Rapporto PiT Salute 2007Rispetto all’accesso alle informazioni c’è da aggiungere che, spesso i citta<strong>di</strong>ni checontattano il PiT Salute necessitano <strong>di</strong> conoscere le modalità <strong>di</strong> attivazione del servizio <strong>di</strong>Assistenza domiciliare; da cui si evince la carenza <strong>di</strong> informazioni da parte <strong>di</strong> chi ha ildovere <strong>di</strong> comunicarle.Di rilievo anche le segnalazioni giunte in merito all’attesa prospettata per l’attivazione delservizio (14,8%), che spesso si conclude in una richiesta vana a causa dell’inesistenza delservizio stesso (5,6% dei casi), o della mancata attivazione (13% dei casi).Il problema dell’attesa riguarda in particolare i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>messi da una strutturaospedaliera o residenziali, che dovrebbero vedersi attivato il servizio <strong>di</strong> assistenzadomiciliare tempestivamente rispetto al loro ritorno a casa. I tempi <strong>di</strong> attesa, al contrario,vanno dai 20 gg. a 2 mesi.Mio padre ha subito una tracheotomia, ha la cannula ed è sotto ossigeno terapia24/24h. Ha avuto un infarto ed è stato ricoverato da 3/08 fino al 17/08. Abbiamofatto richiesta per l’assistenza domiciliare, ma hanno detto che i me<strong>di</strong>ci erano inferie e quin<strong>di</strong> comunque l’attesa sarebbe stata <strong>di</strong> 2 settimane. Il tempo previsto èpassato ma non è arrivato alcun me<strong>di</strong>co. Mio padre ha bisogno <strong>di</strong> unopneumologo che lo visiti e che prescriva la bombola <strong>di</strong> ossigeno piccola; inoltre habisogno che venga sistemata la cannula. Che fare?Il resto delle segnalazioni si riferisce al “come” viene erogato il servizio.Il 7,4% segnala l’insufficienza delle ore <strong>di</strong> trattamento (es.: 2 ore <strong>di</strong> trattamento al giornoo <strong>di</strong> sole 3 volte a settimana per un malato <strong>di</strong> Alzheimer); per il 3,7% dei casi l’assistenzarisulta essere <strong>di</strong>scontinua e, nel 5,6% dei casi, il servizio <strong>di</strong> assistenza sanitaria adomicilio viene sospeso senza preavviso; per quest’ultimo la motivazione data è lamancanza <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> necessari a garantire un servizio continuativo.Nel 5,6% dei casi l’Assistenza Domiciliare non viene attivata per mancanza <strong>di</strong> personaleo, se è attivata, il servizio non risulta essere fornito da personale specializzato per lapatologia da trattare. Ciò è riferito soprattutto dai malati cronici: il servizio risulta esserenon idoneo anche a causa <strong>di</strong> carenza formativa degli “addetti ai lavori”.In rilievo anche la presenza <strong>di</strong> segnalazioni relative al comportamento degli operatori(13%), che spesso hanno atteggiamenti sgarbati nei confronti degli assistiti.Mio marito è malato psichiatrico. Dal CAD (Centro Assistenza Domiciliare)perio<strong>di</strong>camente arrivano delle infermiere per effettuare i prelievi. Volevo segnalarela scortesia <strong>di</strong> una delle infermiere che viene ad effettuare l’Assistenza Domiciliare.Quest’infermiera mi tratta molto male e non mi da mai la possibilità <strong>di</strong> rispondere.La patologia <strong>di</strong> mio marito è già problematica <strong>di</strong> suo: non ammetto anche untrattamento <strong>di</strong> questo tipo da chi dovrebbe dare in qualche modo un sostegno.Citta<strong>di</strong>nanzattiva-Tribunale per i <strong>di</strong>ritti del malato153
Rapporto PiT Salute 2007fonte: Citta<strong>di</strong>nanzattiva-Tribunale per i <strong>di</strong>ritti del malato, 2007AD Comparazione segnalazioni ultimi 2 anni 2007 2006Informazioni e burocrazia 27,8% 35,2%Liste d’attesa 14,8% 4,8%Comportamento professionale 13,0% 10,4%Assistenza mai attivata 13,0% 2,4%Inesistenza servizio AD 5,6% 1,2%Improvvisa sospensione 5,6% 3,6%Qualità scarsa 1,9% 12,0%Quantità insufficiente 7,4% 12,8%Senza le figure prof. necessarie 5,6% 3,2%Servizio <strong>di</strong>scontinuo 3,7% 1,8%Errore terapeutico 1,6% 3,8%Confrontando le segnalazioni pervenute nel 2007, con le segnalazioni giunte sul temadell’assistenza domiciliare dello scorso anno, emerge, in aumento esponenziale, lapercentuale <strong>di</strong> dati sull’assistenza mai attivata ed un aumento <strong>di</strong> segnalazioni inerenti lamancanza del servizio <strong>di</strong> Assistenza Domiciliare presso le proprie ASL (cresciuto dall’1,2%del 2006 al 5,6% del 2007).Si registra un incremento dell’1,9% per segnalazioni sulla <strong>di</strong>scontinuità del servizio esull’improvvisa sospensione dei trattamenti (+2%).Un + 2,6% anche per le segnalazioni riguardanti il comportamento professionale deglioperatori addetti al servizio ADI.Ancora troppo spesso mancano le figure professionali necessarie (5,6% del 2007 contro il3,2% dello scorso anno).Citta<strong>di</strong>nanzattiva-Tribunale per i <strong>di</strong>ritti del malato154