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rapporto annuale di cittadinanzattiva (9 mega) - Associazione ...

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Rapporto PiT Salute 2007Sintesi dei principali risultatiMalpractice (18% del totale delle segnalazioni, -2% rispetto all’anno passato):Benché si rafforzi il trend <strong>di</strong>scendente che ha avuto inizio dal 2005, le segnalazioni <strong>di</strong>presunti errori me<strong>di</strong>ci si confermano anche nel 2007 quale principale terreno <strong>di</strong> scontrotra i citta<strong>di</strong>ni e la sanità italiana: a confermarlo, il 18% complessivo <strong>di</strong> lamentele esegnalazioni giunte a PiT Salute nel 2007.Il presunto errore, in particolare, sembrerebbe annidarsi principalmente durante unintervento chirurgico (66% delle segnalazioni sulla malpractice) piuttosto che al momento<strong>di</strong> emettere una <strong>di</strong>agnosi (28%). E conseguentemente, con più facilità in sede <strong>di</strong> ricovero(91%, in particolar modo negli ospedali) piuttosto che in altri contesti e luoghi.Nello specifico, presunti errori si concentrerebbero con maggior frequenza in ortope<strong>di</strong>a(18%), oncologia (12%), chirurgia generale (9%), ginecologia-ostetricia (7%), odontoiatriae oculistica (5% ciascuno).La complessiva <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> segnalazioni, sicuramente un fattore da sottolinearepositivamente, si riflette un po’ in ogni area specialistica. Rispetto al 2006, però, sisegnalano in controtendenza soprattutto car<strong>di</strong>ologia (+2%) e chirurgia generale (+1%).Accesso a informazioni & documentazione (17% del totale delle segnalazioni, +1,2%rispetto all’anno passato):Tema trasversale che troviamo al secondo posto, dopo la malpractice, nella hit dellesegnalazioni più frequenti, con netta preponderanza <strong>di</strong> lamentele legate a <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong>accesso più alle informazioni che alla documentazione.Il dato relativo all’accesso accesso alle informazioni (13% delle segnalazioni totali) si confermasugli stessi valori registrati dal 2005, e contempla principalmente richieste generiche sucome accedere ai servizi sanitari e su come orientarsi nelle scelte (rispettivamente 26% e22%). Seguono richieste <strong>di</strong> informazioni su strutture & me<strong>di</strong>ci (19%) nonché suconsulenze e temi legati alla tutela legale dei propri <strong>di</strong>ritti (11%).Meno frequenti rispetto alle richieste <strong>di</strong> informazioni, le segnalazioni riguardantil’accessibilità alla documentazione me<strong>di</strong>ca (pari al 4% delle segnalazioni totali) sono <strong>di</strong>estremo interesse per via <strong>di</strong> note <strong>di</strong>sfunzioni (quali lungaggini e costi per ottenerne copia)spesso oggetto <strong>di</strong> cronaca sui me<strong>di</strong>a, dato confermatoci dal trend in costante ascesa dal2005. Nello specifico, in un caso su due i citta<strong>di</strong>ni denunciano problemi inerenti il rilascio<strong>di</strong> cartelle cliniche e referti iconografici. Significative anche le segnalazioni inerenti<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso ad atti amministrativi pubblici (15%), precedute da richieste <strong>di</strong>carattere più generale riguardanti il <strong>di</strong>ritto all’accesso alla documentazione clinica (21%).Invali<strong>di</strong>tà (8,2% del totale delle segnalazioni, +1,6% rispetto all’anno passato):In aumento dal 2004, nelle segnalazioni in tema <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà civile – al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> unaconsistente domanda <strong>di</strong> informazioni <strong>di</strong> carattere generale (pari al 36% delle segnalazionisulla invali<strong>di</strong>tà) - emerge con forza un atteggiamento <strong>di</strong> denuncia che con <strong>di</strong>versesfaccettature raccoglie il 40% delle segnalazioni. In particolare, viene denunciato ilmancato riconoscimento della con<strong>di</strong>zione invalidante e quin<strong>di</strong> della indennità economica(17% delle segnalazioni); si denuncia una <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso alle informazioni durantel’iter che dovrebbe portare al riconoscimento dell’invali<strong>di</strong>tà (15%); si denuncia altresì laviolazione dei propri <strong>di</strong>ritti con contestuale necessità <strong>di</strong> intraprendere azioni legali (8%).Limitatamente ai soli casi <strong>di</strong> mancato riconoscimento della invali<strong>di</strong>tà, la principalesegnalazione riguarda il mancato riconoscimento dell’indennità <strong>di</strong> accompagnamento(30%). In un ulteriore 27% <strong>di</strong> casi, invece, si ritiene inadeguata al reale stato <strong>di</strong> salute la4Citta<strong>di</strong>nanzattiva-Tribunale per i <strong>di</strong>ritti del malato

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