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tuttora danneggiati) da trattamenti negligenti
e inappropriati, e il loro salvataggio o recupero
è (non solo) finanziariamente impegnativo. Ma
la parte peggiore è che la perdita di qualsiasi
monumento è definitiva, irreversibile e
insostituibile, il che priva il dato paese di una
parte della sua storia e unicità.
IMPORTANTE
Tra i principali fattori negativi che influenzano
lo stato di conservazione dei monumenti
culturali e naturali vi sono in gran parte la
mancanza di attenzione e l’indifferenza delle
persone. Sta infatti a noi, decidere come
trattare questi beni e se conservarli per le
generazioni future. Probabilmente, non è in
nostro potere influenzare i terremoti, le piogge
acide o lo sviluppo dei trasporti, ma possiamo
certamente fare qualcosa per cambiare la
nostra negligenza, disattenzione e indifferenza
verso il nostro patrimonio naturale e culturale.
FATTI
RIFERIMENTO: Avete mai sentito parlare
dell’antica cultura argarica (La Almoloya)
nella penisola iberica, in Spagna? Fu
un’impressionante scoperta archeologica
fatta nel 1944, ma è solo recentemente, nel
2013, che il reale valore di questo sito della
preistoria europea è apparso evidente grazie
ad un progetto archeologico chiamato Progetto
La Bastida. Risale a circa 4000 anni fa nell’età
del bronzo e ha un grande potenziale per
comprendere il nostro passato, il patrimonio e
la cultura. La società argarica è stata una pietra
miliare della vita sedentaria, dell’urbanistica,
della metallurgia e delle disuguaglianze
politiche ed economiche (che coincidenza,
come assomiglia ai nostri tempi).
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