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rapporto annuale di cittadinanzattiva (9 mega) - Associazione ...

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Rapporto PiT Salute 2007Il 3,8% delle segnalazioni si riferisce alla maggiore velocità delle prestazioni attraverso ilregime intramurario a fronte <strong>di</strong> tempi estremamente lunghi per quello Istituzionale. Inparticolare ci preme precisare che, <strong>di</strong> fatto, l’intramoenia viene segnalata dagli operatorisanitari come alternativa ai lunghi tempi <strong>di</strong> attesa del canale pubblico, anziché come unostrumento attraverso il quale il citta<strong>di</strong>no possa scegliere un particolare me<strong>di</strong>co.Ciò si pone in contrasto con le conclusioni alle quali è giunta la Commissione Igiene eSanità del Senato con l’indagine conoscitiva sulla libera professione me<strong>di</strong>ca intramuraria,con particolare riferimento alle implicazioni sulle liste <strong>di</strong> attesa e alle <strong>di</strong>sparità nell’accessoai servizi sanitari pubblici. Inoltre la Legge 3 agosto 2007, n. 120 (G.U. n. 181 del6/8/2007) “Disposizioni in materia <strong>di</strong> attività libero professionale intramuraria e altrenorme in materia sanitaria” prevede il progressivo allineamento dei tempi <strong>di</strong> erogazionedelle prestazioni del canale Istituzionale a quello intramurario.E’ superfluo precisare che la <strong>di</strong>fferenza dei tempi <strong>di</strong> erogazione dei due canali induce ilcitta<strong>di</strong>no ad accedere in intramoenia sostenendo costi che si avvicinano <strong>di</strong> molto alprivato.Le Istituzioni come previsto dalla Legge 3 agosto 2007 devono necessariamenteimpegnarsi nel monitoraggio dei tempi <strong>di</strong> erogazione dei due canali e garantire attraversospecifiche misure ad hoc il progressivo allineamento degli stessi.Il 3,7 % delle segnalazioni si riferisce al mancato riconoscimento dell’urgenza all’atto dellaprenotazione, delineando al contrario un normale percorso <strong>di</strong> attesa senza valutareconcretamente le reali necessità dei pazienti. In merito a questo aspetto è necessarioricordare l’importante ruolo che deve essere svolto dal MMG.Il 3,4% ha ad oggetto il ricorso al privato e all’intramoenia per ottenere l’erogazione delleprestazioni. Tale fenomeno rappresenta la <strong>di</strong>retta conseguenza del mancato rispetto deitempi massimi <strong>di</strong> attesa e/o <strong>di</strong> tempi <strong>di</strong> attesa incompatibili con le esigenze <strong>di</strong>agnosticoterapeutiche dei pazienti. Anche in questo caso chi paga le spese <strong>di</strong> una me<strong>di</strong>ocregestione della sanità continua ad essere sempre il citta<strong>di</strong>no.Il 2,6% delle segnalazioni ci informa <strong>di</strong> ritar<strong>di</strong> e/o mancate erogazioni <strong>di</strong> prestazioni percarenze strutturali e/o <strong>di</strong> apparecchiature.La mancata conoscenza della normativa da parte degli operatori sanitari rappresental’1,1% delle segnalazioni, che concorre a far si che i citta<strong>di</strong>ni si rivolgano alla nostraorganizzazione per ottenere le informazioni <strong>di</strong> cui necessitano a livello normativo ed inparticolar modo sui propri <strong>di</strong>ritti.In molti casi la scarsa conoscenza della normativa nei <strong>di</strong>pendenti pubblici induce ilcitta<strong>di</strong>no a scelte errate che non sono nel suo interesse.Al fine <strong>di</strong> migliorare l’organizzazione e la qualità dei servizi resi ai citta<strong>di</strong>ni è necessarioche le Amministrazioni curino e monitorino la costante formazione dei <strong>di</strong>pendenti, in casocontrario le Organizzazioni civiche come le nostre dovranno costantemente farsi carico <strong>di</strong>attività che invece sono proprie delle stesse Amministrazioni.Le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso al CUP si attestano allo 0,8% delle segnalazioni, accentuandoancor <strong>di</strong> più la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso alle prestazioni entro i tempi previsti dalla normativa e/o compatibili con lo stato <strong>di</strong> salute.Citta<strong>di</strong>nanzattiva-Tribunale per i <strong>di</strong>ritti del malato72

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