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rapporto annuale di cittadinanzattiva (9 mega) - Associazione ...

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Rapporto PiT Salute 2007segnalazioni in tema <strong>di</strong> riabilitazione presso strutture riabilitative, +3%) e comportamentoscorretto degli operatori (+6%).Farmaci (3,9% del totale delle segnalazioni, +1,4% rispetto all’anno passato):Dalle <strong>di</strong>sposizioni in finanziaria sull’uso degli off label alle <strong>di</strong>verse azioni adottate dalleRegioni per contenere il costo della spesa farmaceutica, molti sono stati i provve<strong>di</strong>mentientrati in vigore nel 2007 che si sono fatti sentire sulla pelle – e le tasche - dei citta<strong>di</strong>ni:<strong>di</strong> certo, in misura ben maggiore rispetto agli auspicati effetti della liberalizzazione deifarmaci avviata da metà 2006, ancora in secondo piano per molti citta<strong>di</strong>ni, visto che il37% delle segnalazioni denuncia come prioritario le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso ai farmaci.Seguono, problemi nella loro <strong>di</strong>stribuzione e relativa <strong>di</strong>fficoltà del citta<strong>di</strong>no ad usufruirne(14%), nonché alti costi inerenti farmaci <strong>di</strong> fascia C, farmaci innovativi non riconosciuti inItalia e prodotti parafarmaceutici (13%).In particolare, nell’ultimo anno, il 55% delle segnalazioni relative alle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accessoai farmaci riguarda le limitazioni delle nuove note AIFA, che da gennaio 2007 hanno resoper molti citta<strong>di</strong>ni più <strong>di</strong>fficile accedere ad alcune specialità me<strong>di</strong>cinali. Un ulteriore 19%riguarda invece malati cronici o affetti da malattie rare che sono costretti a pagare ilfarmaco perché risulta in classe C e non erogabile, quin<strong>di</strong>, dal SSN. Segue, un 14% <strong>di</strong>segnalazioni aventi ad oggetto i farmaci off label: molti citta<strong>di</strong>ni utilizzano farmaci conin<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong>versa da quella consentita; farmaci che risultano necessari ed insostituibili,ma che - essendo off label – sono completamente a loro carico.Una ulteriore considerazione rende meglio l’idea delle conseguenze apportate dalle noteAIFA: a lamentarsi delle restrizioni introdotte con la nota 4 sono soprattutto personeaffette da neuropatie, sclerosi multipla, fibromialgia, dolore associato al Parkinson,pazienti che utilizzavano i farmaci erogati dal SSN come sollievo alla propria patologia,farmaci che ora - non rientrando tra le categorie previste dalla nota - non possono chepagare <strong>di</strong> tasca propria.Odontoiatria (3,2% del totale delle segnalazioni, -0,4% rispetto all’anno passato):In lieve flessione rispetto all’anno passato, le segnalazioni in tema <strong>di</strong> odontoiatria in circaun caso su quattro denunciano malpractice: si va da presunti errori me<strong>di</strong>ci a <strong>di</strong>fficoltà perottenere il risarcimento del danno, a carenze igieniche con conseguenti infezioni contrattedal dentista.A parte casi <strong>di</strong> malpractice, i citta<strong>di</strong>ni segnalano anche <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso alleinformazioni (spicca il rifiuto dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere perizie), carenti con<strong>di</strong>zioni strutturalidelle strutture pubbliche, scarsa trasparenza <strong>di</strong> costi e tariffe. Al riguardo, si ammette sial’inaccessibilità dei costi che la pratica <strong>di</strong> avallare sconti in cambio della rinuncia allaricevuta.Salute mentale (2,2% del totale delle segnalazioni, -0,6% rispetto all’anno passato):Grosso modo costanti in valore assoluto, i dati in tema <strong>di</strong> salute mentale preoccupano perla fascia <strong>di</strong> età - bassa e me<strong>di</strong>o bassa - delle persone coinvolte: una segnalazione suquattro riguarda la vita <strong>di</strong> un giovane (fascia <strong>di</strong> età 0-22), mentre un altro 43% fariferimento ad adulti fino a 53 anni.Quello che si registra, è un vero e proprio allarme sociale, dato che nel 25% dei casi vienedenunciata una insostenibilità della situazione in famiglia, e nel 22% <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accessoalle cure pubbliche. Nello specifico, se quest’ultimo è un dato nella sostanza stabilerispetto al 2006, quello relativo alla insostenibilità della situazione familiare è invecetriplicato: alla assenza <strong>di</strong> rete e servizi <strong>di</strong> supporto e presa in carico, sempre più siCitta<strong>di</strong>nanzattiva-Tribunale per i <strong>di</strong>ritti del malato8

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