11.07.2015 Views

rapporto annuale di cittadinanzattiva (9 mega) - Associazione ...

rapporto annuale di cittadinanzattiva (9 mega) - Associazione ...

rapporto annuale di cittadinanzattiva (9 mega) - Associazione ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Rapporto PiT Salute 2007PLS Tipologia segnalazioni %Malpractice 29In<strong>di</strong>sponibilità e irreperibilità 19Comportamento relazionale e professionale 14Mobilita’ e assistenza 14La libera scelta non può essere effettuata 10Rifiuto prescrizioni 9Inadeguatezza stu<strong>di</strong> (<strong>di</strong>stanza, orari, attrezzature ) 5Totale 100%Un altro problema, che costantemente negli anni, viene segnalato rispetto ai pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong>libera scelta è la loro in<strong>di</strong>sponibilità e irreperibilità (19%).Dalle prescrizioni fatte per telefono, senza visitare il bimbo, ai genitori costretti a portare ilproprio figlio allo stu<strong>di</strong>o anche con la temperatura a 40°, perché il pe<strong>di</strong>atra si rifiuta <strong>di</strong>recarsi a domicilio (non lo ritiene necessario), a conseguenze anche gravissime <strong>di</strong> unamancata visita. Spesso i genitori vengono poi maltratti, perché considerati troppo ansiosi.Il 14%, infatti, lamenta un comportamento relazionale e professionale dei pe<strong>di</strong>atri nonadeguato.La stessa percentuale (14%) <strong>di</strong> segnalazioni giunge soprattutto per problemi <strong>di</strong> mobilità“forzata” a livello intraregionale. I pe<strong>di</strong>atri sul territorio non sono sufficienti e spesso ènecessario allontanarsi molto da casa per raggiungere il loro stu<strong>di</strong>o. Da ciò, l’impossibilità<strong>di</strong> operare una scelta rispetto a chi affidare la cura dei propri figli, perché nei piccolicentri, per esempio, si può contare solo su un pe<strong>di</strong>atra (10%) ed ai citta<strong>di</strong>ni non va giù <strong>di</strong>dover accontentarsi <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atri non attenti, che si rifiutano <strong>di</strong> visitare a domicilio i propripazienti o i cui orari <strong>di</strong> apertura non sono adeguati alle esigenze dei genitori e dei bambini(inadeguatezza degli stu<strong>di</strong> 5%).Il Pe<strong>di</strong>atra che opera in paese, il quale è l'unico a gestire l'assistenza me<strong>di</strong>ca dei bambini,svolge la propria professione in maniera del tutto approssimativa, se va bene; perchéspesso e volentieri emette <strong>di</strong>agnosi sbagliate prescrivendo farmaci inutili e spesso dannosiper i piccoli pazienti. E’ vero che, come <strong>di</strong>ce la ASL, non è possibile cambiarlo solo perchénel mio paese non ci sono altri pe<strong>di</strong>atri?Oltre a quella intraregionale non mancano casi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> assegnazione del pe<strong>di</strong>atra aipiccoli pazienti che seguono i propri genitori in altre Regioni; fenomeno che si è acuitonell’ultimo anno.I citta<strong>di</strong>ni si trovano, pertanto, frequentemente <strong>di</strong> fronte l’impossibilità <strong>di</strong> scegliere ilpe<strong>di</strong>atra. Non vengono ascoltati nelle proprie richieste, spesso legittime. A volte devonoaccontentarsi <strong>di</strong> una consulenza telefonica e capita che siano costretti a pagare leconseguenze <strong>di</strong> tanta superficialità.Citta<strong>di</strong>nanzattiva-Tribunale per i <strong>di</strong>ritti del malato141

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!