rapporto annuale di cittadinanzattiva (9 mega) - Associazione ...
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Rapporto PiT Salute 2007Liste <strong>di</strong> attesa (5,5% del totale delle segnalazioni, +0,9% rispetto all’anno passato):Da cinque anni in preoccupante aumento, il fenomeno delle lunghe liste <strong>di</strong> attesarappresenta - oltre che una delle cause della mobilità sanitaria - l’ostacolo principaleall’effettiva fruizione delle prestazioni sanitarie in<strong>di</strong>viduate nei Livelli Essenziali <strong>di</strong>Assistenza nonché alla tempestività e qualità delle cure.L’area maggiormente interessata dal fenomeno delle liste <strong>di</strong> attesa è la <strong>di</strong>agnostica con il58% delle segnalazioni, seguita dalla specialistica con il 31% e dagli interventi chirurgicicon il 9%.I citta<strong>di</strong>ni segnalano: uso <strong>di</strong>ffuso (soprattutto nelle aree <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica e specialistica) delblocco delle liste <strong>di</strong> attesa; mancato rispetto dei tempi previsti dalla normativa a livellonazionale; attese incompatibili con le necessità <strong>di</strong>agnostico-terapeutiche; tempi <strong>di</strong> attesasuperiori alla perio<strong>di</strong>cità dei controlli; tempi notevolmente più brevi per l’erogazione dellaprestazione in intramoenia rispetto al canale istituzionale; carenza <strong>di</strong> informazioni sullanormativa e sui rimborsi; conseguente necessità <strong>di</strong> dover ricorrere al privato eall’intramoenia.La maggioranza delle segnalazioni sulle liste <strong>di</strong> attesa si riferisce al territorio della propriaASL <strong>di</strong> residenza (49%); segue con uno scarto minimo l’ospedale o azienda ospedaliera(47%), quin<strong>di</strong> la clinica privata convenzionata con il 4%.Tempi massimi segnalati per alcune prestazioni <strong>di</strong>agnostiche: al primo posto lamammografia con 540 giorni <strong>di</strong> attesa ed un aumento <strong>di</strong> 140 giorni rispetto al 2006.Peggiorano anche i dati per ecocolordoppler (420 gg. +240 rispetto al ‘06), colonscopiacon anestesia (300 gg. +60 rispetto al ‘06), risonanza magnetica (270 gg. +90 rispettoal ‘06), ecocar<strong>di</strong>ogramma (240 gg. +70 rispetto al ‘06) e ecografia tiroidea (220 gg.+100 rispetto al ‘06). Diminuiscono, <strong>di</strong> contro, i giorni <strong>di</strong> attesa massimi per gastroscopia(180 gg. –60 rispetto al ‘06) e ecografia (150 gg. –50 rispetto al 2006).Tempi massimi segnalati per visite specialistiche: la prestazione specialistica con il piùampio tempo massimo segnalato è la visita oculistica con 630 giorni <strong>di</strong> attesa e unaumento rispetto al ‘06 <strong>di</strong> 510 giorni. Peggiorano anche i dati per visita senologica (365gg +185 rispetto al ’06), visita ortope<strong>di</strong>ca (300 gg. +120 rispetto al ’06), visita fisiatrica(210 gg. +124 rispetto al ’06). Diminuiscono, <strong>di</strong> contro, i giorni <strong>di</strong> attesa massimi pervisita car<strong>di</strong>ologia e urologica (ciascuno 180 gg. – 30 rispetto al ’06), visita pneumologica(150 gg. – 366 rispetto al ‘06).Tempi massimi segnalati per alcuni interventi chirurgici: l’intervento chirurgico chepresenta la maggiore attesa massima è quello <strong>di</strong> protesi al ginocchio con 480 giorni. Gliinterventi che hanno subito un aumento dei tempi <strong>di</strong> attesa massimi rispetto al 2006 sonointervento <strong>di</strong> cataratta (240 gg. +60 rispetto al ’06) e coronarografia (90 gg. +55 rispettoal ‘06). Diminuiscono, <strong>di</strong> contro, i giorni <strong>di</strong> attesa massimi per intervento alla tiroide (150gg. – 150 rispetto al ‘06), estrazione <strong>di</strong> denti (90 gg. – 300 rispetto al ‘06), intervento <strong>di</strong>protesi d’anca (138 gg. – 42 rispetto al ‘06), intervento al setto nasale per tumore dellapelle (75 gg. – 15 rispetto al ‘06).Ricoveri e <strong>di</strong>missioni (5% del totale delle segnalazioni, -1,4% rispetto all’anno passato):Alla costante flessione <strong>di</strong> dati che contrad<strong>di</strong>stingue da cinque anni i ricoveri, si affianca lanovità della <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> segnalazioni anche per quel che riguarda le <strong>di</strong>missioni.In tema <strong>di</strong> ricoveri (3% del totale delle segnalazioni), le principali lamentele riguardanosospetti e dubbi sull’inadeguatezza della terapia (21%), ricoveri negati (19%), <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong>accesso alle informazioni in ospedale (16%) e ricoveri in reparti inadeguati (9%).Citta<strong>di</strong>nanzattiva-Tribunale per i <strong>di</strong>ritti del malato6