRIZZI OPERATIVI REGIONALI<br />

SICUREZZA E SALUTE NEI CANTIERI FORESTALI<br />

elevata patogenicità, facilmente neutralizzabile);<br />

Gruppo 4: “un agente che può provocare malattie<br />

gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio<br />

per i lavoratori e può presentare un elevato rischio<br />

di propagazione nella comunità; non sono disponibili,<br />

di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche”<br />

(facilmente trasmissibile, elevata patogenicità, scarse<br />

o nulle le possibilità di neutralizzazione).<br />

Gli agenti dell’elenco non compresi nei gruppi 2, 3 e<br />

4 sono automaticamente inseriti nel gruppo 1.<br />

3.3.<br />

Possibili interazioni con<br />

l’organismo<br />

A - Meccanismo immunitario<br />

È il principale meccanismo difensivo messo in<br />

atto dall’organismo contro le infezioni ed è basato<br />

sull’interazione tra il microrganismo e il sistema<br />

immunitario del soggetto infettato; questo viene<br />

stimolato a produrre anticorpi specifici che<br />

aggrediscono l’agente infettante con la finalità di<br />

neutralizzarlo.<br />

In particolari casi il sistema immunitario può essere<br />

depresso, in altre parole l’infezione fa sì che la<br />

produzione di anticorpi, anziché aumentare, venga<br />

inibita, con relativa caduta delle difese immunitarie e<br />

propagazione dell’infezione.<br />

Malattie preesistenti (tumori, diabete, infezioni virali)<br />

possono di per sé deprimere la risposta immunitaria e<br />

rendere i soggetti che ne sono portatori più suscettibili<br />

a contrarre infezioni.<br />

Talora, come avviene nell’allergia, può determinarsi<br />

una condizione di ipersensibilità: ovvero la risposta<br />

immunitaria all’agente biologico è esagerata e<br />

diventa essa stessa causa del danno.<br />

B - Meccanismo tossinogenico<br />

I microrganismi, introdotti per via respiratoria,<br />

alimentare, attraverso le ferite ecc., producono tossine<br />

esogene (emesse “attivamente” dal microrganismo<br />

stesso) ed endogene (liberate a seguito della<br />

distruzione della membrana cellulare), in entrambi i<br />

casi sono queste sostanze ad esplicare la loro azione<br />

sull’organismo ospite causando i danni.

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