Rapporto PiT Salute 2007MMG Tipologia segnalazioni %In<strong>di</strong>sponibilità e irreperibilità 23,1Accesso informazioni 19,7Rifiuto <strong>di</strong> prescrizioni 14,5Malpractice, sospetti errori 13,7Comportamento 9,4Deficit <strong>di</strong> orientamento e accesso ai servizi (in<strong>di</strong>cazioni su servizi, esenzioni, etc.) 8,5Richieste <strong>di</strong> pagamento 5,1Inadeguatezza orari 2,6Mobilità Sanitaria 1,7Ricusazione Assistito 1,3Altro 0,4Totale 100%Come si può vedere nella tabella i citta<strong>di</strong>ni lamentano soprattutto la mancanza <strong>di</strong><strong>di</strong>sponibilità e la irreperibilità dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale (23,1%). Dal me<strong>di</strong>co che èreperibile per due sole ore al giorno, alle molte segnalazioni <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci che ricevono soloper appuntamento, al me<strong>di</strong>co che non è mai raggiungibile al telefono. In alcuni casi, sesono reperibili, visitano frettolosamente, come si evince da quanto racconta questacitta<strong>di</strong>na:Due giorni prima <strong>di</strong> un infarto mio compagno si era recato dal me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base perché dacirca un mese accusava un malessere generale ma abbastanza circoscritto : aci<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>stomaco, dolore all'altezza del plesso solare e sentiva "come un pugnale conficcato propriolì. Consegnò al me<strong>di</strong>co anche le ultime analisi che fotocopiò ma non guardò e doponemmeno essere stato visitato sentenziò che era stress e gli prescrisse un gastroprotettore.Il giorno dopo ha avuto un infarto . Ora io credo fermamente che se ciascuno svolgesse almeglio il proprio lavoro certe cose non succederebbero...Al secondo punto, con il 19,7% delle segnalazioni, viene messa in evidenza la <strong>di</strong>fficoltà adottenere informazioni <strong>di</strong> ogni genere: dal <strong>di</strong>ritto alla visita a domicilio, alla prescrizione <strong>di</strong>farmaci ed esenzioni sul ticket, a informazioni sulle prestazioni a pagamento. Elevataanche la percentuale <strong>di</strong> segnalazioni sul rifiuto <strong>di</strong> prescrizioni (14,7%).Ho iniziato terapie infrarossi. Mi reco presso lo stu<strong>di</strong>o per richiedere la ricetta me<strong>di</strong>ca, ladottoressa mi fa due richieste <strong>di</strong>cendomi che una delle terapie è a pagamento. Al centrovengo informata che anche la seconda terapia è convenzionata. Ciò comportava unaggravio per me, essendo due richieste, <strong>di</strong> doppio ticket. Chiamo la dottoressa chiedendouna nuova richiesta, ma dato che il suo orario <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o coincideva con la fine della miaterapia, chiedo se può lasciarmi la nuova richiesta in cassetta postale. Mi viene risposto <strong>di</strong>no, che il problema non è il loro se io non ho nessuno da mandare a stu<strong>di</strong>o, che nonsapevano che la terapia richiesta era in convenzione e che era mio compito informarmi <strong>di</strong>questo.Le segnalazioni su possibili errori me<strong>di</strong>ci sono il 14;5% del totale.Quando finalmente si riesce a incontrare il me<strong>di</strong>co, recandosi personalmente e con nonpoche <strong>di</strong>fficoltà (soprattutto per anziani e portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap) al suo stu<strong>di</strong>o, spesso ci sisente rispondere poco educatamente, a volte anche con aggressività:Citta<strong>di</strong>nanzattiva-Tribunale per i <strong>di</strong>ritti del malato133
Rapporto PiT Salute 2007Mia madre è <strong>di</strong>sabile da 7 anni, ora è anche affetta da un tumore. È in cura da unospecialista che ha redatto un certificato che avrebbe dovuto leggere il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base, perpoi riportarlo allo specialista lo stesso giorno. Ho chiamato il me<strong>di</strong>co presso l’ambulatorioma non ha risposto nessuno perché non era l’orario d’apertura (dalle 17 alle 18).Vista l’urgenza ho pensato bene <strong>di</strong> chiamare a casa del me<strong>di</strong>co, ha risposto la moglie escocciata mi ha detto che non intendeva mettersi alla ricerca del marito. Il giorno dopo misono recata durante l’orario dell’ambulatorio e la segretaria mi ha consegnato un fogliodove era scritto che il me<strong>di</strong>co ci aveva ricusati.Il comportamento scorretto dei me<strong>di</strong>ci viene segnalato nel 9,4% dei casi.Crescono, invece, le segnalazioni rispetto il deficit <strong>di</strong> orientamento (8,6%).I citta<strong>di</strong>ni vengono lasciati soli, proprio da chi dovrebbe essere un punto <strong>di</strong> riferimentonell’affrontare le complessità e gli ostacoli del sistema sanitario. In questo vuoto <strong>di</strong>orientamento e informazioni c’è anche chi esprime i propri dubbi sul pagamento <strong>di</strong> servizi(5,2%):Sono invalida civile, ho dovuto fare la visita <strong>di</strong> rive<strong>di</strong>bilità e mi hanno tolto l’assegnod’accompagno. Ho presentato ricorso e avevo bisogno <strong>di</strong> un certificato me<strong>di</strong>co redatto dalmio me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base nel quale si <strong>di</strong>chiarava che ero impossibilitata a recarsi a visita pressola Asl a causa della mia con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> salute.Oltre al fatto che il me<strong>di</strong>co ha sbagliato 2 certificati me<strong>di</strong>ci, non usando, a dettadell’avvocato, delle formule necessarie all’accoglimento della richiesta; mi ha fattocomunque pagare 30 euro l’uno, al terzo, riuscito bene, ha chiesto i soliti 30 euro. per untotale <strong>di</strong> 90 euro. Ho preteso la ricevuta e la segretaria ha detto che allora in quel casoavrei dovuto pagare altri 30 euro a certificato!Infine i citta<strong>di</strong>ni lamentano orari non appropriati (2,6%), oppure problemi <strong>di</strong> assegnazionetemporanea del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia quando ci si trova in un’altra Regione,(mobilitàsanitaria 1,3%). In misura minore (1,3%) viene segnalata la ricusazione dell’assistito,ovvero la decisione del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> non assistere più un determinato paziente.fonte: Citta<strong>di</strong>nanzattiva-Tribunale per i <strong>di</strong>ritti del malato, 2007Citta<strong>di</strong>nanzattiva-Tribunale per i <strong>di</strong>ritti del malato134